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POV CHRIS

<< NOOO>>, mi svegliai di colpo urlando. Un altro incubo, ormai ci avevo fatto l'abitudine.

Mi misi seduta per riprendere fiato e notai di non essere a casa mia.
Mi prese il panico, dove mi trovavo?, come ero arrivata qui?, cos'era successo?.

Scesi dal letto e notai di non indossare i miei vestiti ma solo una maglietta molto larga, ero così confusa, la mia testa stava scoppiando.

Uscì dalla camera e notai che c'erano delle scale che portavano al piano di sotto, mi diressi verso esse e scesi da basso, solo in quel momento notai di essere nella casa dei Dallas e iniziai ad avere dei piccoli flashback della sera precedente.

Ad un tratto iniziai a sentire dei rumori provenire dalla cucina, mi diressi verso essa e mi ritrovai difronte a Cameron e Noah che si continuavano a bisticciare, non riuscivo a capire il motivo delle loro grida.

Notai che non si accorsero nemmeno della mia presenza, così decisi di tornare in camera ed aspettare che tutto finisse, ma appena feci un passo in dietro notai Noah girarsi verso la mia direzione.

'CAZZO' pensai. Cameron mi vide subito dopo, per poi girarsi e andarsene via.

<< Hey>>, mi chiese Noah.

<< Hey, mi dispiace di avervi disturbato>>, dissi , in quel momento volevo che la terra sotto ai miei piedi si aprisse per risucchiarmi al suo interno, come faccio ad essere sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato??.

<< Non hai disturbato tranquilla. Hai dormito bene?>>, << Si, grazie. Ti posso fare una domanda?>>,

<< Certo>>, disse porgendomi una tazza di caffè. << Perché sono qui?>>,
<< Non ti ricordi proprio niente di quello che è successo? >>, chiese nervosamente grattandosi il collo con la mano destra.

<< Mi ricordo solo delle piccolr parti di quando ero appena arrivata alla festa poi è come se il resto si fosse cancellato dalla mia testa>>, ad un tratto alcuni pensieri strani iniziarono ad invadermi la testa,
<< Non mi dire che mi sono ubriacata, O MIO DIO, ( sbarrai gli occhi in preda al panico), come è potuto succedere, io non bevo mai, cazzo. Mi sono comportata da idiota? Vero? Suppongo di si perché chiunque da sbronzo si comporterebbe da idiota, è la fine, sapevo di non dover venire, ero sicura che sarebbe duccesso qualcosa cazz... >>, << Calmati, ( disse Noah poggiando le sue mani sulle mie spalle), respira profondamente, ( disse facendo mi vedere come fare, e io lo imitai calmandomi, mentre il respiro iniziò a tornarmi regolare). Non hai bevuto, ecco ieri sono successe davvero tante cose che ti racconterò ma adesso devi calmarti, fare colazione e dopo ne parliamo ok?>>.

<< ok>>, risposi guardandolo negli occhi, era così gentile, il suo sguardo era come un calmante, riusciva a rassicurarmi ed era la prima volta che leggevo così tanta sicurezza in essi.

Avviso:
So che questo capitolo è cortissimo e che è da tanto che non pubblico, ma sono incasinatissima in questo periodo e non sono riuscita a concentrarmi molto sulla storia ma appena riesco pubblicherò il continuo.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 04, 2020 ⏰

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