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La voce acuta di Susan Rice mi fece gelare il sangue nelle vene, "Ciao Cris", "S... Susan! come fai ad avere il mio numero?",il cuore iniziò a battermi all'impazzata, "Ho le mie fonti, arriviamo al punto... ti devo parlare!", "P... Parla ti ascolto".
Iniziai a sentire la testa girare per l'agitazione, "No non cui e non adesso, ci vediamo domenica a mezzogiorno al parco vicino al liceo bip bip bip".

Prima che io avessi potuto rispondere lei aveva già riattaccato. L'ansia iniziò a divorarmi e la curiosità mi stava uccidendo. Avevo paura.

Cosa c'era di così tanto importante per cui lei aveva dovuto procurarsi il mio numero?
E perché aveva detto che non poteva riferirmelo per telefono?
A distrarmi fu Maya che mi scosse per il braccio, "Hey Cris stai bene? Sei diventata pallida. Chi era ?", mi guardò preoccupata.

"S... Si sto bene tranquilla", forzai un sorriso, "Chi era? Rispondimi",
"Nessuno tranquilla". Non volevo farla preoccupare ulteriormente per me.
"Nessuno?? Ma mi prendi in giro?, Chi era ? Rispondimi ti prego", disse con un espressione preoccupata.

Feci un respiro profondo e iniziai a risponderle con la voce che mi tremava. " E... Era Susan l...la ragazza di Cameron", dissi guardandola fissa negli occhi. Quegli occhi color ghiaccio che mi facevano rabbrividire, era come se mi stessero guardando dentro, come se non potevo mentirgli perché l'avrebberi capito subito, "Chi?? Cosa voleva da te?", si vedeva che era molto agitata.
"N... Non lo so ha detto che doveva parlarmi e basta", isuoi occhi facevano intravedere la confusione che provava dentro di lei in quel momento, "Parlarti di cosa???",
"Non ne ho la minima idea, ha detto che me lo dirà domenica", "Domenica vi vedrete? Vengo anche io e non accetto un no come risposta.
Se prova solo a farti soffrire la uccido quella troia", il suo volto, che era di un bianco candido, si dipinse completamente di rosso e iniziò a stringere i pugni così forte da far diventare le nocche bianche.
Si vedeva che era pronta a tutto pur di difendermi nel caso che qualcuno mi decidesse di farmi del male.

Ero felice di aver incontrato una persona come lei, che in così poco tempo stravolse piano piano la mia vita, in bene ovvio, le misi una mano su uno dei pugni e la vidi rilassarsi di colpo, "Sai tu sei la persona più forte che io avessi mai conosciuto", mi disse.

Ero confusa, io forte ? Non avevo fatto niente come potevo essere forte? "In che senso?", dissi senza rendermene conto . "Nel senso che fai di tutto per mostrare a tutti che stai bene, anche se in quel momento sei a pezzi, fai di tutto per non fare preoccupare nessuno e fingere di essere fredda davanti a chi ti deride, anche se poi quando sei sola piangi fino ad esaurire le lacrime.
Ecco perché sei forte, perché non ti interessa avere la pietà degli altri preferisci mostrarti forte e non farli preoccupare anche se in realtà la minima cosa riesce a farti crollare"

Le sue parole mi colpirono profondamente e le lacrime iniziarono a riempirmi gli occhi e a scivolare sulla mia guancia, come una cascata d'acqua salata, rigandomela.
Non ci pensai due volte prima di circondare il suo corpo minuto con le mie braccia e stringerla forte a me.
Era una sensazione bellissima, come se la conoscessi da tutta la vita e come se lei conoscesse ogni mio minimo movimento, ogni cosa che provavo e quando mentivo. Sentii la mia spalla bagnarsi e mi spostai leggermente per riuscire a guardarla in faccia.

Le lacrime le rigavano il viso e il mascara iniziò a colarle, "Non sei più sola, adesso ci sono io con te e non devi fingere di stare bene con me perché io non ci casco", appena disse quelle parole un leggero sorriso prese il sopravvento sulle mie labbra, "Lo so che con te non c'è bisogno di mentire perché sei diversa, sono felice di averti incontrato", "Anche io Cris",
"Mi puoi dire dové il bagno, penso di essere diventata versione panda con il mascara colato ahahah", "Ahahaha, si certo è lì", con il dito le indicai il bagno che avevo in camera.
"Non ci posso credere hai il bagno in camere, wow anche io ne voglio uno uffa". Dopo quelle parole ci guardammo negli occhi e  scoppiammo in una fragorosa risata.

Ormai eravamo rimaste senza fiato, "Non penso di aver mai riso così tanto", dissi con ancora il sorriso sulle labbra, "Be allora preparati, questo è ancora l'inizio ahahah".
Ed ecco che riniziammo di nuovo a ridere ahahah, "Hai fame?", le chiesi con il fiatone, a causa delle continue risate, "In realtà un po si", mi rispose con un sorriso timido.

"OK , vado a preparare qualcosa da mangiare allora", "Va bene, io invece vado a sistemarmi la faccia ahhahah",
"Ahahaha dai vai, quando hai finito mi trovi in cucina, ah e se ti servono i trucchi sono nel primo cassetto sotto il lavandino", "Grazie, comunque va bene dopo ti raggiungo" .
Entrai in cucina però vidi che non era vuota, c'era una figura davanti alla porta, mi avvicinai e...

Spazio scrittrice:
Scusatemi per l'attesa, è che ero molto incasinata in questo periodo e non ho avuto il tempo di aggiornare ma vi prometto che questa volta ci metterò meno tempo ad aggiornare.

Non badate agli errori di scrittura il libro è in continua revisione.💋💗💖

I will stay until your SmileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora