7. Vecchie ferite

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"Me la fai sentire?" piagnucolò Niall mentre mi accompagnava a lavoro.

"Ma sei impazzito?" dissi, facendo una smorfia.

"Sei poi ti entra il ritornello in testa e la canti, qualcuno ci potrebbe rubare la canzone" continuai.
Erano quattro giorni che Harry ed io stavamo lavorando su Just a little bit of your heart.
Anche se era sempre serio e continuava a darmi del lei, era bello lavorare con lui.
Sapeva ciò che faceva e le sue conoscenze musicali erano davvero ampie.
Era tutto ciò che avevo sempre desiderato fare e non avrei mai pensato che quel ragazzo scorbutico dai capelli ricci mi avrebbe aiutata.

"Uffa.." sbuffò il mio amico mettendo il broncio. Rimasi in silenzio a fissarlo con gli occhi socchiusi.

"Possiamo parlare di altro?" Chiesi, osservando il panorama fuori dal finestrino.

"Stasera a che ora finisci di lavorare?"
Disse con lo sguardo fisso sulla strada.

"Per le 11, perché?" Chiesi curiosa. Sicuramente stava organizzando qualcosa nella sua mente da festaiolo.

"È il compleanno di Liam e organizza una festa. Mi ha chiesto di invitarti" spiegò lentamente. Mi guardò per un attimo per studiare la mia reazione.

"Ok" dissi scrollando le spalle.

Niall rimase in silenzio per un po' con la fronte aggrottata. Probabilmente stava pensando a qualcosa e infatti la sua domanda non tardò ad arrivare
"Quindi siete rimasti amici?"

"Si" sospirai, continuando a guardare le varie auto che sfrecciavano al nostro fianco.
Sapeva bene che l'argomento Liam era molto delicato e la mia risposta lo aveva lasciato perplesso.

"Bene, ma c'è un'altra cosa che devo dirti"
Disse, accennando un sorrisetto.
Mi girai e lo guardai, aspettando che rispondesse. Odiavo quando qualcuno mi teneva sulle spine.
Niall mi guardò per un istante,prima di ripuntare gli occhi sulla strada e disse "Verrai con Harry. Ti ho messo un vestito sul sedile posteriore"

***

"Verrai con Harry"
Quelle parole risuonarono nella mia mente per tutta la giornata. Avevo discusso più volte con Niall durante il tragitto.Per prima cosa gli urlai contro perché lui e Claire avevano messo -di nuovo- le mani nel mio armadio, scegliendo ovviamente un vestito corto.
"Sono il tuo migliore amico, lo faccio per te" si giustificò.
Gli avevo anche spiegato che avrei potuto prendere il bus, ma lui non ne voleva sapere dei mezzi pubblici a quell'ora della sera.
"E se incontri qualche maniaco?"
"Dai Niall, siamo a New York. Con così tanta gente per le strade chi vuoi che mi uccida"
"No, Arya"
Ma la domanda che stava perseguitando la mia povera mente era "Come cazzo faceva Harry a conoscere Liam?"

"Stone" urlò una voce, distogliendomi dai miei pensieri "Le ho chiesto di suonare, non di torturare quella povera chitarra" disse Harry, avvicinandosi e abbassando il volume dell'amplificatore.

"Scusa" dissi passandomi nervosamente una mano tra capelli.

"Oggi sei distratta" disse, posando il suo sguardo su di me "Non puoi lavorare così"

"Lo so" dissi "e la causa sei tu" pensai.
Non avevo mai trascorso del tempo con Harry fuori da quello studio, tranne quella volta alla sua festa che non contava assolutamente nulla.
Il pensiero di dover stare in macchina con lui mi faceva sentire a disagio.

"C'è qualcosa che non va?"
Chiese. Non mi ero accorta che si fosse avvicinato, talmente che ero sovrappensiero.

"No, niente" risposi immediatamente, tradita dal mio tono di voce.
Lui mi guardò con un'espressione indecifrabile sul volto, arricciando le labbra.
Improvvisamente notai che stava fissando qualcosa alle mie spalle. Mi girai istintivamente e notai l'orologio che segnava le 11:15.

▪G R E E N▪ {H.S} Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora