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Damiano David e Victoria De Angelis a spasso per Roma, guarda le foto più recenti della "coppia" più chiacchierata dell'undicesima edizione del famoso talent.
Ed eccoli sempre insieme, le personalità eccentriche di Monteverde, fotografati con alcuni amici.
I due erano accompagnati dal fratello di lui e da altre due ragazze.
Parliamo proprio di una di loro, che in questi mesi abbiamo visto parecchie volte insieme alla band.
Ancora non abbiamo molte informazioni ma alcuni fan hanno visto spesso il cantante in sua compagnia.
Che ci sia qualcosa tra i due?
Vedremo.
Noi continuiamo a sperare nella coppia David - De Angelis!
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Il viso di Mirko era segnato da un profondo senso di rabbia e delusione.
Aveva appena letto l'articolo che uno dei tanti siti online aveva pubblicato.
«Con Suzanne? Eh?» disse, cercando di mantenere la calma di fronte alla sua ragazza.
Valentina sapeva di aver fatto un errore a non dire a Mirko che non ci sarebbe stata solo la sua amica.
«A mia discolpa, Suzanne c'era.» disse, alzando le mani.
«Non ti ho detto che ci sarebbero stati anche gli altri perché eri già incazzato con Damiano e non volevo litigare.» gli disse sincera.
Mirko la squadrò, non credendole del tutto.
Certo, la spiegazione era plausibile.
«E ti aspetti che io ti creda?» le domandò.
«Se non vuoi credermi, fai come ti pare.» gli rispose lei. «Non sono tenuta a farti sapere ogni mio spostamento; del resto, non ti ho mai fatto scenate quando uscivi con i tuoi amici.»
«La mia faccia non finiva sui giornali, però.» le disse Mirko, alzando il tono di voce.
Valentina si mise le mani tra i capelli, chiudendo gli occhi.
«Ora,» iniziò «dimmi che cosa stracazzo c'entra.»
Mirko rimase zitto, non sapendo cosa rispondere.
«Vedi!» gli disse ancora la ragazza.
«Mi da fastidio lui .» confessò. «Soprattutto quando siete insieme.»
Damiano gli aveva fatto una buona impressione, la prima volta che l'aveva visto.
Con il passare del tempo, però, la sua vicinanza a Valentina aveva iniziato ad infastidirlo a tal punto da non sopportare nemmeno il suo nome.
«Ma non ci posso credere.» sbuffò lei.
«Ti avrei già lasciato se ci fosse stato qualcosa tra me e Damiano, stanne certo.» gli disse schietta.
Mirko, un'altra volta, rimase in silenzio.
Quell'ultima frase l'aveva colpito.
Non tanto per quello che aveva detto ma, più che altro, come l'aveva detto.
Le era sembrata quasi velenosa.
Come se volesse ferirlo in qualche modo.
«Senti, sinceramente non ti capisco.» sospirò esasperata. «Parla, dì qualcosa.» lo incitò.
Una statua, ecco con chi le sembrava di parlare.
«Cosa ti devo dire, Valentina?» domandò.
«Qualsiasi cosa, basta che questa situazione si chiarisca.» rispose lei. «Se non ti va a genio la mia amicizia con Damiano allora vaffanculo.»
Forse stava esagerando.
«Non ho intenzione di troncare i rapporti con lui, soprattutto adesso che, dopo una vita intera, ci siamo ritrovati.» gli disse.
«Vaffanculo te lo dico io, Valentina. Se mi amassi anche solo un po' faresti questo per me.»
Dopo quella frase, Valentina per non rischiare di rovinare ulteriormente una situazione già delicata, decise di concludere questa discussione.
«Chiamami domani, quando avrai collegato il cervello alla bocca e magari riusciremo a risolvere.» disse lei, prendendo la giacca e la borsa dal divano e uscendo dall'appartamento senza nemmeno salutare.
Entrò in macchina, fregandosene di sistemare la borsa che lanciò malamente sul sedile al suo fianco.
I sensori di quest'ultimo, rilevarono il peso e l'abitacolo si riempì del tipico suono irritante e ripetitivo.
«Stupida macchina, non capisci che è una borsa e non una persona?! » chiese retorica, liberando la seduta.
Appoggiò i gomiti sul volante, passandosi le mani sul viso.
Si prese qualche minuto per svuotare la testa dalle mille maledizioni che le frullavano dentro.
Provò a chiamare Suzanne e Marta, ma nessuna delle due le rispose.
Non le era venuto in mente che le due avevano approfittato del ponte dell'immacolata per una piccola vacanza sulla neve.
Le avevano chiesto di accompagnarle ma Valentina aveva preferito rimanere con Mirko, dal momento che ultimamente non avevano passato troppo tempo insieme.
Sbuffò ulteriormente quando, dopo qualche chiamata a testa, non ricevette risposta da parte delle amiche.
«Grazie anche a voi.»
Bloccò il cellulare e lo collegò agli altoparlanti della macchina.
Decise di tornare a casa, tanto lì non avrebbe comunque avuto altro da fare.
Dopo una decina di minuti incastrata nel traffico della Capitale, ricevette una chiamata.
Si maledisse per aver deciso di non prendere i mezzi.
Lesse sul display il nome del contatto e sorrise sollevata.
«Ciao bionda» salutò.
«Ciao amò, do' stai?»
Victoria, con la sua voce squillante e fresca, rispose al saluto.
«Ero da Mirko, sto tornando a casa.» disse la mora, imprecando contro un automobilista che aveva frenato bruscamente.
«Brutto momento?» chiese, dopo averla sentita imprecare.
«No, cioè, sì.» rispose lei, in un sospiro.
Aveva bisogno di lamentarsi con qualcuno, ma non voleva disturbare Victoria.
Sapeva che erano sempre impegnati e non voleva assillarla ulteriormente.
«Da me o da te?» domandò allora la bassista.
Il loro rapporto era diventato in poco tempo molto forte e l'amicizia che si era creata era stupenda.
«Da te ci sono minimo cinque pacchetti di patatine, qualche coperta in pile e un bel po' di film deprimenti?»
Victoria scoppiò a ridere rumorosamente.
«Si, ci sono.» rispose lei, ridacchiando ancora.
«Cos'è successo?» domandò poi.
«Hanno scritto un articolo, non so se l'hai visto.» disse, sorpassando una macchina.
«Dicevano di te e Damiano, poi hanno messo le foto dell'altro giorno con Suzanne e Jacopo.»
«Si, è hanno parlato anche di te e Damiano.» la interruppe Victoria.
«L'hanno condiviso in un gruppo e l'ho letto.» spiegò.
«Ecco, brava. Mirko è incazzato, dice che se lo amassi dovrei smettere di uscire con voi e, in sostanza, tagliare ogni rapporto.» disse Valentina.
Victoria si prese qualche secondo per rispondere.
«Tu lo ami, Nina?»
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hills. ↠Damiano David, Måneskin ↞
Fanfiction"T'amo senza sapere come, né quando, né da dove, t'amo direttamente senza problemi né orgoglio: così ti amo perché non so amare altrimenti che così, in questo modo in cui non sono e non sei, così vicino che la tua mano sul mio petto è mia, così vici...
