Vi ho lasciato qui sopra ancora una volta una canzone che a me piace tantissimo e che secondo me starebbe benissimo con questo capitolo, spero vi piaccia.
Buona lettura.Giulia's pov
Sono chiusa in casa ormai dalle 14:00 e il giorno è ormai venuto a calare portando via con sé le luci del mattino ed io sono rimasta stesa sul mio letto per tutto il tempo.
Allungo il braccio sul comodino alla ricerca del mio cellulare e chiamo mio padre, è proprio in questi momenti in cui mi rendo conto di avere davvero bisogno di lui, non vedo l'ora che torni a casa."Papà.."
"Giulia!
Come stai piccola?" risponde subito."Come al solito papà, quando torni?" chiedo
"Perché? C'è qualcosa che non va?"
Mio padre si accorge se sto male anche solo sentendo la mia voce, non voglio dargli preoccupazioni.
"No, va tutto bene.. Solo mi manchi" ammetto.
"Tesoro, tornerò presto.. Devo solo finire il mio lavoro, qualche settimana e sarò di nuovo a casa, resisti" cerca di tirarmi su il morale.
"Va bene.." mi limito a dire
"So che c'è qualcosa che non va ma non insisto.. Quando tornerò a casa mi racconterai tutto!" ribatte mio padre
"Tranquillo papà.." rispondo a mio padre mentre qualcosa mi distrae, un rumore più che altro abbastanza strano..
"Papà, chiamami quando sei libero" gli dico
"Certo tesoro, a presto!" risponde per poi chiudere la chiamata.
Poso il cellulare sul comodino e mi fermo per un attimo a pensare, seduta sul mio letto nel più assoluto silenzio a cosa sto facendo.
Avevo una vita normale quando c'era ancora mia madre qui con noi, ma da quando ci ha lasciati non riesco a fare neanche una buona azione, non sono capace di prendere nemmeno una scelta giusta, e sono quasi sicura che non sarebbe fiera di me.*Dio scusami mamma se sono un completo disastro*
Una lacrima riga il mio volto, la sento inumidirmi la guancia e dopo questa a seguire l'inizio di un ennesimo pianto, faccio quasi pena a me stessa e mi chiedo come faccia a nascondere tutto questo ai miei amici, ai miei professori, a mio padre.
Decido di alzarmi dal mio santissimo letto fermandomi per un secondo davanti allo specchio, odio vedere la mia immagine riflessa davanti a me soprattutto in queste condizioni, capelli scompigliati, occhi rossi e gonfi dal pianto, basta.Passo le mani sul mio viso asciugando le lacrime rimaste e cerco di mettere a posto i capelli, dopodiché raggiungo la porta della mia stanza con l'intento di andare a prepararmi qualcosa da mangiare quando all'improvviso ancora un rumore attira la mia attenzione, un rumore simile a quello sentito poco prima mentre parlavo con mio padre.
Torno indietro e di nuovo silenzio poco prima di sentirlo ancora, in direzione della mia finestra. Mi avvicino verso di essa tirando su la maniglia aprendola, mi affaccio di sotto sperando di capire cosa provocasse quel rumore fastidioso quando la presenza di Finn di sotto mi lascia spiazzata.
*cosa ci fa lui qui?*
Noto la sua espressione quasi sollevata sul suo volto non appena mi ha vista affacciarmi fuori dalla finestra.
"Non mi hai risposto ai messaggi..
Temevo non mi volessi parlare, quindi eccomi qui." confessa facendomi un cenno con la mano.
STAI LEGGENDO
Powerful - Finn Wolfhard
Fanfiction"Sono felice di averti conosciuta".. Mi brillarono gli occhi al solo ripensare a quella frase che uscì dalle sue labbra. [ i protagonisti hanno entrambi diciotto anni.] - 21/01/18 #26 in fanfiction 24/01/18 #22 in fanfiction 26/01/18 #18 in fanficti...