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Giulia's pov

Mi sento debole, stanca, del tutto vulnerabile.
È assurdo come non riesca a riprendermi da ciò che mi è successo, eppure sembro una ragazza così forte e non avrei mai immaginato che Roman fosse un tipo così, eppure mi tocca ammettere che Finn aveva ragione a dubitare di lui.
E Finn.. ho passato una settimana a casa sua, è stato così dolce a portami qui dopo quel fottuto ballo scolastico, non lo ringrazierò mai abbastanza.

I pensieri scappano via dalla mia mente quando sento chiamare il mio nome da Finn.

"Ehy come stai?" chiede lui

"è okay, sta tranquillo Finn"..

Si siede di fianco a me passandosi una mano tra i ricci, lo fa sempre quando è preoccupato.

"Non sto tranquillo.." le sue parole fredde escono dalle sue labbra mentre continua a fissarmi.

"Ei, è passato e GRAZIE" cerco di rassicurarlo abbracciandolo con le poche forze che ho e sento che lui ricambia subito stringendomi talmente tanto da farmi rabbrividire.

Quando sto con lui sto bene.
Mi sento al sicuro.

*vorrei poterci rimanere per sempre in quelle braccia*

"Ehm, riguardo al bacio.."

"Si lo so, scusa per quello non doveva succedere" finisce lui facendosi subito serio

*ma cos? perché no?*

"Oggi ritorni a scuola Giuls, ti accompagno?" chiede cambiando discorso.

"Uhm, no sto bene riesco ad andarci da sola." dico prendendo le mie cose mentre mi dirigo verso la porta d'ingresso.

"ci vediamo" sento in lontananza la sua voce.

✨✨✨✨✨

"NON DOVEVA SUCCEDERE"

Perché no? Lui mi ha baciata quella sera ed è stato la mia salvezza.
È stato il mio primo bacio con qualcuno che non sia mia madre e in più è stato con Finn, il ragazzo che mi ha fottuto il cervello.
Cosa gli prende?

*magari sognava di baciare Sadie*

Basta.
Tutto questo mi fa male.

Devo pensare ad altro.
Sento la campanella suonare, ho dimenticato il libro di Matematica nel mio armadietto e devo assolutamente andare a recuperarlo prima che la professoressa possa mettermi una bellissima insufficienza per non averlo portato per la seconda volta di seguito.

Tentando di aprire il mio armadietto mezzo scassato, qualcosa dall'interno mi scivola per terra.

*Una rosa(?)*

Una rosa con un bigliettino nel mio armadietto... oke
Cerco di decifrare la scrittura in corsivo sul bigliettino con difficoltà..

"Spero potrai un giorno perdonarmi, sono stato uno stronzo. xx R."

Ma che cazz!?
Chiudo l'armadietto confusa.

"Giulia.."

Rimango pietrificata quando vedo Roman davanti a me.

"C-cosa vuoi?" balbetto.

"Scusarmi, mi sento una merda per quello che ho fatto, è stato un momento di debolezza non avrei mai dovuto farlo.."

"io..non"

Powerful - Finn Wolfhard Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora