Come fuoco che avvampa in un attimo lungo la scia del combustibile così, seguendo la strada segnata dalle Porte, la notizia arrivò ovunque, quasi istantaneamente, in tutto l'universo.
In una giornata mite in cui l'aria muoveva appena le foglie degli alberi, Jeff aveva lasciato Masqina intenta a decidere quale acconciatura usare per quella mattina.
Spesso quel pianeta gli dava l'impressione di essere fin troppo simile alla Terra ed erano i particolari a mostrargli la differenza. Sulla Terra i parrucchieri lavoravano senza sosta, oberati dalle richieste delle donne ma pure di molti uomini, su Flandria, invece, esistevano corsi aperti a entrambi i generi e molto frequentati. I maschi tendevano comunque a portare i capelli corti giudicandoli più adatti per le frequenti attività fisiche, accorciandoli autonomamente. Al contrario, per le donne era una consuetudine trovarsi in casa di un'amica per provare, una sull'altra, le pettinature o i tagli del momento, usando la loro creatività. Proprio in questo modo aveva conosciuto alcune delle amiche più intime di lei.
Prese posto a sedere nell'aula destinata alle conferenze. Quel giorno si era iscritto a un convegno riguardante la coltivazione di piante provenienti da habitat diversi e la loro disposizione sul terreno con riferimento particolare ad alcuni fiori tipici di Vorges.
Il relatore era un flandres con una folta barba grigia, risultato di una rigenerazione piuttosto spinta che lo faceva apparire assai attempato per i canoni di quell'epoca dove essere giovani era la normalità. A quanto ne sapeva, nessuno era più anziano di lui, tutti gli altri erano rigenerati e sicuramente sotto quella barba c'era il corpo di un ragazzo. Agitava le mani e con le dita muoveva le clips 3D nell'aria mettendo al centro quella di cui aveva bisogno per evidenziare un concetto. Nella sala si trovava molta più gente di quanta si sarebbe aspettato. Quasi tutti avevano almeno una mano appoggiata sul proprio monile perfettamente connessi con l'intero universo. E poi c'era lui, con un faldone di carta appoggiato sul banco della postazione terrestre e una penna con cui annotare le sue impressioni. Il giorno precedente aveva trascorso parecchio tempo al replicatore per ottenere ciò di cui aveva bisogno. Quell'invenzione utilissima gli voleva appioppare una tavoletta grafica per la quale non aveva però il tempo di imparare l'uso, solo l'intervento di Masqina di rientro nel pomeriggio gli aveva concesso quanto gli serviva. Dopotutto la carta non era totalmente scomparsa in quell'epoca di foreste e boschi estesi, qualche amante dei libri fatti di quei fogli sottili di polpa di cellulosa esisteva ancora, almeno sulla Terra e il replicatore aveva le conoscenze per produrla.
Masqina gli aveva spiegato il motivo per cui il replicatore gli aveva offerto una tavoletta per scrivere. Esisteva un gioco per bambini nel quale era sufficiente pensare a qualcosa e la tavoletta, in realtà una IA, riceveva e trascriveva i pensieri. Chi riusciva a scrivere le frasi con meno errori vinceva la gara.
Gestire al meglio i propri pensieri era parte della crescita di ogni persona in quanto la comunicazione verbale, nell'evoluzione dei Pianeti Superiori, era stata affiancata da una sorta di telepatia così come nel passato remoto la lettura endofasica aveva quasi del tutto sostituito quella declamata ad alta voce.
Il replicatore lo aveva riconosciuto come un uomo adulto e quindi perfettamente in grado di gestire l'oggetto. Tuttavia non era nemmeno un bambino, ma effettivamente un uomo maturo col difetto di non appartenere a quell'epoca, e se mai un giorno avesse voluto raggiungere quell'obiettivo e diventare parte di quell'universo avrebbe dovuto compiere una scelta definitiva.
A volte l'aula scompariva per lasciare il posto ad una ambientazione consona a quanto il docente esponeva in quel momento. Chissà se i suoi colleghi vedevano, sentivano e odoravano le stesse cose che lui percepiva o se i loro sensi captavano delle differenze. A questa domanda solo lui, un giorno, avrebbe potuto rispondere, lui e nessun altro in tutto l'universo.
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Una luce fra le stelle
Science FictionNuova storia dopo: "Il respiro dell'Universo" Un pericolo incombe nello spazio. Una razza di distruttori è giunta da un altroverso ed elimina chiunque gli si voglia opporre, perché la guerra è il senso della loro esistenza. L' astronave aliena si di...