Quanto tempo era passato, una settimana, un mese?
Su Karleden il tempo non aveva la minima importanza e il pianeta era immenso da esplorare.
Stava spostandosi sopra una specie di mare con onde dai colori primari cangianti che lui si divertiva a cavalcare, risalire, scendere o anche passarci attraverso se non erano troppo dense. Il suo nuovo corpo sembrava gli permettesse qualsiasi azione.
Ormai da molte alternanze navigava senza aver incontrato altri oltre a sé stesso, neppure pesci o creature marine, sotto un cielo a volte talmente basso da poter essere toccato spiccando un unico grande balzo, e a volte ci aveva anche provato e, chissà, forse ci era anche riuscito ma non se ne era mai reso conto
Ogni tanto comparivano delle piccole isole, fluttuanti nell'aria, su cui saliva a trascorrere il buio oppure semplicemente per riposare nei periodi in cui le fasi di luce erano molto lunghe. Una volta, su una di queste, spinta da un vento impetuoso e da correnti ascensionali, aveva raggiunto un luogo elevato, una radura verdeggiante. Aveva lasciato l'isola con un balzo, ed era disceso in mezzo a quella natura rigogliosa fatta di erbe alte e corsi d'acqua sinuosi. In essa si era perso, tra gole profonde ed erte salite.
Mai, a sua memoria, si era sentito così bene, forte e in completa unione con la natura del pianeta. I suoi sensi erano completamente aperti verso tutto quanto lo circondava. Poteva sentire l'odore potente di quel mondo, quasi fosse un linguaggio, il cui codice gli comunicava il suo ritorno a casa. Giunse fino al bordo di quell'universo, dove l'isola lo stava già aspettando, e tornò a cavalcare le onde di sotto con rinnovato vigore.
Continuò a balzare da una cresta all'altra fin quando arrivò in vista di una terra ferma. Una scogliera altissima occupava parte di quello spazio degradando verso sud dove finiva lasciando posto a una baia di sabbia verde. Guardando verso la spiaggia vide due altri viaggiatori. Da tanto tempo non condivideva dei pensieri e così decise di avvicinarsi. Scese dall'ultima onda e approdò sulla riva.
La sua mente entrò subito in condivisione con le altre. Discutevano su di un raduno avvenuto qualche tempo prima proprio in quel posto. Qualcuno, sfruttando un refolo di vento improvviso, era riuscito a scalare quel muro di roccia. Purtroppo loro erano giunti in ritardo e non avevano potuto partecipare all'evento, ma già l'aria in arrivo dal mare portava la notizia di un nuovo raduno simile al precedente. Si sarebbe svolto in una pianura non molto distante e i due stavano accordandosi per effettuare il viaggio insieme.
Incuriosito da quell'avvenimento, Kant si unì a loro. Presero la via del mare, mantenendosi vicino alla costa ma poi, dopo un po', si diressero decisamente verso il mare aperto. Saltando da un'onda all'altra viaggiarono per tutto il giorno, al calare della luce si fermarono facendosi cullare dalle onde.
Rimase a guardare il tramonto sull'acqua fino all'ultimo bagliore. Il suo apparato visivo era sensibile a lunghezze d'onda non percepibili dal suo vecchio corpo umano e così, mentre ormai dietro di lui era buio, poté osservare gli ultimi raggi di luce creare un immenso arazzo in movimento, pieno di colori fino a qualche tempo prima indistinguibili dai suoi occhi.
Eppure nel suo lontano passato aveva già goduto di quella bellezza stupefacente, ma poi se l'era dimenticata.
All'esterno le tinte erano più fredde ma poi, man mano che ne leggeva la frequenza e lo sguardo si avvicinava al centro dell'orizzonte, tra mare e cielo, queste divenivano sempre più calde e accese fino a convergere in un punto bianco dove tutto sembrava si andasse ad unire.
Non era una stella quella dove lo spettro di tutti i colori, adesso a lui visibili, si andava a concentrare creando un disco di luce neutra assomigliante all'uscita di un tunnel ma piuttosto uno spettacolo generato dal pianeta affinché i suoi abitanti potessero ammirare quel panorama e da quella vista ne trassero una grande gioia.

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Una luce fra le stelle
Science FictionNuova storia dopo: "Il respiro dell'Universo" Un pericolo incombe nello spazio. Una razza di distruttori è giunta da un altroverso ed elimina chiunque gli si voglia opporre, perché la guerra è il senso della loro esistenza. L' astronave aliena si di...