La gigantesca astronave fece il suo ingresso nel sistema solare arrivando fino nei pressi di Saturno e lì si fermò.
All'interno il lavoro ferveva e il vascello sembrava un enorme termitaio. Gli addetti ai vari reparti si spostavano in continuazione lungo le linee ascensionali, da un piano all'altro, da magazzini a locali operativi di controllo. L'esercito si teneva pronto per l'imminente battaglia e le navi d'attacco venivano ricontrollate a intervalli regolari per assicurarsi del loro pieno funzionamento.
L'Annunciatore ebbe il permesso di entrare nella sala. Le sue notizie erano già note ma al Maosheziri piaceva sentirsele raccontare a voce, salvo quando il combattimento divampava e in quel caso lui era sempre in plancia a godere della vittoria.
Sollevò leggermente una mano, con le unghie a forma di lancia, concedendo la parola al suo interlocutore. Questo aveva già indosso la corazza da guerra, ideale per un abbordaggio in quanto permetteva una presa efficace su qualsiasi materiale durante gli spostamenti e utilizzabile anche in esterno, sulle astronavi, durante l'infuriare della battaglia.
«Maosheziri siamo giunti all'interno del sistema stellare che contiene il pianeta denominato Terra. Le coordinate di cui siamo in possesso lo identificavano come il terzo e la scansione effettuata ce ne ha dato conferma. Il pianeta è abitato da una razza progredita ma anche qui, come nel caso precedente, è presente una anomalia: la stessa, in quanto non abbiamo rilevato alcun tipo di arma evoluta. Il pianeta sembra totalmente indifeso.»
«Avete alzato gli scudi e attivato le linee di protezione?»
«Naturalmente mio signore, è stata la prima azione intrapresa appena giunti in questo cluster.»
«E gli altri pianeti?»
«Deserti, escluso il quarto in cui sono presenti diverse installazioni. In passato poteva essere stato colonizzato ma adesso è completamente privo di vita organica o robotica.»
Il Maoasheziri si alzò dal seggio, magnificamente lavorato con metalli rari e preziosi. Durante una delle tante campagne di guerra, nella quale al termine aveva spazzato via ogni suo avversario senza alcuno scrupolo, ne aveva visto uno simile in un antico edificio scavato nella roccia di una montagna. Casualmente il suo costruttore era rimasto ancora in vita e così ne aveva approfittato per condurlo con sé sull'astronave dove gli aveva commissionato quell'opera sfarzosa a cui poi aveva aggiunto alcune migliorie tecnologiche.
Quel trono poteva sollevarsi e spostarsi nello spazio circostante conferendogli un aura di indubbio potere rispetto a coloro costretti a rimanere al di sotto di lui. Diamanti di colori diversi brillavano, colpiti da raggi di luce predisposti accuratamente dal programma connesso all'astronave. Ne era rimasto talmente abbagliato e felice da concedere al suo autore una morte onorevole.
Scese i tre scalini e arrivò vicino al suo interlocutore. Questi eseguì altrettanti passi indietro e poi rapidamente si inginocchiò, data la distanza così ravvicinata, e abbassò il capo.
Lui non lo degnò di uno sguardo continuando a guardare in avanti verso la paratia trasparente e più oltre dove gli anelli di Saturno creavano una difesa naturale maggiore di quella che il suo interlocutore gli aveva appena descritto riguardo il pianeta oggetto del suo prossimo attacco.
Eppure aveva concesso loro tutto il tempo per prepararsi ed era impossibile non lo avessero visto arrivare.
Pareva proprio una situazione già incontrata, simile a quella precedente: una razza progredita ma indifesa e facile da annientare. Tuttavia il timore di avere incontrato un avversario con armi a lui sconosciute lo stava tormentando.
«Non è possibile siano privi di armi, avete commesso un errore: ricontrollate!»
In risposta non sentì nulla, solo un fruscio generato dal clone mentre si allontanava cercando di non fare rumore per non disturbare i pensieri di colui dal quale dipendeva la propria esistenza e che una volta ritornato al pianeta nativo gli avrebbe concesso di vivere di gloria riflessa.

STAI LEGGENDO
Una luce fra le stelle
Science FictionNuova storia dopo: "Il respiro dell'Universo" Un pericolo incombe nello spazio. Una razza di distruttori è giunta da un altroverso ed elimina chiunque gli si voglia opporre, perché la guerra è il senso della loro esistenza. L' astronave aliena si di...