La giornata si annunciava davvero splendida nonostante quanto stava accadendo nell'universo. I due amici conversavano sulla panchina cercando di non pensare a quegli avvenimenti anche se risultava molto difficile. Dopo aver ascoltato Jeff raccontargli di Flandria, Carlo gli parlò del Liberty Park, il luogo dove si trovavano in quel momento.
Inizialmente era stato creato in una zona sopraelevata, su di un edificio altissimo costruito dopo un atto di efferata violenza, uno dei tanti accaduti in quell'epoca buia a cui si riferivano i ricordi di Jeff. Successivamente era stato spostato sul terreno ed accorpato ad un altro parco già esistente.
Jeff conosceva quella zona, la sua fauna e naturalmente le piante, compreso l'ippocastano piantato in uno degli angoli più caratteristici di quel luogo e meta di tanti turisti: l'Anna Frank tree. Un albero, simbolo di speranza ma anche una esortazione a perseverare sulla strada della salvaguardia dei loro princìpi. Quella parte della storia mancava dai suoi ricordi e l'amico fu lieto di raccontargliela allo stesso modo come in passato aveva fatto la sua IA locale quando glielo aveva chiesto.
Durante quella conversazione consumarono la colazione presso un capanno poco lontano dotato di un replicatore, poi Jeff chiese nuovamente notizie sul presente e Carlo oltre ad esporgli nuovamente i fatti di cui era a conoscenza, lo informò più nel dettaglio circa il tentativo di recuperare Dana per chiederle un aiuto in quella tremenda situazione. Cosa avrebbe potuto fare la Regina dei Maghi, in concreto, sarebbe poi stato tutto da scoprire.
Più tardi, il fisico lo condusse al Dipartimento Generale delle Scienze. La notizia di quanto accaduto su Prios non era più l'unico fatto di discussione.
In breve si misero a disposizione del direttore del Dipartimento Scienze in attesa di ricevere notizie da Kant ma qualcosa di nuovo era accaduto due giorni prima.
Fu Baclà stesso a metterli al corrente della situazione. Le astronavi aliene erano state individuate.
Il Consiglio aveva bloccato in parte la diffusione della notizia accordandosi con le Menti per guadagnare tempo in attesa di valutare e prendere eventuali decisioni.
In un primo momento avevano puntato direttamente verso la Terra ma poi si erano fermati come se aspettassero qualcosa o qualcuno. Era stato fatto un tentativo di prendere contatto ma la nave automatica inviata era stata distrutta: evidentemente non volevano essere avvicinati.
L'organo decisionale dei Pianeti Superiori era stato convocato in via permanente da diverso tempo e si teneva su Korg. Baclà era però rientrato appena avuta notizia che gli alieni si stavano dirigendo verso la Terra e dal suo studio partecipava alla riunione.
Jeff e Carlo erano seduti di fronte a lui, oltre la scrivania in mogano.
«Abbiamo il tempo per evacuare la Terra?» chiese Jeff durante una delle tante interminabili discussioni a cui presero parte per lo più da spettatori.
Carlo gli appoggiò una mano sulla spalla e lo mise al corrente di alcune novità a lui giunte attraverso il suo monile. Gli accessi esterni tramite le Porte erano già complicati. Qualcuno aveva provato a fuggire ma non tutti erano giunti a destinazione. A quanto sembrava alcune destinazioni erano in avaria.
«E per andare dove, per farci inseguire e farli divertire?» Tavos aveva comunque sentito la domanda.
Lo schermo olografico riportava tutto quanto stava accadendo nella sala dei congressi e Tavos si stava spostando avanti e indietro lungo il tavolo ovale in pietra grezza attorno a cui erano seduti la maggior parte dei delegati. Probabilmente stava pensando che gli alieni si erano fermati per valutare un'alternativa più interessante alla distruzione della Terra, magari proprio Auros, il suo pianeta.

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Una luce fra le stelle
Ciencia FicciónNuova storia dopo: "Il respiro dell'Universo" Un pericolo incombe nello spazio. Una razza di distruttori è giunta da un altroverso ed elimina chiunque gli si voglia opporre, perché la guerra è il senso della loro esistenza. L' astronave aliena si di...