17, 1 Luglio.

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Mi mancava.
Mi mancava come l'aria.
Mi mancava come se, da due, i miei polmoni fossero diventati uno, come se avessi fumato quaranta sigarette al giorno da anni, e faticavo a respirare.
Lo volevo di nuovo al mio fianco, volevo svegliarmi di nuovo la mattina con lui, o anche senza di lui, l'importante era sapere che era vicino e non a 1400 km di distanza.
Adesso invece era lontano, così maledettamente lontano.

La notte precedente l'avevo visto in televisione, con gli occhi tristi, il volto cupo: la sua nazionale aveva perso gli europei under 21. Gli avevo poi chiesto di venire in Italia e di stare insieme quel poco prima che lui partisse con gli amici per il Messico.
Non mi aveva detto che sarebbe venuto, non mi aveva detto nulla, il che mi fece abbattere ancora di più.

Quella sera i miei amici decisero di portarmi a mangiare fuori, per distrarmi, dissero.
Il locale si trovava in Piazza Vittorio Veneto; lo frequentavamo da anni ormai, tutti i nostri compleanni li festeggiavamo lì, e con alcuni dei dipendenti nacque una bella amicizia che li portò ad unirsi alla nostra compagnia.

Ci accomodammo all'esterno e dopo pochi minuti arrivò Giacomo, uno dei nostri amici, a prendere le prenotazioni. Da mangiare puntammo sul solito tagliere misto, mentre da bere ognuno chiese cocktail di ogni genere.
-Per te, Cla?- mi chiese mentre continuavo a fissare il menù.
-Per lei qualcosa di forte, ma dolce. Bisogna tirarle su il morale oggi.- rispose la mia migliore amica al posto mio.
-Preferisco un po' di vino bianco, a dire la verità.-
Giacomo annuì e tornò dentro il locale per preparare il tutto.

-Dobbiamo organizzare il viaggio per la fine della sessione estiva. Se volete ho in mente qualche meta e delle offerte super.- Andrea si divertiva a passare il tempo alla ricerca di nuove mete per i nostri viaggi estivi, e talvolta invernali, senza mai aver deluso qualcuno. Era un grande festaiolo, con il sorriso sulle labbra in ogni istante della sua vita, sempre con qualche idea folle in testa.
-Deliziaci con la tua lista.-
-Che ne dite di Mallorca? Mare spettacolare, feste ad ogni ora, alcool ovunque.-

Abbassai lo sguardo sul mio telefono per vedere se Marco mi avesse finalmente scritto. Non si era fatto sentire per tutto il giorno, l'ultimo messaggio era della notte precedente, poi il silenzio.
-Metti via quell'aggeggio. Adesso.- disse Stefania, la mia migliore amica.
-Marco sarà a Mallorca adesso, con i suoi amici. Partono per il Messico e…- mi interruppe.
-Non vogliamo sentire parlare di quel tizio, oggi si pensa solo a divertirsi.-

Nel frattempo Giacomo portò i cocktail e il tagliere.
-Tu ci vieni a Mallorca ad Agosto?- Andrea propose anche a lui il viaggio.
-Come potrei dire di no? Due settimane di vacanza con i miei migliori amici e con la ragazza più bella di Torino.- disse piegandosi verso di me e schioccando un bacio sulla mia guancia. Prese poi una sedia e si accomodò al nostro fianco. -Cinque minuti di pausa e torno a lavoro.- aggiunse.

-Cla, ti sta chiamando qualcuno.- abbassai lo sguardo sul mio telefono e un sorriso comparve sul mio volto.
-Marco.- dissi per poi mordermi il labbro inferiore.
-Chi è quel tipo che ti sta addosso? Bertto dice che dovrei picchiarlo, Brandon invece è più pacifista e dice solo di buttarlo nel fiume che c'è qua vicino. Javi e Angel non si sono pronunciati, quindi dimmi tu cosa dovrei fare.-

Cominciai a guardarmi attorno alla ricerca di Marco, poi lo vidi; tra tutte quelle persone che affollavano la piazza, lo riconobbi. In mezzo ai suoi amici, con uno zaino in spalla, lo vidi camminare a passo svelto verso di me. Spinsi indietro la sedia e gli andai incontro, allacciando poi le braccia attorno al suo busto.
Mi lasciai cullare tra le sue braccia, dal suo dolce profumo.
Lui era tutto ciò di cui avevo bisogno in quel momento.

-Cosa ci fai qui?- chiesi alzando il capo verso di lui.
-Mi hai chiesto di venire a Torino prima di partire per il Messico ed eccomi qui. Sta notte sono tornato a Madrid, ho preparato le valigie e con questi sbandati abbiamo preso un volo per passare un po' di tempo con te. Avrei preferito arrivare questa mattina, ma non c'erano voli disponibili.-
-Voi sapevate tutto.- mi voltai verso Stefania e gli altri ragazzi.
-Mi ha scritto su Instagram chiedendo di portarti in un locale facilmente raggiungibile a pranzo e ho eseguito gli ordini. Poi mi ha detto che sarebbe arrivato nel pomeriggio e quindi di cambiare tutto e uscire per cena. Il tuo ragazzo è un po' un casinista, ma è tenero e piace a tutti.-

-Sei pazzo.-
-Pazzo di te.- mi prese il volto e cominciò a baciarmi tra gli sguardi dei passanti e gli "ooh" dei miei e suoi amici.

Restammo ancora qualche ora con i miei amici al locale, la luna era già alta e le stelle cominciarono a brillare nel cielo limpido di quella notte estiva.

-Dato che domani ci aspetterà un lungo viaggio verso il Messico, che ne dite di tornare in albergo e farci una bella dormita?- disse Javi interrompendo i vari discorsi.
Gli spagnoli furono tutti d'accordo, mentre gli altri decisero di rimanere ancora in giro per Torino.
Così io mi ritrovai a camminare con Marco e i suoi amici verso l'albergo che avevano prenotato per la notte; era poco lontano da Piazza Vittorio Veneto.

There goes my heart beating
'Cause you are the reason
I'm losing my sleep
Please come back now

Ripensando a quella notte, le note di "You are the reason" riuscivano a rappresentare a pieno la storia che stavamo vivendo.

I'd climb every mountain
And swim every ocean
Just to be with you
And fix what I've broken
Oh, 'cause I need you to see
That you are the reason

E avrei veramente fatto di tutto per restare con lui, per non lasciarlo andare. Avrei veramente scalato una montagna e quella canzone non poteva essere più sincera, più significativa. Lui era la ragione del mio sorriso, era la ragione per cui mi sarei spinta a prendere un aereo da un momento all'altro solo per sentirlo più vicino.

If I could turn back the clock
I'd make sure the light defeated the dark
I'd spend every hour, of every day
Keeping you safe

Marco mi aveva insegnato ad amare, a sacrificare tutto pur di vedere un sorriso sul suo volto.

I'm a little sad
Just a little sad
I'm a little sad
I need you to hold me tonight

E avevo bisogno di lui, di stare tra le sue braccia, quella notte e per tutte le successive, per sempre.


Non sono pienamente soddisfatta, ma volevo pubblicare il nuovo capitolo.
Spero vi possa piacere lo stesso.😊

The Best Nightmare. | Marco AsensioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora