Troppe feste

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La casa di Samantha era molto vicina al casale Dalmi, e la cosa rallegrò Elisa. Aveva accettato d'impulso di andare dalla nuova compagna senza pensare a come sarebbe tornata a casa.
I genitori di Samantha avrebbero lavorato fino a tardi, così la casa sarebbe stata tutta a loro disposizione.
Non era grande quanto il casale, però ad Elisa sembrò comunque enorme.
Mangiarono un piatto di pasta e iniziarono a fare subito i compiti: gli esercizi da fare per il giorno dopo erano giusto un paio così pensarono di farli subito in modo tale da avere tutto il pomeriggio per loro.
-Quanto ti torna la seconda equazione?- chiese Elisa alla rossa.
-32, anche a te?-
Elisa scosse la testa. -11-
-La rifacciamo?- propose Samantha. Si guardarono per un secondo e scoppiarono a ridere.
-Fanculo la matematica!-
Chiusero i libri e lanciarono le cartelle in un angolo della stanza.
-Sai di cosa ho bisogno adesso?-
-Di un film?- cercò di indovinare Elisa.
-Anche, ma prima una sigaretta-
Elisa inarcò le sopracciglia.
Samantha prese dallo zaino un pacchetto e ne sfilò una, quando vide lo sguardo curioso di Elisa le domandò : -Ne vuoi una?-
-No, no, no- si precipitò a dire la ragazza scuotendo freneticamente la testa.
-Non ne hai mai fumata una non è vero?-
Elisa annuì.
- Se vuoi provare prendine una, ovvio non ti sto obbligando- Samantha uscì in giardino.
Elisa stava quasi per raggiungerla a mani vuote, quando decise di prenderne una. In fondo era sempre stata curiosa di cosa si provasse.
-Eccotiii- Samantha le passò l'accendino. Elisa accese la sigaretta e provò ad imitare l'amica.
Dopo aver fatto il primo tiro iniziò a tossire.
-Oddio come fai a fumare?-
Samantha se la rideva, Elisa le ricordava quando anche lei aveva fumato la prima sigaretta e aveva fatto la stessa domanda al fratello (incredibile ma vero: era stato lui a farla provare).
-Tranquilla, ti ci abituerai. La prima volta fa sempre così. Ma credimi non esiste miglior rimedio contro lo stress-.
Volle crederle, così cercando di non tossire troppo, finì la sigaretta.
Si sdraiarono sul prato a godersi il sole di primavera.
-Samantha-
-Dimmi- le rispose lei portandosi un braccio sul viso per ripararsi dal sole.
-Perchè prima ci hanno detto quelle cose?-
Samantha scoppiò a ridere. -Perchè tu li ascolti anche? Lasciali perdere, sono solo dei cretini. E se Mattia è uno stronzo, gli amici sono ancora peggio-.
-Non capisco come tu riesca a non dargli peso. Non hanno nessun diritto di dirci una cosa del genere-
-E quindi? Vorresti dirglielo? Sarebbe fiato sprecato. Meglio fare finta di nulla: prima o poi si stancheranno-
Passarono il resto del pomeriggio a prendere il sole e ad ascoltare musica.
Quando  iniziò a tramontare, Elisa tornò a casa.
Mentre camminava verso il casale, ripensò a quella mattina. Mattia le aveva dato un buon consiglio, non doveva aspettare che Francesco si facesse vivo, avrebbe potuto scrivergli lei.
Così prese il telefono e mandò un messaggio a Betta per chiederle il numero di Francesco.
Dopo dieci minuti arrivò al casale, la macchina di Mattia era parcheggiata fuori dalla depandance.
Elisa entrò in casa e trovò il marito in cucina.
-Sei tornata finalmente. Mi stavo preoccupando, ti ho chiamato almeno dieci volte, perchè non hai risposto?-
-Non credevo ti interessasse tanto- Elisa si versò un bicchiere d'acqua.
-Ma cosa stai dicendo?-
-Sto dicendo che potevi anche dire qualcosa a quel mentecatto che ti ritrovi come amico, invece di stare zitto-
-E cosa avrei dovuto fare?-
-Difendermi? Senti, lascia stare. Samantha ha ragione sei solo uno stronzo!-
Elisa uscì dalla cucina, il marito però le andò subito dietro e la prese per un braccio.
-Non chiamarmi più stronzo-
-Perché? Sennò chiami la mammina?-
Qualcuno bussò alla porta.
Mattia andò ad aprire e, come invocata, apparve Laura.
-Ciao tesoro- disse la donna dando un bacio al figlio.
-Come sta la mia nuora preferita? Tutto bene il primo giorno di scuola?- Laura abbracciò Elisa che si sentì in gabbia.
-Alla grande- rispose la ragazza sfoggiando il suo sorriso più falso.
-Sono contenta, vi lascio subito soli, ero solo passata a dirvi che venerdì ci sarà l'annuale serata di beneficenza e quest'anno si terrà proprio al casale. Perciò la vostra presenza è obbligatoria-
Gli sposini non replicarono, avevano capito ormai che farlo  sarebbe stato inutile.
Quando Laura uscì, Elisa andò a farsi una doccia.
Salì le scale e andò nel bagno in camera. Quando si chiuse dentro il telefono squillò.
Betta aveva risposto al messaggio di Elisa inviandole il numero di Francesco, questa si precipitò a inviare un messaggio al ragazzo prima che potesse ripensarci.
A quando rinviamo il pranzo? Ho bisogno di vederti. -Elisa
La risposta non tardò ad arrivare.
E se invece ti invitassi alla mia festa? Venerdì a casa mia, ci conto
Ci sarò.
Elisa stava già pensando a quale vestito rubare a Betta quando si ricordò che venerdì ci sarebbe stata anche la festa di Laura.

Obbligata a sposartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora