Francesco

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Tra i due sembrava procedere tutto per il meglio: dormivano e facevano colazione insieme tutte le mattine, le loro strade si separavano quando dovevano andare a scuola.
Mattia tornava sempre tardi la sera e la maggior parte delle volte anche se Elisa lo voleva aspettare il sonno prendeva il sopravvento e si addormentava.

Era il loro primo mesiversario di nozze quando la sua amica Betta le aveva proposto di andare a bere un caffè con un suo amico, un certo Francesco.
Elisa non lo aveva mai visto ma ne aveva sentito parlare dalle amiche che dicevano fosse carino.

Quando Elisa uscì di casa Mattia stava guardando la televisione, lo salutò con un flebile ciao e andò verso la fermata dell'autobus.

Quella mattina Mattia le aveva regalato un anello, era una semplice fedina d'argento.
Aveva detto che così avrebbe potuto portare una sorta di fede senza essere troppo vistosa. Agli occhi di Elisa era risultato un gesto molto strano quello  e non era riuscita a capirne il perché.
Comunque lo indossò.

Betta la aspettava in piazza e insieme sarebbero andate in un bar poco distante.
Il loro preferito: quando erano piccole ci andavano sempre a prendere il gelato dopo scuola e i proprietari si erano affezionati a loro.

Aspettarono Francesco nel loro tavolino, quando avevano sette anni in gran segreto avevano inciso le loro iniziali su una gamba.

- Come va con Mattia?-
-Meglio. Almeno ora parliamo- Allungo la mano -Stamani mi ha regalato questo-
Betta sorrise. -Che carino-
-Oggi è un mese che siamo sposati-
Betta lasciò la mano dell'amica. -Mi sorprende che se ne ricordi-
-È il giorno in cui l'ho rovinato. Se ne ricorda per forza-
-In cui l'hai incastrato semmai-
-Lo sai che non è così-
-E allora non capisco perché tu l'abbia sposato-
-Perché adesso i miei genitori possono vivere in un loro appartamento e i miei nonni hanno quattro bocche in meno da sfamare-
Betta non ebbe il tempo di replicare, Francesco era appena arrivato.
Elisa pensò che quello che le sue amiche dicevano non fosse vero.
Non era carino. Era bellissimo.
Elisa si perse nei suoi occhi verdi, non ne aveva mai visto di così belli.
Francesco salutò Betta con un bacio sulla guancia e si presentò a Elisa.
-Piacere, Francesco- i due si strinsero la mano.
-Elisa-
-La famosa Elisa?-
-Dipende-
-La signora Dalmi?-
Elisa annuì, allora davvero tutti in paese lo sapevano.
I tre ordinarono un caffè e una pastina.
-Sai, sei famosa in paese. Non si parla di altro.-

-Immagino- disse Elisa bevendo un sorso della bevanda calda.

Francesco fece un finto sorriso, come per scusarsi.

-Che ne dite di venire ai miei allenamenti venerdì?-

Betta annuì subito, subito a ruota da Elisa che coglieva ogni oppurtunità di star lontana da Mattia per buona.

Francesco si rivelò essere un ragazzo molto simpatico, faceva delle battute molto divertenti, persino Elisa le capì e lei non era certo il genere di persona che capiva le battute.

Una le era piaciuta particolarmente e ancora ci rideva dentro di sé quando tutti e tre avevano lasciato il bar e si erano diretti verso la fermata dell'autobus. L'ultimo di quel giorno sarebbe passato alle sei.

-Davvero lo hai fatto?- chiese incredula Betta. Francesco aveva appena finito di raccontare una delle sue tante sospensioni da scuola.
-No, non può essere-  Urlò disperata Elisa.
-No, giuro- disse Francesco.

-No, intendo che è appena passato l'ultimo autobus- Elisa indicò infatti i fari di questo brillare poco distante.

-E ora come faccio?-

-Se vuoi ti accompagno io- propose Francesco sfilando un mazzo di chiavi dalla tasca.

-No, tranquillo. Se per una notte non torno a casa non credo che succeda niente. Posso venire da te Betta?- 

Betta annuì e così le ragzza salutarono Francesco che se andò in sella al suo motorino.

-Simpatico, vero?-

-Sì-

-E non hai ancora visto quanto sono carini i suoi amici-

Elisa scoppiò in una fragorosa risata
-Sei sempre la stessa Betta-.

Obbligata a sposartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora