Dopo quel giorno le loro vite tornarono come le prime settimane dopo il matrimonio.
Elisa dormiva sul divano, il mal di schiena era tornato.
Mattia usciva tutte le sere e non vedeva quasi mai la moglie.
Elisa così come Mattia cercava di dimenticare quella notte che aveva spezzato quel debole legame che avevano instaurato.
Tutte le sere Elisa sperava che Mattia scendesse e le chiedesse cosa avrebbero mangiato per cena, quale film avrebbero visto sul divano prima di andare a dormire. E invece puntualente Mattia scendeva e l'unica cosa che diceva era: -Esco- A volte aggiungeva un -Farò tardi, non mi aspettare-.
Quella era stata la conversazione più lunga che avevano avuto nell'ultimo periodo.
Stava pensando a questo, toccandosi nervosamente la fede, mentre il professore di diritto spiegava. Elisa guardava continuamente l'orologio sperando che il tempo volasse e potesse, finalmente, uscire da quella scuola. Ma si sa, quando si vuole che il tempo voli, questo scorre più lento che mai.
Mezzo'ora più tardi la campanella suonò e Elisa potè finalmente uscire.
Appena uscì dal cancello, si fermò sul marciapiede pietrificata. Dall'altra parte della strada c'era Francesco che le faceva un cenno della mano.
La ragazza gli andò in contro, confusa del perchè si trovasse lì.
-Ciao- esordì lui.
-Ciao- la sua voce era un sussurro.
-Volevo scusarmi. Sono stato uno stronzo, non avevo nessun diritto a intromettermi nelle tue cose-
-Scuse accettate-
-Posso offrirti il pranzo?-
-Non so, passa l'autobus tra dieci minuti e...-
-Dai, ti riaccompagno io-
Elisa voleva accettare. In fondo svagarsi un po' non le avrebbe certo fatto male. Da una settimana passava il suo tempo tra scuola e casa, cambiare un po' d'aria le avrebbe tolto dalla testa quel maledetto giorno.
Stava per aprire la bocca quando un clacson la fece sobbalzare. Si voltò di scatto e vide Laura dentro il suo suv che si sbracciava per salutarla. Non era mai venuta a prenderla a scuola, per questo Elisa fu particolarmente sorpresa di vederla.
-Chi è?- chiese Francesco che aveva intuito un certo imbarazzo di Elisa.
-Mia suocera, non sapevo che sarebbe venuta a prendermi. Scusa, niente pranzo, sarà per la prossima volta.-
Elisa attraversò la strada e salì sull'auto di Laura.
-Ciao Elisa, tutto bene a scuola?-
La ragazza abbassò la testa mentre si allacciava lacintura e per questo la suocera non potè vedere il suo soppracciglio alzato.
-Tutto bene, te al lavoro?-
Laura iniziò a ridere: - Tesoro, io non lavoro. Ho sposato un uomo ricco apposta-
Elisa le sorrise, anche se non era certa che fosse una battuta.
Laura mise in moto, ma la strada che imboccò era opposta a quella che portava al casale.
-Ti devo parlare Elisa.-
-Di cosa?-
-Non sono stupida, ho notato che tra te e Mattia ci sono state delle tensioni, sembrava che fosse tutto risolto, ma ultimamente ha ricominciato a uscire molto e non state mai insieme. Quando ti ho proposto di sposare mio figlio, non avevo intenzione di renderti infelice ed è quello che sei al momento. Non provare a contrariarmi perchè questa è la verità. Ma io sono convinta che se tu e Mattia passaste un po' più di tempo insieme potreste innamorarvi ecco-
-Laura, scusa se ti sembro ingrata ma vedi, l'amore non si compra. Soprattutto se si è interessati già a qualcun altro-
Laura si volta di scatto. -Quello era il tuo ragazzo?-
-Cosa? No, quello era solo un ragazzo con cui ho discusso.-
-Quindi parli di Mattia...-
Elisa si morde il labbro. -Fa' come se non ti avessi detto niente.-
Il viaggio proseguì in silenzio, Elisa non riconosceva la strada ma decise comunque di non chiedere dove fossero dirette per paura che Laura potesse rientrare nell'argomento.
Un quarto d'ora più tardi arrivarono davanti alla scuola, non ci volle molto prima che Elisa capisse che quella era la scuola di Mattia.
Pochi minuti dopo infatti quando la campanella suonò e una folla di studenti si riversò nel parcheggio, Elisa riconobbe subito il marito che camminava insieme a una ragazza, che fosse quella che aveva portato a casa loro?
Laura suonò il clackson e Mattia si diresse verso la macchina, spalancò gli occhi quando vide la moglie.
-Ciao, mamma. Ciao, Elisa- Seduto sui sedili posteriori, si sporse per dare un bacio prima alla mamma, poi alla moglie, sulla cui guancia si soffermò particolarmente tanto.
Elisa avvampò.
Laura dentro di sé canto un urlo di vittoria.
-Ho prenotato al club, papà non è potuto venire purtroppo-
Perfetto, si disse Elisa dentro di sé, mi aspetta un lungo pranzo.
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Obbligata a sposarti
RomansaElisa e Mattia tutto si aspettavano dalla vita tranne ritrovarsi sposati a 18 anni. Costretti a una convivenza forzata, i due imparano a conoscersi a poco a poco. Ma cosa succederà quando Elisa conosce Francesco e scoprirà che Mattia è sempre stat...