Obbligata a sposarti

Allenamenti

La mattina dopo Elisa si alzò di buon'ora. La testa le martellava e aveva la bocca secca: non ne capiva il motivo.
Lei e il marito si erano addormentati abbracciati: si ricordò della prima notte che avevano passato insieme, ma non aspettò che il marito si svegliasse per alzarsi.
Spostò il braccio di Mattia e si tolse le coperte di dosso.
Rimase atterrita. Era nuda, completamente nuda.
Cercò di pensare a una spiegazione plausibile che non la portasse a quello che stata effettivamente pensando.
Ma non ci fu verso: quello che era successo la sera prima tornò alla mente di Elisa. Le scene si susseguivano come un film: la bottiglia di vodka, il bacio, le scale e poi...
Non riusciva nemmeno a pensarci.
Si alzò raccogliendo i vestiti da terra e vestendosi rapidamente e uscì di casa in gran fretta.
Era in autobus quando si rese conto di essere in pigiama.
In quel momento però non le interessava: voleva solo sparire dal mondo; comunque sia tutti la avrebbero guardata anche se fosse stata vestita normale.
Era diventata il fenomeno da baraccone del paese: tutti la guardavano e tutti parlavano di lei.
Quando arrivò in paese si precipitò a casa di Betta; si rendeva conto che fosse presto ma non sapeva dove altro andare e aveva bisogno della sua migliore amica.
Suonò il campanello e quando la porta si aprì rivelò una Betta assonnata.
-Ma sei impazzita? Sono le sette!-
-Scusa dovevo uscire assolutamente-
Elisa entrò in casa e le due andarono in camera di Betta. Si sederono sul letto e Elisa intrecciandosi un po' nei discorsi iniziò a dirle quel poco che si ricordava della sera prima e come si era risvegliata quella mattina.
-Wow. Non pensavo che sareste mai andati al sodo- commentò tutta soddisfatta Betta.
-Eravamo ubriachi, di certo non lo avremmo fatto da sobri-
-Ubriachi o meno avete fatto sesso cara mia. Inutile girarci intorno-
Elisa si tirò i capelli con le mani. -Non ho il coraggio di tornare a casa-
-Ma cosa vuoi che sia? Come minimo lui neanche si ricorda di niente-
-Dici?!-
-Ma certo!-
-Si ma quando si accorgerà di essere nudo capirà!- Elisa si disperò nuovamente.
-Elisa è un uomo: un solo neurone hai presente?-
Elisa non si tranquillizzò più di tanto però cercò di pensare a altro durante la giornata.
Verso le tre le due di prepararono e si diressero verso i campi sportivi del paese.
Nonostante fosse un paese molto piccolo erano in molti a praticare calcio e la società si era ingrandita fino a arrivare alla serie D.
Elisa non amava particolarmente il calcio ma le faceva piacere poter rivedere Francesco. Le sembrava un tipo apposto.
Quando arrivarono si sedettero sugli spalti. La squadra era già in campo: non ci volle molto prima di trovarlo.
Elisa si incantò a guardarlo: era veramente carino.
Non riusciva a distogliere gli occhi nonostante sentisse che Betta le stava parlando.
-Elisa!- Betta le diede una gomitata.
-Che c'è?-
-Asciugati la bava dalla bocca-
Elisa era talmente soprappensiero che si portò davvero una mano alla bocca.

-Scema!- esclamò non appena si accorse che Betta le aveva fatto uno scherzo.

-Ti piace?-le chiese Betta.

Elisa non volle rispondere perchè neanche lei sapeva la risposta. Il fatto di essere sposata la faceva sentire legata a Mattia anche se nel profondo del suo cuore sapeva che era un legame forzato, ma non voleva ammetterlo.

Gli allenamenti finirono dopo un'ora circa. Le due aspettarono Francesco all'uscita del campetto.
-Ciao ragazze!- Francesco venne loro incontro.
-Ciao Franci- Betta gli diede un bacio sulla guancia e lui lo diede anche a Elisa che rimase sorpresa.
Il telefono di Betta iniziò a suonare.
-Pronto? Sì... va bene mamma... arrivo-
-Scusate, devo andare- disse Betta salutando gli altri due velocemente e dirigendosi a passo spedito verso casa.
-Ti va di andare a prendere un caffè?- le chiese Francesco.
E così i due si avviarono verso il bar del paese.