Mika POV
Per la prima volta nella mia vita avevo trovato qualcuno testardo quanto me.
È stata dura farlo desistere dal tornare al lavoro, io volevo convincerlo a rimanere qualche giorno in più, ma un giorno era meglio di niente.
Ora nel poco tempo che mi rimaneva con lui dovevo cercare di scoprire più cose possibili sul suo conto.
<<allora Yuū-chan ti va di spiegarmi come mai sei ridotto così?>>
Ovviamente questa fu la mia prima domanda dopo averlo aiutato a rivestirsi e a raggiungere la cucina per fare colazione.
La risposta non arrivó, mi distrassi così da quello che stavo facendo, ovvero preparare la colazione, e mi girai ad osservarlo. Era perso nei suoi pensieri, un po' impanicato, forse avevo toccato un tasto dolente. La risposta che mi arrivó successivamente mi lasciò di stucco, detta poi con una voce così fredda e distaccata.
<<non sono cose che ti riguardano>>
<<ma Yuū,voglio solo aiutarti,se non me lo dici non posso aiutarti, possiamo trovare una soluzione insieme>>
Ok, forse non avrei dovuto alzare la voce, ma io volevo veramente aiutarlo.
<<HO DETTO CHE NON SONO AFFARI TUOI!!>>
Ora stava urlando anche lui.
<<e comunque non esistono soluzioni, è così e basta. Quindi cambiamo argomento,ok?>>
Annotazione, Yuū-chan si arrabbiava in fretta e altrettanto velocemente si calmava.
<<ok, scusami. Solo che veramente volevo esserti di aiuto. Mi dispiace vederti così malridotto>>
E detto questo tra noi calo un silenzio imbarazzante.
Il resto della giornata passò tranquillamente. Per lo più Yuū passò il tempo a mangiare, nonostante fosse uno stecchino mangiava per un reggimento.
Poi nel pomeriggio, mentre Yuū era sotto la doccia mi arrivó una lettera da Krul con alcune informazioni da me richieste, almeno le poche cose che era riuscita a trovare.
Mi spiegava che di lui si sapeva ben poco anche perché per l'anagrafe giapponese lui non esisteva. Poi dopo queste pochissime informazioni mi aveva allegato una pagina con un articolo di giornale risalente a 4 anni prima. Parlava di un caso di stupro e omicidio, il padre della vittima, una bambina di 11 anni di nome Akane, aveva dichiarato di aver trovato il suo miglior amico Yuūichiro Amane chiuso nello studio con lei con un coltello in mano sporco di sangue, era intervenuto subito nel tentativo di salvare l'adorata figlia ma era troppo tardi e nel difenderla aveva ferito il ragazzo.
Ero scioccato da ciò che avevo appena letto, non ci potevo credere, Yuū-chan non poteva essere un assassino.
Volevo sapere, ma non sapevo come chiederglielo.
Comunque prima di tutto dovevo piazzare una microspia sui suoi vestiti, così avrei potuto scoprire dove abitasse e dove lavorasse. Per far sì che la indossasse il più a lungo possibile la piazzai sulle sue mutande.
Quando lo sentii uscire dalla doccia decisi il da farsi. Avrei inventato qualche scusa e poi glielo avrei chiesto, la curiosità era troppa per aspettare un momento più adatto.
Quando finalmente ebbi il coraggio di tirare fuori l'argomento Yuū sé ne stava per andare, non voleva rimanere oltre e continuava a ripetere che in quella zona girare di notte da soli era alquanto pericoloso.
<<senti Yuū-chan,qualche giorno fa mentre riordinavo il retro del bar mi è capitato per le mani questo articolo>>
Dissi mentre glielo passati sul tavolo dove eravamo seduti a berci un the.
<<ti prego, puoi spiegarmelo>>
Mentre parlavo ero molto concentrato sulle mie mani che erano diventate stranamente molto interessanti, ma lo alzai quando dopo un po'di tempo non mi arrivò alcuna risposta.
Yuū era completamente sbiancato, era rimasto a fissare l'articolo con sguardo vitreo.
Poi parlò.
<<speravo tu non lo venissi mai a sapere, questo è il motivo per cui tutti nel quartiere mi guardano con odio, il perché tutti mi chiamino mostro o demone, ma quest'articolo non racconta la verità. Io ho provato a difendermi, a spiegare com'era andata veramente ma ero solo un bambino e non mi hanno creduto>>
Fece una pausa, teneva lo sguardo basso, immerso nei suoi ricordi.
<<Come sempre stavo andando da lei a dormire, lei era in camera sua da un bel po', per sua fortuna per le bambine vigeva la regola che non potevano essere toccate prima dei quattordici anni. Stavo passando davanti al'ufficio del nostro padrone quando sentii provenire dal suo interno delle urla. All'inizio non ci badai molto, era una cosa normale, lui per punizione era solito picchiarci, quindi proseguii. Al secondo urlo mi congelai sul posto, io conoscevo molto bene quella voce, era quella di Akane. Senza pensarci su feci irruzione nell'ufficio, trovai Akane rannicchiata in un angolo con i vestiti tutti stracciati e sporchi di sangue, di sicuro Urd l'aveva violentata, e ora propio lui incombeva su di lei con u coltello in mano e un espressione di pura ira in volto. Stava calando l'arma sulla piccola Akane quando mi frapposi tra i due. Lo sfregio che mi procurò quell'azione andava dalla spalla sinistra al fianco destro, ma la cosa peggiore fu che il mio intervento non servì a nulla. Infatti subito dopo avermi colpito con un calcio mi scaraventò dall'altra parte della stanza e da lì lo guardai impotente mentre uccideva la mia amica, mentre straziava il suo corpo, continuò ad infierire su questo anche dopo che ebbe esalato il suo ultimo respiro. Poi persi i sensi e quando mi risvegliai ero in una stanza d'ospedale, una mascherina mi aiutava a respirare e alla porta degli agenti di polizia. Un dottore mi spiegò che avevo avuto molta fortuna, il coltello nello sfregiarmi era andato molto in profondità e aveva lacerato un polmone e per poco non aveva raggiunto il cuore>>
Un'altra pausa, si vedeva che rivivere quei ricordi per lui era molto doloroso.
<<i giorni a seguire furono un via vai di medici e investigatori. Urd, il "padre" della vittima, aveva già fatto la sua dichiarazione alla polizia e ai giornali, allungando probabilmente anche qualche bustarella per far sì che il caso venisse chiuso in fretta e per uscire dalla rosa dei sospetti, quindi gli investigatori erano lì solo per farmi confessare ciò che io non avevo fatto >>
Ero rimasto di sasso da questa storia, volevo fargli qualche altra domanda ma inaspettatamente Yuū si alzò e iniziò a spogliarsi. Una volta rimasto a torso nudo iniziò a slegare anche le bende, al che intervenni.
<<NO FERMO! CHE FAI!?>>
Non poteva ancora togliersele, c'era il rischio che le ferite si riaprissero.
<<devo farti vedere una cosa, per farti capire appieno quanto erano sbagiate le tue parole stamattina>>
Detto ciò mi allontanò e ricominciò a slegarsele, mentre io lo fissavo.
Quando ebbe finito notai che il suo petto era diviso in due da un enorme cicatrice obliqua che andava dalla spalla sinistra al fianco destro. Continuavo a fissarlo esterrefatto, non riuscivo a credere ai miei occhi.
<<questa è il ricordino del suo "tentativo di salvare la sua adorata figlia", invece... >>e si girò di schiena <<queste sono la punizione che ricevetti appena tornai a casa, Urd mi odia solo perché ho cercato di salvare la mia migliore amica, l'unica persona che mi abbia mai voluto bene e l'unica a cui io abbia mai tenuto veramente. Quindi no, il mio capo non è una persona comprensiva, tutt'altro>>
E per la seconda volta in quella giornata tra noi cadde un silenzio tombale. Poi mi avvicinai e lo aiutai a rimettersi le bende.
<<scusami Yuū, non volevo riportarti alla memoria dei così brutti ricordi, posso fare qualcosa per evitare che questa volta il tuo capo ti punisca? Infondo in parte è colpa mia, sono io che stamattina ti ho costretto a restare>>
<<no Mika non c'è niente che tu possa fare,ma grazie comunque. Sai dopo Akane sei la prima persona che si preoccupa veramente per me e te ne sono grato. Prima o poi ti restituirò in qualche modo il favore per tutto l'aiuto che mi hai dato in questi giorni>>
<<non preoccuparti, è stato un piacere>>
<<Ciao Mika>>
<<A domani Yuū-chan! >>
Al mio saluto rispose con uno sguardo triste
<<non credo, è molto probabile che per un po' di tempo non potrò venire, mi spiace Mika>>
<<allora cerca di tornare tutto intero e al più presto>>
<<ci proverò, a presto>>Yuū POV
Ora mi aspettava l'inferno, speravo di riuscire a mantenere la parola data, dovevo tornare da lui tutto intero, ma sarebbe stata un ardua impresa, se non impossibile. Lo sapevo. Questa volta Urd me l'avrebbe fatta pagare cara.
STAI LEGGENDO
Sex And Money
FanfictionATTENZIONE SCENE DI SESSO ESPLICITE! Un passato non molto felice, il presente ancora meno. Questa è la realtà di Yūichirō. Ma il futuro per lui ha in serbo tante sorprese.