Il risveglio non fu dei migliori, ma poco ci mancò.
I dolori erano praticamente spariti e al mio fianco c'era Mika, cos'altro potevo chiedere di meglio, forse solo di non essere in quello squallido posto.
Al primo posto c'era ancora il risveglio a casa di Mika.
Erano circa le 5 del mattino e fuori iniziava al albeggiare e siccome molto probabilmente al solito orario avrei dovuto recarmi all'ufficio di Urd dovevo affrettarmi a svegliare Mika.
Mi dispiaceva un sacco ma gli avevo promesso delle spiegazioni e poi doveva andarsene mentre il resto della popolazione dormiva ancora in modo da non essere visto.
<<ehi Mika! Sveglia!>>
Prima di svegliarsi fece alcune smorfie alquanto buffe e tenere, da un momento all'altro mi aspettavo la classica uscita del film 'no mamma ancora 5 minuti per favore'.
Quando aprì gli occhi si guardò intorno spaesato, molto probabilmente non riconoscendo la stanza, sembrò ricordarsi tutto appena i suoi occhi si posarono su di me che ero seduto sul letto a gambe incrociate a fissarlo.
<<Giorno Yuū-chan>>
<<Buongiorno Mika>>
La sua voce era ancora un po' impastata dal sonno.
<<che ore sono?>>
<<le 5 e qualcosa>>
<<perché ci siamo svegliati così presto? Tanto oggi molto probabilmente sarai a riposo>>
<<non credo proprio, scommetto quello che vuoi che oggi dovrò lavorare, quindi visto che dobbiamo parlare ti ho svegliato in più per andartene indisturbato dal palazzo prima è meglio è>>
<<mh ok, quindi Yuū-chan perché mai non vuoi venire via con me?>>
<<semplice, perché sarò la tua spia qui dentro, ora passiamo alle altre spiegazioni ti leggo in volto la domanda 'come diavolo fai a sapere del mio lavoro' giusto?>>
Alla mia domanda lo vidi annuire, segno che ci avevo azzeccato in pieno.
<<l'altro ieri mentre ero nell'ufficio di Urd per una punizione ho ascoltato una conversazione con un sottoposto, a quanto pareva questo, un tale Crowley, era appena tornato in Giappone dopo un po di tempo e gli stava facendo tutto il resoconto degli ultimi anni. Nel suo resoconto c'era tutta la tua storia, la tua infanzia, in più ha fatto cenno al fatto che ti eri unito al KGB per vendetta>>
<<si è vero è lui che a sterminato la mia famiglia e che mi ha trasformato ma non capisco cosa centri tutto questo sul perché tu voglia rimanere qui>>
<<Mika vedo che sei duro di comprendonio, è perché voglio aiutarti, tu sei qui per prendere loro e l'unico modo che io ho per aiutarti a farlo e fare da spia>>
<<no, scordatelo è troppo pericoloso e poi ne hai già passate abbastanza per colpa di quello li non posso chiedertelo>>
<<mi spiace Mika ma questa volta non te la do vinta e poi lo sto facendo di mia spontanea volontà, si benissimo che ne passerò ancora di cotte e di crude, ma non mi importa se è per aiutare te è fare in modo che loro scompaiano dalla faccia della Terra>>
Non mi sembrava ancora convinto, ma non potevo farci nulla e di sicuro anche se avessi voluto andarmene con lui, cosa che in realtà volevo, nel giro di poco tempo sarei stato scovato, riportato da Urd e punito selvaggiamente.
<<non sono convinto Yuū-chan ma tanto vedo che è impossibile smuoverti, quindi ok, come ci teniamo in contatto?>>
A questo non avevo pensato, di sicuro lui non poteva venire qui al locale come io non potevo andare da lui, ora che Urd mi voleva come arma di distruzione di massa mi sarebbe stato impossibile, però non avevo neanche un cellulare, come fare?
Mentre mi spremevo le meningi mi portai una mano sotto al mento, quasi ad imitare la statua del pensatore.
<<non saprei Mika, non ho neanche un cellulare>>
Poi mi venne un illuminazione.
<<posso chiedere a una mia amica di portarti delle lettere, anche lei lavora qui ma a differenza mia ha molta più libertà, è solo una segretaria>>
<<ma sei sicuro che ci possiamo fidare? >>
<<yesss, sicuro al 100%, è una delle persone di cui mi fido di più in assoluto>>
<<e sia allora, posso conoscerla? Così saprò riconoscerla quando verrà al locale>>
<<non dovrebbero esserci problemi, di solito si sveglia presto la mattina e anche lei abita in qui, dammi un po di tempo per prepararmi e la cado a chiamare>>
Feci per alzarmi dal letto ma venni bloccato da Mika.
<<ma sei impazzito? Ieri sera manco ti reggevi in piedi e adesso pretendi di camminare?>>
Ci pensai su, era vero la sera prima ero praticamente moribondo, ma ora mi sentivo quasi al settimo cielo, si qualche dolore c'era ancora, soprattutto dove erano stati conficcati i chiodi ma tutti sommato non era niente di insopportabile.
<<in realtà Mika mi sento abbastanza bene, forse la trasformazione ha aumento le miei abilità rigenerative>>
<<fa vedere>>
Gli allungai il braccio in modo che potesse vedere con i suoi occhi. Iniziò a togliere i vari bendaggi fino a che la mia mano sinistra non venne alla luce.
Dove ieri sera c'era un enorme buco ora vi erano solo due piccole cavità, una sul palmo e l'altra sul dorso, di un rosso vivo.
<<straordinario! Prova a camminare>>
Non me lo feci ripetere due volte, balzai in piedi come una molla e il mio corpo non fece la benché minima protesta.
Felice come una pasqua iniziai a saltellare allegramente per tutta la stanza sotto lo sguardo attento e divertito di Mika.
<<visto? C'è la posso fare quindi non preoccuparti>>
In risposta mi alzò un pollice, segno di ok.
<<bene allora mi vesto, tu nel mentre se trovi qualcosa prova a preparare la colazione>>
<<ai suoi ordini mio signore>>
Mi rispose con tono ironico e un inchino.
<<no ok, non lo fare mai più, è inquietante>>
<<anche se teoricamente non è sbagliato, io sono un vampiro e i vampiri sono una categoria di demoni, ora nel tuo corpo riposa Ashuramaru o all'occidentale Lucifero, alias Satana, signore dei demoni, per ciò tu effettivamente sei il mio signore>>
<<che discorso complicato, non lo fare e basta mi ricorda Urd>>
Alla mia risposta secca ci rimase di sasso.
<<oh... scusa non immaginavo, come vuoi>>
Mi dispiacque un po' per il tono brusco con cui gli avevo risposto, in fondo lui stava solo scherzando.
Al mio ritorno mi sarei scusato.
Ora dovevo chiamare Shinoa.
Appena arrivai al suo appartamento la trovai già pronta, come previsto.
<<oh ciao Yuū- Kun! Che sorpresa, a cosa devo la tua visita alle 5.45 di mattina?>>
<<avrei bisogno di parlarti e presentarti una persona, ci può aiutare con la nostra situazione e noi possiamo essere di aiuto a lui>>
<<mmh sembra pericoloso, ci sto! Dammi un minuto che mi metto le scarpe e ti seguo>>
Annui in risposta e l'aspettai fuori dalla porta.
Nel giro di cinque minuti eravamo di ritorno al mio appartamento.
Quando rientrai aleggiava in giro per casa uno squisito profumo di the e sul tavolo vi erano alcuni biscotti, a quanto pareva Mika aveva trovato il necessario per una colazione essenziale.
Lo trovammo in cucina, appoggiato al bancone a braccia conserte, capo chino e occhi chiusi a rimuginare su chissà che.
Stavo per richiamare la sua attenzione quando sentii Shinoa avvicinarsi a me di soppiatto e con voce piena di malizia sussurrarmi all'orecchio
<<ottima scelta Yuū- Kun>>
Scommetto che in quell'istante ero diventato rosso come un peperone.
La ignorai.
<<ehi Mika sono tornato>>
<<oh si ok, scusatemi vero assorto nei miei pensieri>>
Già ce n'eravamo accorti.
<<lei è Shinoa, la nostra segretaria, ed è colei di cui ti parlavo prima>>
<<piacere Mikaela>>
<<quindi vorreste spiegarmi come potrei essere utile?>>
<<si certo, allora pensavo di chiederti di farci da tramite, io sarò la spia di Mika all'interno dell'organizzazione però per me è troppo rischioso uscire è dargli passargli le informazioni, sono troppo controllato, d'ora in poi soprattutto>>
<<per me non ci sarebbero problemi, è la cosa meno rischiosa che abbiamo mai tentato, ma scusa se faccio un po la ficcanaso tu che lavoro faresti per essere in grado di aiutarci con l'organizzazione?>>
<<lavoro con il KGB e da anni stiamo dando la caccia alla vostra organizzazione, ora però la faccio io una domanda se permetti, cosa vuol dire non è la cosa più pericolosa che abbiamo mai tentato? >>
Come al solito Shinoa si era fatta scappare qualcosa di troppo e io mi ero beccato un'occhiataccia da Mika. Fui io a rispondere, prima che la combina guai si lasciasse scappare troppe cose, già a Mika non piaceva il piano, poi se scopriva le conseguenze per chi compiva tradimento non ci sarebbe più stata speranza di aiutarlo.
<<nei miei 18 anni di vita, io e il mio gruppo abbiamo provato più volta a scappare ma come puoi vedere non ci è mai andata bene>>
Dalla sua faccia non l'avevo scampata, prima o poi mi avrebbe messo sotto torchio, si sperava più poi che prima.
<<mh... ok, lasciamo perdere l'argomento, si sta facendo tardi, quindi Yuū-chan ti passerà le informazioni e starà a te consegnarmele, io lavoro nel locale di Guren e Shinya, tutto chiaro? >>
<<cristallino signor spia russa>>
Ok questa Shinoa poteva evitarsela...
<<grazie mille Shinoa e miraccomando deve rimanere un segreto tra noi tre, nessun altro è troppo pericoloso>>
<<certamente. Allora se qui abbiamo finito io vado a iniziare i preparativi per aprire, Yuū dopo vieni giù da me direttamente ho degli ordini per te, oggi il capo è fuori>>
<<va bene, grazie ancora>>
Una volta che se ne fu andata bella stanza calò il silenzio.
<<ehi Mika, scusa per la mia reazione esagerata di prima, nn te la meritavi dopo tutto quello che hai fatto per me>>
<<nn preoccuparti Yuū-chan non me la sono presa, piuttosto sai che quella spiegazione non è sufficiente vero? E che quando c'è be sarà il tempo mi dovrai spiegare tutte le cose per filo e per segno? >>
<<mh mh... si me li aspettavo, comunque tu stai bene? È da prima che ti vedo strano e i tuoi occhi sono tornati rossi. So che sei un vampiro perciò ti chiederò da quanto è che non ti nutri?>>
<<sto bene, non preoccuparti e poi in ogni caso non berrei mai il tuo sangue, ti metterei nei guai se lo facessi>>
<<sai Mika sei un pessimo bugiardo, si vede lontano un miglio che hai sete e le mie condizioni di ieri sera di sicuro non ti sono state di grande aiuto, quindi se vuoi puoi bere il mio sangue>>
<<grazie ma no Yuū-chan, posso resistere ancora un po'>>
<<come vuoi>>
Ci credevo poco, però evitai di ribattere e mi alzai per andare a lavare le cose della colazione che ormai avevamo finito di consumare.
Lo feci apposta lo ammetto, mentre lavavo le varie cose con un coltello mi tagliai un dito, sapevo che per com'era messo sarebbe bastato per farlo impazzire.
E infatti lo sentii subito contrarsi, la sua sete era tanta, bramava il sangue.
Con una piccolissima mossa lo avevo fatto cedere, avevo distrutto il suo orgoglio e la sua cocciutaggine, un po' mi dispiacque, stavo andando contro il suo volere, ma era per il suo stesso bene.
Passarono pochi secondi da quando mi tagliai a quando lo ebbi alle mie spalle. La sua mano destra salda sulla mia fronte a reclinarmi leggermente la testa all'indietro, la sinistra invece aveva velocemente slacciato quel tanto che bastava la cerniera della felpa e calato la maglietta in modo da scoprirmi bene collo e spalla, poi sempre con la sinistra mi aveva abbracciato e immobilizzato, molto probabilmente per evitare qualche mio movimento avventato che avrebbe potuto arrecarmi qualche male e infine i suoi denti affondarono in profondità nella mia carne, alla base del collo.
Non mi fece male, al contrario fu assai delicato anche se bevve avidamente, come chi non tocca acqua da settimane e forse era proprio così.
Bevve talmente tanto che per poco non mi prosciugò, se fossi stato ancora un normale essere umano probabilmente sarei morto.
Quando si staccò, ormai sazio, la mia pelle aveva cambiato colorito, mettendosi a fare concorrenza a quella di un morto. Se non ci fossero state le sua braccia a sostenermi probabilmente sarei anche caduto a terra.
Passò qualche secondo in cui niente si mosse, poi la sua mano che ancora era sulla mia testa si spostò e insieme all'altra andò a cingermi in un caldo abbraccio.
Io mi rilassai e mi trastullai in esso, mai nessuno mi aveva stretto così.
Tra le sue braccia mi sentivo veramente bene.
<<scusami Yuū-chan, scusami, scusami>>
Aveva iniziato a scusarsi senza sosta mentre alcune lacrime rigavano il suo volto, le sentivo venire a contatto con la mia schiena, lì dove il suo volto era andato a poggiarsi per nascondersi al mondo.
Non potevo vederlo così.
Delicatamente andai a sciogliere il suo abbraccio per avere la possibilità di voltarmi e guardarlo.
Lui era indietreggiato di qualche passo e se ne stava lì, a testa china a cercare di trattenere le lacrime.
Delicatamente andai a prendergli il volto con le mani per sollevarlo, volevo vedere quegl'occhi che mi avevano conquistato al primo sguardo.
Con i pollici asciugai quelle lacrime che erano sfuggite al suo controllo e mi incantesimo nei suoi occhi ancora ricolmi di lacrime.
Parevano quasi liquidi, ma rimanevano comunque un mare fantastico in cui annegare.
Non sapevo cosa fare per farlo smettere, così andai d'istinto, feci ciò che in quel momento mi venne più naturale.
Lo baciai.
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Sex And Money
FanfictionATTENZIONE SCENE DI SESSO ESPLICITE! Un passato non molto felice, il presente ancora meno. Questa è la realtà di Yūichirō. Ma il futuro per lui ha in serbo tante sorprese.