Capitolo 8

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Erika's Pov

Ci guardammo per qualche instante, cercando di rallentare i nostri battiti cardiaci. Prendemmo un ultimo respriro profondo e, radunando tutto il coraggio che avevamo in corpo, uscimmo dal bagno.

Cercavamo di andare il più lentamente possibile in modo da poter controllare le nostre emozioni, ma più mi avvicinavo e più le loro voci diventavano più distinte e più diventavo nervosa.

Presi in considerazione l'idea di tornare indietro e fingere un malore, ma sarebbe stato da irresponsabili.

X:''Quindi sono due italiane...''-disse una voce maschile.

X:''E sono qui da poco...''-ne udimmo un'altra.

Sentivo il sangue che pompava veloce nelle vene, creando dei ronzii fastidiosi nelle orecchie.

'Calmati Erika, calmati!'-cercavo d'impormi.

Sentii la mano di Giorgia stringere più forte la mia quando arrivammo alla fine del corridoio. Adesso solo un muro ci separava.

Le diedi coraggio accarezzandole il dorso della mano e insieme svoltammo l'angolo.

Avrei voluto sprofondare quando cinque paia di occhi maschili si posarono su di noi. Mi bloccai sul posto osservando le loro reazioni alla nostra vista.

Girai lo sguardo su ognuno di loro notando le loro espressioni confuse. Forse si chiedevano come mai non avessimo iniziato ad urlare come matte.

Il mio sguardo si fissò un'altra volta su quello azzurro di Niall. Sembrò leggermente sorpreso dall'avervi rivista, quindi doveva avermi riconosciuta. Però non disse nulla, si limitò ad accennare un sorriso.

Perrie:''Che fate lì in piedi come statue? Su venite a sedervi. Se non vi dispiace, abbiamo già ordinato per voi.''-disse rompendo il ghiaccio.

Io:''Nessun dispiacere. Scusateci se vi abbiamo fatto aspettare.''-risposi cercando di controllare i tremolii nella mia voce.

Intanto Giorgia sembrava non essere intenzionata a parlare. Allora la spinsi leggermente per invitarla ad accomodarsi.

Ci sedemmo vicine, io al fianco di Niall e lei a quello di Harry. Ovviamente strinsi di più la mia mano, tanto da far diventare le nocche bianche. Cercai di rassicurarla disegnando dei cerchi sul suo dorso, anche se questo sembrò farla solo irrigidire di più.

Perrie:''Non preoccuparti.''-disse gentilmente, notando il nostro nervosismo.

Zayn:''Allora...venite dall'Italia?''-chiese cercando di fare conversazione.

Alla fine Giorgia si decise ad aprire bocca, ma più che altro per far colare la bava in eccesso.

Giorgia:''Sì, dal sud Italia.''-rispose con voce insicura.

Liam:''Da quanto siete qui a Londra?''

Io:''Non molto...neanche un giorno.''-dissi in imbarazzo.

Qualcuno sembrò ridere sotto i baffi, ma non riuscii a dire chi, dato che stavo cercando di controllare i miei respiri.

Perrie:''Come siete maleducati. Non chiedete neanche i loro nomi.''-disse ironicamente, cercando di farci essere a nostro agio.

Alla fine funzionò perchè scoppio una vera risata di gruppo a cui ci unimmo anche io e Giorgia, ma sempre timidamente. Era pur sempre un inizio.

Louis:''Allora...?''

Io:'' Sono Erika.''

Giorgia:''Io Giorgia.''

Louis:''Piacere a entrambe.''-disse con un caloroso sorrido a trentadue denti che avrebbe fatto sciogliere qualsiasi ragazza...anche la qui presente.

Niall:''Quindi...cosa vi ha portato a Londra?''-chiese spostando il suo sguardo su di me.

M'irrigidii visibilmente. Non mi sarei mai aspettata una simile domanda. Inoltre non mi sfiorava il pensiero di raccontare loro i miei motivi personali che mi hanno portato a trasferirmi perchè appunto...erano personali, segreti. Mi ci vedevo a raccontarli ad un gruppo di amici, ma non alla boy-band più famosa del mondo.

Giorgia:''Diciamo che volevamo da sempre vivere qui. E poi ci vivete voi, quindi speravamo anche in una botta di fortuna.''-rispose al mio posto.

Sentii le guance accaldarsi per il modo in cui Giorgia esternò le nostre ragioni come se niente fosse.

Harry:''Perchè, i contanti non vi piacciono? Ho sentito dire che ce ne sono molti bravi. Non sognavate d'incontrarli?''-chiese.

Allora fu il nostro turno di scoppiare a ridere.

Zayn:''Cosa c'è di tanto divertente?''-chiese confuso.

Io:''Il punto è che in mezzo alla strada incontri solo i tuoi professori più antipatici che vogliono farti la ramanzina sul tuo andamento scolastico.''-risposi.

Giorgia:''Quindi non trovi un personaggio famoso nemmeno se lo paghi.''-mi si appoggiò.

Scoppiò una vera risata di gruppo che contagiò anche Niall che fino a quel momento sembrava essere turbato da qualcosa e si limitava solo a sorridere.

X:''Ecco a voi le ordinazioni.''-disse il cameriere quando arrivò al nostro tavolo.

Quando mi poggiò il mio piatto davanti, gli occhi mi uscirono fuori dalle orbite osservando la sua grandezza.

Io:''Giorgia, possiamo fare metà?''-chiesi spaventata dalla grandezza di quel pesce.

Louis:''Non si può, è vietato. Devi per forza mangiarlo tutto tu.''-rispose sorridendomi.-''Fidati non te ne pentirai.

Sapevo che ne sarebbe valsa la pena dall'odore, ma di sicuro sarei scoppiata.

Io:''Buona fortuna.''-sussurai a Giorgia prendendole brevemente la mano.

Giorgia:''Anche a te.''

Appena misi in bocca, sembrò sciogliersi sulla lingue. Era davvero ottimo come aveva detto Louis.

Perrie:''Allora com'è?''-chiese.

Io:''Squisito.''

Giorgia:''Favoloso.''-rispose con la bocca piena di pesce.

Io:''Sembri un porca. Ti stanno spuntando le branchie secondo me per tutto il pesce che stai mangiando.''

Giorgia:''Spiritosa.''-disse sputandomi in faccia.

Io:''La prossima volta che voglio fare la doccia in pubblico, te lo dirò stanne certa.''

Qualcuno sputò il suo boccone nel piatto per le forti risate, tra cui non poteva di certo mancare Giorgia.

Una volta finito di mangiare, pagammo il nostro pranzo. Mentre tutti erano distratti vidi l'orario di apertura della palestra: le 15:30.

Erano le 14:00. Dovevamo sbrigarci se volevamo andare a comprare le divise per l'allenamento.

Io:''Giorgia dovremmo andare se vogliamo andare a vedere la palestra...''-le sussurrai.

Niall:''Andare dove?''-s'intromise con un tono di voce abbastanza alto, tanto che lo udirono tutti...

Dreams Come True (Niall Horan)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora