Capitolo 16

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Erika's Pov

Quella mattina mi svegliai nel mio letto sotto le coperte con ancora i vestiti della sera precedente. Come ero arrivata qui? L'ultima cosa che ricordavo era che mi addormentavo sul pavimento di fronte alla porta d'entrata...poi il nulla totale.

Mentre la mia mente cercava di riprendersi dallo stato di confusione, mi alzai stiracchiandomi. Controllai l'orario: erano le 7:00 di mattina.

Giorgia dovrebbe essere tonata a casa...

Non ebbi il tempo di finire il mio pensiero che sentii delle voci maschili provenire dal soggiorno. Fui presa dal panico, ma mi calmai quando sentii anche la voce di Giorgia. Chi poteva essere a quell'ora del mattino?

Uscii dalla mia camera per andare a controllare. Mentre mi avvicinavo la mia mente iniziava a schiarirsi e le voci diventavano sempre più distinte e capii chi erano ancora prima di svoltare l'angolo e trovare cinque paia di occhi maschili puntati su di me.

Non feci in tempo a dire qualcosa che Giorgia mi saltò addosso, stringendomi in un forte abbraccio.

Giorgia:''Mi hai spaventata ieri sera! Cosa è successo? Mi stava per venire un infarto!''-urlò tra i singhiozzi in un misto tra rabbia e preoccupazione.

Avevo fatto stare in pensiero un'altra persona. Ogni secondo che passava odiavo sempre di più me stessa. Perchè proprio non ce la facevo a non ferire le persone?

Io:''Sto bene, ero solo stanca. Mi dispiace averti fatto preoccupare.''-dissi ricambiando l'abbraccio appena si calmò.-''Hai fatto colazione?''

Avevo bisogno di una distrazione perchè sentivo ancora gli occhi di Niall che mi stavano studiando e non credevo che il sonno ristoratore mi avesse ridato il coraggio di affrontarlo un'altra volta.

Giorgia:''Aspetta. Non...''

Io:''Mettiti seduta che tra poco porto la colazione. Se volete potete restare anche voi.''-la interruppi.

Poi sparii in cucina come una codarda senza aspettare le loro risposte.

Preparai pancakes e cornetti e fui lieta di avere la testa e le mani occupate con Niall nella stanza affianco.

Mentre finivo di impiattare gli pancakes, sentii qualcuno entrare in cucina.

Niall:''Posso aiutarti?''

Io:''No, non preoccuparti. Ho finito.''-risposi senza incontrare il suo sguardo e prendendo la tovaglia per mettere la tavola.

Sentii i suoi occhi su di me per tutto il tempo mentre apparecchiavo la tavola. Avrei voluto chiedergli se aveva un problema con me, ma pensando che non eravamo gli unici nella casa, cambiai idea.

Alla fine, dopo aver messo a tavola tutto, li feci accomodare per fare colazione.

Mentre loro iniziavano a prendere quello che volevano, io mi avviai al bagno.

Giorgia:''Tu non mangi?''-chiese bloccandomi.

Io:''No, non ho molto fame. Comunque io adesso esco, ci vediamo tra un'ora circa.''-risposi.

Provai di nuovo a raggiungere il bagno, ma qualcun altro mi bloccò.

Niall:''Dove vai?''

Giorgia:''A correre.''-rispose al mio posto.

La mimai un 'grazie' e sparii nel bagno.

Non ci misi molto tempo a prepararmi. Volevo uscire da quella casa e stare nella mia solitudine, beandomi della tranquillità che offriva quel luogo.

Dreams Come True (Niall Horan)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora