Capitolo 36

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Niall's Pov

Sentimmo il rumore dell'auto che si avvicinava mentre Erika esortava tutti a nascondersi e lei andava a spegnere le luci. Corsi in suo aiuto dato che notai che era leggermente in difficoltà per il nervosismo. Prendendole la mano avvertii che tremava.

Io:''Piccola, calmati. Andrà tutto bene, fidati.''-la rassicurai.

Portai la sua mano alle mie labbra per stamparci un leggero bacio e dal suo sorriso di risposta capii che parte del suo stress si era dissolto.

Erika:''Grazie amore per il conforto.''

Le stampai un lieve bacio sulle labbra al quale lei però si divincolò troppo presto. Avrei preferito riportarla nella stanza da letto e ripetere quello che avevamo fatto la scorsa notte, ma mi trattenni. Sapevo che ci teneva molto alla festa di Giorgia e di certo non potevo rovinarle i piani, anche se i miei erano molto più allettanti per i miei gusti.

La osservai allontanarsi a andare incontro alla macchina appena parcheggiata. Avrei pagato per rivedere lo sguardo di Giorgia appena scesa dall'auto: stupore, felicità e molte altre emozioni la stavano abbattendo in quel momento. Si mise a piangere quando tutti gli invitati saltarono fuori dai loro nascondigli urlando:''Auguri!''.

Strinse Erika in un forte abbraccio senza smetterla di ringraziarla per quella fantastica sorpresa.

Erika:''La festeggiata non può piangere alla sua festa di compleanno!''-esclamò scuotendo Giorgia tra le sue braccia che continuava a piangere.-''Su, vai in bagno a darti una rinfrescata mentre io inforno le pizze.''

Giorgia:''Ma io ti amo! Fai anche le pizze?''-esclamò entusiasta.

A quanto pare queste pizze sono davvero famose. Non vedevo l'ora di assaggiarle e dare il mio parere.

Erika:''Non si nota dai capelli bianchi?''-chiese scherzosamente abbassando il capo per far vedere i residui di farina.

Giorgia:''Ma io ti amo!''-ripetè Giorgia tornando ad abbracciarla.

Erika:''Mi farai la statua più tardi. Adesso corri a darti una sistemata che anche gli altri vogliono salutarti.''

Allora Giorgia, asciugandosi le ultime lacrime, si allontanò dentro casa salutando per strada coloro che incontrava mentre Erika se ne andò in cucina.

Erika's Pov

Mi rimboccai le maniche appena fui entrata in cucina. Il lavoro per quella serata sarebbe stato enorme e avrei dovuto farlo tutto da sola. Condire, infornare, tagliare e servire in contemporanea sei pizze per tutta la serata e con solo due braccia non era facile.

Iniziai col condire la prima infornata di pizza saettando da un punto all'altro della cucina per prendere tutti gli ingredienti.

Niall:''Posso fare qualcosa?''

Ero talmente persa nei miei pensieri che non feci proprio caso a Niall che se ne stava indisturbato sulla soglia della porta.

Si fece avanti intenzionato a voler aiutare, ma quella era una festa, non potevo metterlo a lavorare. Per quanto avessi bisogno di un mano, non volevo dare fastidio a nessuno, specialmente a lui.

Io:''No, non preoccuparti, Ce la faccio.''-risposi prendendo le prime pizze per portarle fuori.

Invece fece il contrario di quanto gli dissi: prese le pizze rimanenti e me le porto fuori per farmele infornare.

Niall:''Ti darò una mano, che ti piaccia o meno.''

Io:''Davvero amore...''

Niall:''Io condisco e porto a tavola e tu inforni e tagli, ci stai?''-m'interruppe organizzando il lavoro.

Mi avvicinai a lui e alzandomi in punta di piedi, gli stampai un leggero bacio a fior di labbra. Per quanto volessi che si divertisse, la parte egoista di me lo voleva al mio fianco. E la parte romantica si sciolse sapendo che lui si sarebbe messo a lavorare nonostante il divertimento dentro.

Io:''Grazie. E' per questo che ti amo.''-gli sussurrai.

Li mi sorrise prima di farmi un cenno verso il forno. Mi aveva talmente distratto che avevo quasi dimenticato le pizze che stavano cuocendo. Per fortuna le cacciai fuori in tempo.

Io:''Niente distrazioni per questa serata.''-lo avvertii passandogli le prime pizze da portare in salotto.

Niall:''Guarda che hai iniziato tu a provocare.''-ribbattè Niall sparendo in casa prima che avessi il tempo di replicare.

Diventammo una vera e propria catena di montaggio: sfornavamo pizze a più non posso. Gli invitati non avevano il tempo di finire la loro pizza che già ne arrivavano delle altre. Ad un certo punto uscì Giorgia col sorriso a trentadue denti.

Giorgia:''Hey Tomma, di là siamo tutti pieni. Puoi anche allontanarti da quel forno.''

Io:''E' la mia ultima infornata e poi avrei anche io il diritto di mangiare o no? Sempre se non vuoi farmi morire di fame.''

Giorgia:''Certo che no. Altrimenti che farebbe le pizze?''-rispose ridacchiando prima di tornare dentro.

Finalmente arrivò il momento di sfornare le ultime pizze e mi sembrò di tornare finalmente a respirare.

Io:''Puoi tagliare tu le pizze per favore?''-chiesi a Niall che era appena tornato per prendere le ultime pizze.

Con un solo sguardo, capì che ero sfinita.

Niall:''Vai pure a darti una rinfrescata qui ci penso io.''-disse senza fare altre domande.

Prima di allontanarmi mi stampò un bacio sulla fronte e quando entrai in casa, andai dritta in bagno. Mi sciacquai la pelle accaldata e mi cambiai gli abiti sporchi di farina, mozzarella, pomodoro e di chi ne ha più ne metta. Ripresi fiato prima di uscire e immergermi nella festa.

Giorgia:''Tomma! Finalmente ti fai viva!''-urlò Giorgia per farsi sentire da tutti.-''Ma guarda come sei rossa!''

Io:''La prossima volta ci stai tu tutta la sera vicino ad un forno ala temperatura di 400°!''-gridai di rimando.

Venni avvicinata dalle mie amiche del liceo che non vedevo da un'eternità che si complimentarono con me per le pizze.

X:''Mogliettina le pizze erano fantastiche come al solito. Mi erano mancate.''

Feci per rispondere quando qualcuno mi prese la mano. Voltandomi notai che quel qualcuno era proprio Niall che mi guardava abbastanza confuso. A quanto pare aveva udito la nostra conversazione.

Io:''Niall, ti presento MariaVittoria, mia grande amica del liceo nonché mia moglie.''-affermai sottolineando l'ultima parola per vedere la sua reazione.

Niall:''A quanto pare sono arrivato un po' tardi.''-rispose di rimando capendo che stavo scherzando.

M.Vittoria:''Significa che...?''

Non ebbe la possibilità di terminare la frase che venimmo interrotte da un'altra mia grande amica.

X:''E tu quando mi dici che sei diventata amica dei One Direction?''-chiese quasi urlando come una pazza.

Io:''Niall, ti presento la mia pazza amica Santina. Se non si fosse capito, lei è pazza, pazza di voi.''

M.Vittoria:''Vuol dire che tu sei fidanzata con uno di loro?''-chiese stupita.

Santina:''COSA!?''

All'improvviso avemmo gli occhi di tutti puntati su di noi, ma l'attenzione fu presto spostata su Harry che era salito su una sedia.

La nostra conversazione fu rimandata.

Harry:''Scusate, potrei avere un attimo di silenzio?''

Un volta che tutti smisero di parlare, lui iniziò il suo discorso...

Dreams Come True (Niall Horan)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora