Capitolo 18

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Niall's Pov

Ormai la mie mente era persa in quelle iridi color nocciola. Non ragionavo, non pensavo. Era come se ci fosse solo lei per me e tutto il resto fosse sparito.

Non mi accorsi delle mie azioni finchè non sentii la pressione delle sue labbra carnose sulle mie. Allora tutta la mia attenzione si concentrò su di lei cercando di essere il più delicato possibile. Finalmente avevo assaggiato quelle labbra perfette che ogni giorno supplicavano di essere baciate. Era peggio di una tortura. Il ritmo di quel bacio era troppo lento per i miei gusti, ma dovevo andarci piano con lei. Sapevo che mi stavo approfittando della sua momentanea debolezza e questo mi uccideva, ma non ce la facevo più a tenermi tutto dentro.

Quando sentii la punta della sua lingua tracciare il mio labbro inferiore, non ci vidi più.

Catturai la sua bocca in un bacio infuocato, assaporando il sapore delle sue labbra, al quale lei rispose con altrettanto ardore. Sembrava che le nostre cocche combaciassero perfettamente. Ed era una sensazione stupenda.

Sentivo la temperatura alzarsi improvvisamente tra di noi.

E ne volevo ancora, volevo di più.

Volevo lei.

La verità mi colpì come un pugno in faccia.

Dovevo smetterla di contraddire i miei sentimenti. Ci tenevo a lei e la volevo talmente tanto da lasciarmi sconcertato.

Poggiai le mie mani dietro la sua nuca per attirarla ancora più vicino. Sentivo i leggeri gemiti provenire dalle sue labbra mentre il nostro bacio continuava ad essere appassionato. Questo non fece altro che surriscaldarmi ancora di più.

Non mi resi conto di aver cambiato posizione, ero troppo perso dalla sensazione delle sua labbra sulle mie, e accidentalmente poggiai il mio ginocchio sulla sua caviglia ferita, provocandole solo altro dolore.

All'improvviso il nostro bacio s'interruppe e io mi sentii come svuotato.

La vidi gettare la testa all'indietro e cercare di reprimere un urlo di dolore. Quando incontrò di nuovo il mio sguardo, notai che aveva del sudore ad imperlarle la fronte. Il dolore doveva essere indescrivibile.

Io:''Porca...Scusami tanto...Ti prego perdonami...Io...''-pregai.

Mi sentivo una merda per quello che avevo fatto e per aver interrotto un momento tanto intimo.

Erika:''Non fa niente...Non lo hai fatto volontariamente...Ora...passa...''-balbettò tra gli ansiti.

Mi si spezzò il cuore a vederla in quello stato. Era troppo da sopportare.

Io:''Adesso ti porto fuori.''

Presi il suo borsone sulla spalla e la presi in braccio, ignorando i suoi 'Mettimi giù ce la faccio a camminare'.

Cercai di distrarmi dal fuoco che ancora mi circolava nelle vene, ma fu molto difficile con lei premuta contro il mio petto.

Volevo catturare ancora un volta le sue labbra in un bacio, ma adesso quello che più m'importava era la sua salute.

Erika's Pov

Giorgia:''Tomma!''-urlò alla mia vista.

Si precipitò a soccorrermi mentre Niall mi metteva giù.

Io:''Sto bene tranquilla. Sono solo caduta di nuovo come una cretina.''-tentai di rassicurarla, ma sapevo che non ci credeva.

Dreams Come True (Niall Horan)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora