Epilogo

3.2K 91 36
                                    




Corro senza sosta spingendo centinaia di persone all'interno dell'aeroporto internazionale di New York, con il cuore a mille, le lacrime che scendono senza sosta sul mio viso, il fiatone e le gambe che non ce la fanno più a mantenere lo stesso ritmo di quando sono entrata. Non posso fermarmi, non ho tempo, sta tutto nelle mie mani e non posso farlo partire senza prima avergli detto una cosa. Non può partire senza sapere che io lo amo ancora, anzi lo farò per sempre. Mentre corro per arrivare al suo terminal nella mia testa rimbombano le parole di mia mamma quando quella famosa sera dove tutto è degenerato ancora di più mi disse che io sono giovane, che forse lui non è l'uomo della mia vita e che mi innamorerò tante altre volte come è successo a lei dopo la rottura con Anwar, ma quello che penso io è che loro due siano stati solo dei stupidi ad arrendersi, e non voglio che succeda anche a me questo, non voglio avere il rimpianto di non averci provato fino alla fine. Io non riesco ad immaginarmi con nessun altro uomo che non sia Justin. Non voglio innamorarmi di nessun altra persona se non di lui, ogni giorno, perché so che lui è l'uomo della mia vita nonostante tutto, e sarà sempre così.

"Faith" mi sento chiamare da qualcuno alle mie spalle. Mi volto di scatto in cerca di un viso familiare, magari il suo. Guardo ovunque tra le centinaia di persone che vanno e vengono, in ansia e con il respiro irregolare. Qualcuno da lontano alza la mano e riconosco subito l'uomo, è Jeremy. L'ha accompagnato lui qui. Quando lo vedo una parte di me crolla, mi sento distrutta. E' già partito? Lui rimane nella stessa posizione senza venirmi nemmeno in contro. Mi urla solo un "Corri!" indicandomi con gli occhi la direzione e allora capisco perché non si è avvicinato, non vuole farmi perdere quel poco tempo che magari mi rimane e con quell'affermazione mi fa capire che ho ancora una speranza. Gli sorrido sfinita, sono stanchissima, ma ritorno a correre fino ad arrivare al terminal che porta poi al gate, una specie sala di attesa cui si accede prima dell'imbarco, ma mentre sto per entrare vengo bloccata da una guardia.

"Signorina il suo biglietto prego" mi dice l'uomo guardandomi di sottecchi, forse immaginandosi già che io non ce l'abbia. Mi sento sconfitta. Non può succedere proprio a me questo, a un passo da lui.

"La prego mi faccia passare, ho bisogno di vedere una persona prima che salga su quell'aereo" lo imploro con le lacrime agli occhi e la voce affannosa.

"Mi dispiace signorina, non posso" mi guarda quasi dispiaciuto. Gli do le spalle e mi metto le mani sul viso. Non posso arrendermi proprio ora. Mi giro di nuovo, prendo un grande respiro e mi espongo davanti all'uomo urlando a gran voce il suo nome: "Justin!" riesco a dire ormai in una crisi di pianto non riuscendo a vedere il suo viso tra tutti i passeggeri.

"Faith" la sua voce sorpresa arriva alle mie spalle. Nel momento in cui mi volto e incrocio i suoi occhi tutto il mio corpo si rilassa, almeno per ora. Lascia cadere il borsone che stava portando sulle spalle per terra e mi guarda con la bocca spalancata.

"Dove eri finito!" gli vado incontro in lacrime dandogli dei pugni sul petto per la paura che avevo fino a due minuti fa di non riuscire a vederlo. Justin mi stringe e mi culla tra le sue braccia per farmi calmare.

"Ero andato in bagno, sono qui ora calmati, sono qui mia piccola Faith" mi dice mentre io piango come una bambina sul suo petto. Justin mi fa staccare e mi prende il viso tra le sue mani. "Hey guardami, sono qui" continua stampandomi un bacio sulla fronte. "Quanto sei bella!" mi dice dopo un paio di secondi di silenzio guardandomi quasi incredulo, come se ancora non ci credesse che io sono venuta qui per lui.

"P-pensavo di non riuscire a vederti" gli confesso la mia paura abbracciandolo di nuovo. "Non volevo che te ne andassi senza prima aver capito una cosa Justin" mi stacco da lui e lo guardo negli occhi, occhi color miele che amo da impazzire e che mi mancheranno da morire.

"Cosa?" mi domanda lui facendo un passo verso di me così da annullare quella poca distanza che ho creato.

"Ieri ti ho detto tante cose, anche non vere, e non ti ho detto invece la più importante" mi asciugo le lacrime e prendo un lungo respiro. "Non ti ho detto che io ti amo Justin Drew Bieber, sempre stato, sempre sarà e ovunque tu andrai sarai nel mio cuore per sempre" gli dico con la mano sul mio cuore. "Sen-" Justin con gli occhi lucidi non mi lascia finire di parlare e in un attimo mi attira a sé baciandomi con tutto l'amore che prova per me e lo stesso faccio anche io sentendomi in paradiso.

"Avvisiamo ai passeggeri del volo AYZ4537 diretto a Miami che decollerà tra dieci minuti" la voce metallica proveniente dagli altoparlanti arriva alle nostre orecchie riportandoci subito alla dura realtà.

Mi stacco io per prima dalle sue labbra restando però a pochi centimetri da esse. "Io non posso vivere senza questo stesso vecchio amore Justin" ammetto accarezzandogli le sue guance e facendo scontrare poi i nostri nasi. "S...siamo stati troppo male in questi ultimi mesi e non voglio che accada di nuovo, io ho bisogno di stabilità, noi abbiamo bisogno di questo, sopratutto ora che ci sarà la distanza di mezzo e non voglio più soffrire" lo guardo negli occhi scuotendo la testa. Voglio essere felice, ma voglio esserlo insieme a lui.

"Nemmeno io Faith, ti amo troppo e non posso lasciarti andare" poggia la sua fronte contro la mia e intreccia le sue mani nelle mie.

"Avvisiamo che il volo AYZ4537 diretto a Miami è pronto al decollo e che tutti passeggeri siano pregati di salire a bordo" la voce metallica ci avvisa di nuovo e con le lacrime agli occhi guardo il mio Justin ancora una volta negli occhi.

"Promettimi che ce la faremo" dico con voce rauca tra le sue braccia.

"Te lo prometto amore mio, e ti prometto anche che ci vedremo presto, prima di quanto immagini" mi rassicura dandomi un altro bacio dolce che ricambio subito. Si stacca da me con una lacrima che gli sta rigando il viso, poi dandomi un altro bacio mi lascia sorridendomi, e lo stesso faccio anche io. Se ne va, senza voltarsi indietro. Se ne va lasciandomi il suo sapore in bocca e questa promessa che mi da speranza. Non so cosa ci riserverà il futuro, ma non vedo l'ora di scoprirlo.


TO BE CONTINUED

SAME OLD LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora