38. Cambiamenti

2.4K 63 12
                                    





"Come stai?" mi domanda l'uomo seduto difronte a me mentre sorseggio il thé freddo al limone con i gomiti poggiati sul tavolino del bar in cui ci troviamo, spezzando così il silenzio che si era venuto a creare da quando mi ha raggiunto qui.

E' teso.

"Mi hai voluto incontrare per chiedermi come sto?" domando alzando un sopracciglio. Non so cosa dire o fare, questa situazione è così imbarazzante e inaspettata per me. Insomma, come puoi immaginare che tuo padre non è quello che ti ha cresciuta, ma invece, è un'altra persona che non conosci? E soprattutto, chi persona sana di mente nasconde a sua figlia tutto questo? Solo mia mamma poteva essere capace di una cosa del genere.

So benissimo che Anwar non c'entra niente, e proprio come me non si aspettava tutto questo, ma come posso parlare dei miei problemi ad uno sconosciuto se non ne ho mai parlato nemmeno con papà? Anzi, William, forse dovrei iniziarlo a chiamare per nome? Dio che situazione complicata.

"Ascoltami Faith.." Anwar sembra nervoso. "H-ho scoperto di avere una figlia di quasi diciannove anni solo tre giorni fa, quindi non so come dovrei comportarmi" fa una risata nervosa. "Tutto quello che voglio fare è cercare di conoscerti il più possibile, recuperare un po' di tutto questo tempo perduto, anche se so benissimo che non sarà facile e che tante cose purtroppo me le sono perse, ma se tu me lo permetti voglio far parte della tua vita da ora, ed essere presente per te" mi guarda con le mani chiuse, come se stesse pregando e sperando in una mia risposta positiva.

"Nemmeno io so come mi devo comportare Anwar" lo guardo scettica. Non ci credo ancora che quest'uomo difronte a me sia mio padre. "E' tutto un casino e non è facile per me passare da un padre all'altro capisci?" gli dico la verità guardandolo per cercare un consenso. Lui annuisce. "Voglio conoscerti anche io e passare più tempo con te, ma un po' alla volta, perché sto ancora metabolizzando tutto" continuo parlando con tutta sincerità. "Insomma, tra te, papà che ha chiesto il divorzio a mamma e se n'è andato di casa, mio fratello che è furioso con mamma e si è schierato dalla parte di papà.. è un caos a casa e non sto capendo più niente" mi copro il viso con le mani e scuoto la testa. "Ormai la mia famiglia si è distrutta e non penso che le cose ritorneranno come prima" aggiungo rassegnata. Questi saranno cambiamenti che mi segneranno per sempre. 

"Lo so, prenditi il tempo che ti serve per capire tutto, io sarò qui ad aspettarti" nel preciso momento in cui termina la frase poggia la sua mano sulla mia, insicuro, ma lo fa. Non mi muovo e lui ne sembra felice. "Anche con mia moglie le cose non vanno bene, stasera parto e la raggiungo, voglio cercare di salvare il nostro matrimonio perché la amo" continua sfogandosi.

"Se la ami allora perché l'hai tradita? Sei sicuro di non amare più mamma?" Domando per cercare di capire di più su questo triangolo amoroso.
Se lui ama sua moglie e mamma anche dice di essere andata avanti e non pensa più quest'uomo, allora perché anni fa hanno fatto questo sbaglio?
Se ci penso impazzisco. Non sarei nemmeno nata, sarebbe stato tutto diverso, tante cose non sarebbero successe. Justin si sarebbe innamorato di un'altra? Basta una sola determinata azione per cambiare completamente la vita di una persona.

"Faith tu sei ancora piccola per capire certe cose" Fa una pausa pensando alle parole giuste da dirmi. "Quando si è giovani e ti innamori per la prima volta la tua vita cambia per sempre, fai progetti con questa persona, nuove esperienze e si condividono tante cose che difficilmente puoi dimenticare. Penso che una parte di me amerà sempre Katy, ma siamo andati avanti, nonostante abbiamo commesso l'errore di ricascarci di nuovo venti anni fa. Non ce ne siamo pentiti, ma è servito per farci capire che alcune cose non ritorneranno mai più come prima, riesci a capire cosa sto dicendo?" Mi spiega.

Annuisco. Certe volte devi lasciar andare una persona perché non importa quanto tu la ami, il tempo vi ha cambiati e le cose non potranno mai più tornare come prima. Se io e Justin ci allontanassimo io non potrei mai dimenticarlo e lo amerei per sempre, proprio come ha detto Anwar, quindi si, capisco cosa mi sta dicendo. "Ma tu.. s-sei contento di aver scoperto di avere una figlia?" Domando timorosa, visto che con sua moglie non ha figli.

"Sono l'uomo più felice del mondo" mi risponde senza pensarci nemmeno un secondo. Sorride e mi stringe ancora la mano ed io ricambio questa volta. Mi fa strano, ma sto a mio agio. 

"Stai dormendo ancora dal tuo ragazzo?" mi domanda dopo essere stati in silenzio per qualche minuto. Annuisco. "Faith devi tornare a casa, so che Katy ha sbagliato, e pure tanto, sono il primo a non riuscire a perdonarla ora, ma è tua mamma e prima o poi dovrai rivolgergli la parola, ascolta le sue ragioni e perdonala" mi dice con questo suo modo di parlare calmo.

"Lo so che prima o poi dovrò rivolgergli la parola, ma non so se riuscirò mai a perdonarla del tutto per quello che ci ha fatto" gli dico. "Per ora voglio prendermi del tempo per metabolizzare tutto" continuo, mentre Anwar mi ascolta annuendo.

"Parlami di questo ragazzo allora" cambia discorso sorridendomi. "Se ti va" aggiunge subito dopo, quasi come se avesse paura di rovinare tutto e che gli dicessi di non entrare nella mia vita privata, ma stranamente riesco ad aprirmi facilmente a lui, forse per i suoi modi così gentili o il suo essere così comprensivo, non lo so.

Prendo un lungo respiro. "Justin è l'amore della mia vita" inizio con un sorriso a trentadue denti sul volto diventando sicuramente rossa in viso. "Io e lui ci conosciamo praticamente da una vita, abbiamo iniziato ad essere amici all'asilo e fino a quasi tre anni fa siamo sempre stati inseparabili. Provavamo qualcosa l'uno per l'altro, ma non abbiamo mai avuto il coraggio di ammetterlo, poi lui se n'è andato a New York senza dirmelo perché gli sono successe delle cose in famiglia e quando è tornato lo scorso anno non ci siamo rivolti più la parola, o meglio si, ma lo facevamo solo per litigare." gli spiego. "Pensavo di averlo dimenticato nei due anni in cui lui non era più qui insieme a me, stessa cosa anche lui, ma così non è stato e quindi siamo finiti insieme" finisco di raccontare imbarazzata e tralasciando parecchie cose, dicendogli solo le parti che lui può sapere. "Perciò ti capisco quando prima hai detto che una parte di te amerà sempre mamma. Se succedesse qualcosa a me e Justin che ci porterà ad allontanarci io non potrei mai odiarlo" continuo.

Annuisce. "Katy e William hanno fatto un ottimo lavoro con te sai" mi guarda come se fosse fiero di me. "Sei molto matura" mi sorride. "Auguro il meglio a te e a questo Justin, spero di conoscerlo presto" dice speranzoso ed io annuisco sorridendogli.

Il thè è finito da un pezzo, tante persone sono entrate e uscite da questo bar da quando io e Anwar abbiamo iniziato a parlare, quindi mi decido ad alzarmi e a salutarlo dandoci un altro appuntamento quando lui tornerà da New York. Sono stata bene con lui e un po' alla volta potremmo riuscire a creare un bel rapporto, ma non lascerò che quello con mio papà William si rovini, anche se la maggior parte delle volta litighiamo e non andiamo d'accordo, è stato lui che mi ha cresciuto, mi ha insegnato tante cose e mi è stato vicino, è stato lui il mio papà da quando sono nata e non posso e non voglio abbandonarlo.



Spazio autrice

Ciao a tutti tesori miei! Questo è un capitolo di passaggio, l'ho scritto per chiudere la questione di Anwar, per farvelo conoscere e mettervi al corrente delle conseguenze che ha avuto quella rivelazione. Justin non c'è, e come vi ho già anticipato nel capitolo precedente, la storia ora comincerà a prendere una piega diversa, vi dico solo di preparare i fazzoletti..
Intanto voglio ringraziarvi immensamente per le oltre 6.000 letture, vi adoro! Non dimenticate di lasciare una stellina e un commento per farmi sapere cosa ne pensate del capitolo, a presto con il prossimo aggiornamento 💓

-Assia 🌸

SAME OLD LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora