4. È un appuntamento?

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È lunedì. L'ultimo lunedì dove posso restare a dormire nel mio bellissimo letto fino a tardi e... cosa succede? Che vengo svegliata da quella fastidiosissima suoneria che emette il mio iPhone. Benissimo direi!

Sbuffo e allungo il braccio verso il comodino con gli occhi ancora chiusi. Chi ha osato svegliarmi nel bel mezzo del mio bacio appassionato con Zac Efron?

"P-pronto?" Rispondo con voce ancora impastata dal sonno.

"Faith? Ti ho svegliata?" Quando sento la sua voce mi siedo di scatto sul letto e vedo l'orario. Sono le dieci.

"Travis, ciao! Uhm.. no, tranquillo" rispondo, mentre nella mia mente lo maledico. Non poteva chiamarmi tra un paio d'ore?

"Ah menomale, ti ho chiamato per chiederti se ti andasse di uscire oggi, da quando siamo tornati in città non ci siamo più visti.." Mi domanda lui speranzoso. È un appuntamento? E ora cosa gli rispondo? Ashley mi aveva avvisata che sarebbe successo, ma non mi aspettavo così presto. Non ho avuto modo di pensarci. Quella ragazza ci azzecca sempre!
Dopo quello che è accaduto al blue moon non so se me la sento di provarci. Forse mi sto facendo solo tanti problemi per niente quando lui invece intende solo un'uscita da amici come abbiamo fatto per tutta l'estate, ma se così non fosse? Perché non riesco ad andare avanti e lasciarmi Justin alle spalle come ha fatto lui con me? E perché lo sto mettendo in mezzo quando non dovrebbe essere proprio un mio problema?

"V-va bene, a che ora?" Lo rispondo senza pensarci un secondo di più. Non posso rimanere sempre bloccata nel passato e non vivere il presente, devo provarci, merito la felicità e accanto alla persona che forse ho ancora nel cuore non lo sarò mai. È chiaro che lui non ha mai provato i miei stessi sentimenti e che io sono stata per lui solo un giocattolo, per lui non ha significato niente quella notte, devo solo cancellarlo del tutto dal mio cuore e della testa, ci riuscirò.

"Alle cinque va bene? Io e i miei amici abbiamo organizzato una partita di basket nello spiazzale del "brew", tu e le ragazze potete vederla e poi andiamo a mangiare qualcosa insieme, ti va? Ti passo a prendere io" propone.

"Si, va bene, a dopo allora" dico, lui mi saluta e riattacco. Sembra un'uscita normale da come ne ha parlato quindi posso stare tranquilla, forse.
Dio, ma perché mi faccio sempre così tanti problemi?

***

Prima delle cinque sono già pronta. Sto indossando dei shorts di jeans, una semplice t-shirt bianca con scritto purpose sul petto e ai piedi delle converse bianche. I capelli li ho lasciati cadere lungo le mie spalle ondulati e sul viso invece ho applicato solo del mascara e un rossetto rosa. Andrò a vedere la partita di Travis e poi mangeremo qualcosa insieme, quindi vado più che bene così, niente di impegnativo no?

Scendo al piano di sotto e non c'è nessuno. I miei sono ancora a lavoro, mentre mio fratello Zayn è al college di New York. Sono sempre sola ed infatti con i miei non ho un bel rapporto. Siamo distaccati, quando siamo a tavola non abbiamo argomenti di cui parlare, al fuori del loro lavoro e della scuola. Se mi succede qualcosa che sia bella o brutta non vado mai vicino a loro, e quelle rare volte che voglio farlo puntualmente c'è sempre qualcosa più importante di cui parlare. Io vorrei che almeno quando sono a casa pensassero a me e non ancora al lavoro, vorrei mi dedicassero più attenzioni e che non si preoccupassero solo dei voti a scuola o se faccio qualche sbaglio, ma questo è chiedere troppo. Ormai sono abituata a questa situazione.

Mentre sono imbambolata in cucina, il cellulare mi vibra tra le mani. Travis. Esco fuori e lui è già lì che mi sta aspettando.

"Hey splendore!" Si avvicina e mi da un bacio sulla guancia. "Mi sei mancata" aggiunge sorridendomi. Gli sorrido di rimando con un po di imbarazzo ed entro in macchina.

SAME OLD LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora