Passarono giorni interi prima che, Charlotte potesse focalizzare la mente su altro che, non riguardasse il piacevole incontro con quel ragazzo tanto enigmatico quanto intrigante.
Quella sera, dopo essere tornata a casa aveva pensato a lui per tutto il tempo e, a distanza di una settimana aveva incontrato il suo sguardo per la seconda volta.
Non accadde nulla che apparentemente potesse sconvolgere i loro rispettivi equilibri, non ci fu una parola e neanche un sorriso,
solo un unico, profondo e perforante sguardo che, si fece spazio sgomitando nelle loro anime, arrivando dritto al cuore, lasciando brividi sulla loro pelle, e sconvolgendo quelli che da lí a poco sarebbero stati i loro sentimenti.«Char che hai? Ti vedo distratta» La richiamò Matteo, uno dei suoi più cari amici al quale non erano passati inosservati gli occhi sognanti della bruna.
«Eh?» Rispose risvegliandosi dai suoi pensieri mentre si avviavano verso il portone d'uscita del loro liceo linguistico.
«Ti avevo chiesto se andasse tutto bene, ma a quanto pare..» La canzonó il suo amico ancora un po' interdetto, convinto che ci fosse un problema di fondo ma, ricevendo poche attenzioni dalla sua amica, alla quale si era seccata la bocca alla vista di Damiano a pochi metri da lei, intento a fumare una sigaretta contro l'ennesimo muretto, mentre i suoi occhi che prima erano proiettati verso il cielo cambiarono traiettoria andando a colpire lei.«Ecco cosa c'è» Sospiro trascinando lo sguardo sul moro e costringendo il suo amico a fare lo stesso.
«Damiano?» Chiese Matteo con aria sorpresa.
Lui, al contrario della sua amica conosceva bene Damiano, sapeva bene che era l'ultima persona che per assurdo avrebbe potuto rendere felice Charlotte e la sua protettività lo costrinse ad irrigidirsi solo al pensiero.
Sapeva bene che Damiano era un fuoco che ardeva lentamente, poi esplodeva e si prendeva tutto quanto, Damiano era una valanga che travolgeva chiunque gli passasse accanto ma che, paradossalmente come una calamita attirava e attraeva chiunque, senza alcuno sforzo.«Sí credo» Sospiró Char, completamente scioccata dalla sua improvvisa mancanza di razionalità che l'aveva sempre contraddistinta dal resto delle sue coetanee.
Il ragazzo di fronte a lei pareva già essere un uomo, certo delle sue idee e dei suoi voleri, inadeguato al contesto scolastico in quanto troppo consapevole dei suoi interessi per impararli in quel posto e, l'intensità della conversazione che avevano avuto giorni fa aveva avuto delle ripercussioni emotive su entrambi i quali, in quel momento non facevano che lanciarsi sguardi di sottecchi.
«No Char, non anche tu.» Disse Matteo in un sussurro guardandola preoccupato, non ricevendo le minime attenzioni dalla sua amica.Dal canto suo Damiano, era rimasto terribilmente incuriosito da come quella chioma bruna ricadesse completamente disordinata sulle clavicole e, quando scoprí di frequentare il suo stesso liceo non perse tempo a cercarla, a far bruciare il suo sguardo su di lei una volta trovata e a divertirsi quando la sorprendeva ad arrossire mentre lo guardava di sottecchi.
E, quando lei gli passo accanto rimase senza parole, lui, al quale le parole non erano mancate mai.
Per la prima volta nella sua vita si sentì incomprensibilmente destabilizzato e, immensamente voglioso di conoscerla, consapevole che quella notte, su quel muretto entrambi avevano innescato un incendio nelle loro anime dal quale, uscirne illesi sarebbe stato impossibile.
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The ache /Damiano David/
Fanfiction«È un continuo ostentare in un mondo che sa di sogni infranti e terra bruciata Dam.»