CAPITOLO 29

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POVS CLARE 

Mi svegliai sul letto della nostra camera,ma ero sola e la porta era chiusa. Mi alzai lentamente,sentendomi la testa scoppiare e mi diressi verso la porta; avevo assolutamente bisogno di un aspirina o la testa mi sarebbe davvero esplosa da un momento all'altro. Feci per abbassare la maniglia ma quest'ultima non si mosse di un centimetro. Riprovai ancora 2 volte ma niente. Ero chiusa nella mia stanza,da sola; ma che cavolo era successo la sera prima. Come un flashback,mi tornò in mente lo schiaffo che mi aveva scagliato Federico sulla mia guancia e della ragazza della discoteca con cui aveva probabilmente passato buona parte della serata. Mi poggiai lentamente la mano sulla guancia e ammetto che a toccarla,un pò di male lo faceva. Gli occhi mi si inumidirono velocemente e ben presto una lacrima solcò il mio viso: come aveva potuto farmi questo? E tutte quelle promesse? Iniziai a singhiozzare,lentamente,fino a quando non andai a finire in un pianto senza sosta,lasciando alle lacrime la libertà di solcare le mie guance. Ero ferita e furiosa,ma sopratutto ferita. Ero arrivata ad una conclusione; Non puoi cambiare un mostro. Mi accasciai sul letto,senza smettere di piangere,perchè quel gesto aveva davvero fatto traboccare il vaso. Ero stanca di soffrire per uno come lui,meritavo di meglio e lui non era quel meglio. Aveva pure avuto il coraggio di chiudermi in questa stanza,come faceva qualche tempo fa. Mi faceva solo tanto schifo e per lui provavo solo una profonda pena. Chissa ora dov'era; forse dalla sua nuova amichetta a scopare,se non lo avevano già fatto questa notte mentre io ero qui. Sentivo la rabbia ribollirmi nelle vene come non mai. Mi aveva davvero deluso questa volta.

POVS FEDERICO

"Federico,è meglio che tu ora torni a casa." mi disse Cameron scuotendomi leggermente. Non stavo dormendo; in realtà non avevo chiuso occhio tutta la notte per l'accaduto. Ero tornato in discoteca e avevo l'intenzione di farmi qualche ragazza per fargliela pagare,ma non riuscivo. In ogni ragazza vedevo il viso di Clare,sorridente. Alla fine di tutto,andai a dormire da Cameron,spiegandoli la situazione. Mi alzai lentamente dal divano e mi stroppiciai gli occhi,pieni di occhiaie,mi alzai e mi rimisi la maglietta. "Cosa dirai a Clare?" chiese versando del caffè bollente in una tazza bianca,che poco dopo mi porse. "Non lo so Cam. So solo che per l'ennesima volta le ho fatto del male,quando le avevo giurato che non l'avrei mai più toccata. Sto una merda." dissi portandomi la tazza sulle labbra per bere un goccio di caffè,che mi aspettavo decisamente più caldo,ma date le circostanze,andava più che bene. "Forse èora che tu le dica la verità Federico."-"Su cosa?"-"Sulle foto. Ha il diritto di saperlo." disse serio. Bevvi un altro sorso di caffè per non pensarci. "No cam. La ferirei troppo" risposi. "Federico smettila. La feriresti molto di più se glielo raccontassi dopo,piuttosto che adesso. E poi lei ha il diritto di sapere la verità." rispose finendo di bere il suo maledetto caffè. Rimasi appogiato al tavolo e ci pensai davvero su. Aveva ragione,ma sapevo che queste foto avrebbero rovinato in parte il nostro rapporto. Però aveva il diritto di sapere la verità;era ora e avrei rischiato tutto. Le avrei spiegato tutto e anche le motivazioni per cui ieri sera mi ero incazzato così tanto. Tirai un sospiro di sconfitta:"Va bene. Vado a dirglielo." dissi. Salutai Cameron,presi il giubbotto e mi diressi verso la mia auto. 

Amore malato 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora