CAPITOLO 3O

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POVS CLARE

La porta si aprì all'improvviso e ammetto che sobbalzai leggermente quando successe,infatti mi misi a sedere per vedere chi fosse. Ma chi volevo che fosse? Era Federico. Venne verso di  me e io in risposta indietreggiai. Non avevo voglia di vederlo,dopo quello che mi aveva fatto; almeno per un pò non lo avrei voluto vedere. "Clare.." Lo guardai in cagnesco e senza dire una parola presi il mio zaino,aprì l'armadio e iniziai a mettere dentro tutti i miei vestiti o almeno quelli che ci stavano,dato che era piccolo. Lo sorpassai velocemente e andai a prendere i trucchi che faticavano ad entrare nello zaino. Lo chiusi e mi diressi come un treno verso la porta. Volevo solo andarmene via da quella casa che mi aveva solo portato un sacco di sofferenza; in quella casa avevo versato troppe lacrime,avevo urlato,avevo sofferto. Non mi importava più di niente,solo di andarmene il prima possibile. Ero quasi alla porta,quando Federico mi afferrò per il polso e mi obbligò a girarmi per guardarlo; non lo feci. Non riuscivo a guardarlo in faccia,perchè sapevo che come le altre volte alla fine avrei messo da parte l'orgoglio e sarei rimasta ancora li a versare altre lacrime e a tenermi tutto dentro,facendo un cazzo di sorriso dicendo che andava tutto bene.

"Lasciami stare" dissi,facendogli perdere il mio polso. "Clare che stai facendo?"-"Non lo vedi? me ne sto andando Federico. Per sempre." -"E perchè?" chiese con aria quasi sorpresa. "Perchè? Tu hai davvero il coraggio di chiedermi perchè? Sembra quasi che mi predni in giro davvero!" dissi lasciando cadere lo zaino a terra. Non volevo restare,l'idea di andarmene non era cambiata. "E dove vorresti andare sentiamo"-"Lontano da te,questo già mi basta per stare bene" Le parole mi uscirono con una cattiveria mai sentita. Non lo pensavo davvero,ma non potevo più mettere prima i sentimenti e poi me stessa. Era giusto che me ne andassi via,perchè di tutta questa storia ne ero stanca. Il suo viso era teso,capivo che si stava incazzando e non poco,ma non mi importò. "Guarda che quello incazzato,di questa situazione dovrei essere io Clare non tu". Non poteva averlo detto davvero. "Ah davvero? Quindi io dovrei essere contenta che tu dopo tutte quelle maledette promesse che mi avevi fatto,non ne hai mantenute neanche un pò. E' stato bello passare la serata con quella gran troia? Te la sei scopata? E lo schiaffo? ti ha procurato piacere a tirarmelo e poi a chiudermi a chiave in stanza? E quelle maledette foto. Quante cazzate devi dirmi ancora eh? Io mi sono rotta,sono arrivata al limite." Dissi tutto d'un fiato furiosa come non poche. Una lacrima solcò la mia guancia. Ero nervosissima. "VUOI DAVVERO SAPERLO? QUEL CAZZO DI BAMBINO E' TUO FRATELLO CLARE!" Urlò. Rimasi pietrificata. Mio fratello?

POVS FEDERICO

Non potevo crederci. Glielo avevo urlato nel bel mezzo di una discussione? Nono cazzo cosa avevo fatto. Mi guardava pietrificata. "Mio fratello? Io non ho fratelli.." sussurrò. Mi misi le mani  nei capelli indeciso se continuare o evitare di peggiorare notevolmente la situazione. "Clare..io..io non volevo dirtelo così"-"Chi è." singhiozzò.Tirai un profondo respiro e mi preparai psicologicamente per darle la botta finale. "Tuo fratello...è Jared." Dissi con la testa bassa. Il respirò le si bloccò di colpo e non avrei mai immaginato che avrebbe reagito in quel modo. Mi tirò uno schiaffo,molto sonoro e devo ammettere anche parecchio doloroso,che mi fece girare la testa. Mi misi una mano sulla guancia e la guardai. Penso di non averla mai vista in quelle condizioni. Aveva gli occhi che straripavano di lacrime,rossi e gonfi. Feci per avvicinarmi,ma subito mise le mani avanti,facendomi capire che non voleva assolutamente che lo facessi. "Clare.."-"No Federico. Stammi lontano,ora e per sempre. Mi fai solo tanto schifo. Non ti voglio vedere nemmeno in fotografia. Sparisci dalla mia vita. Addio." Prese lo zaino e se ne andò. Non provai neanche a fermarla,ma caddi a terra distrutto. Dopo questa notte,l'avevo davvero persa per sempre.

Amore malato 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora