30.

1.1K 30 28
                                    

Milano.

Erano atterrati a Malpensa per l'ora di cena. Poi Claudia aveva chiamato un taxi che potesse portarli direttamente in città, un taxi che avrebbe accompagnato prima lei all'indirizzo della casa di Marco, e poi Claudia, Connor e Oliver a casa di Marta, dove avrebbero trascorso la notte, prima di ricongiungersi a lei, a loro, il giorno successivo.

Era stata Claudia a prendere quella decisione, era stata lei a ritenere opportuno lasciarli da soli per quella notte, e sempre lei sembrava così sicura del fatto che tutto sarebbe andato liscio, che finalmente sarebbero tornati alla tranquillità e alla pace che ambivano da ormai più di due mesi.

Ma lei non era dello stesso parere.

Non aveva smesso di torturare le sue labbra durante il volo, tanto che ora, seduta sui sedili posteriori del taxi tra Oliver e Claudia, le sentiva bruciare e pulsare sul suo viso. L'ansia la stava divorando. La paura ancora peggio.

E se Marco non avesse neanche voluto ascoltarla? Se anche lui si fosse ritenuto deluso da lei così come Claudia prima di conoscere la verità? E se, ammesso che l'avesse fatta parlare, non avesse poi accettato ciò che gli stava comunicando? Se quei due mesi di lontananza da ciò che avrebbe dovuto conoscere per primo lo avessero reso furioso tanto da decidere di chiederle di andarsene senza tornare mai più?

"Calma, Michi!"

Sentì la mano di Oliver posarsi sulla sua coscia e allora si accorse che oltre a torturare le sue labbra, senza rendersene conto fino a quell'istante, stava anche sbattendo ripetutamente il piede destro a terra a velocità sostenuta.

Guardò l'amico negli occhi. Annuì. Smise di muovere nervosamente la gamba, ma questo non cambiò assolutamente il suo stato d'animo.

Voleva bene a Oliver, ne voleva altrettanto a Claudia, ma in quella macchina c'era un'unica persona che potesse essere in grado di tranquillizzarla un minimo in quel momento, e ovviamente non si trattava del taxista.

Connor non le aveva ancora rivolto parola da quando il giorno prima avevano pesantemente litigato. Era certa che Claudia avesse parlato a lui e a Oliver, raccontandogli quella verità che avrebbe raccontato lei stessa al suo migliore amico, se soltanto questo non avesse continuato a schivarla in ogni stanza della casa, e poi in aeroporto, e ancora sull'aereo, e ora in quel taxi.

Connor c'era stato dal principio di quella storia. Non c'era Oliver il giorno in cui, ormai tre anni prima, Marco era rimasto a cena su invito indiretto dei suoi due migliori amici. E non c'era neanche Claudia. C'erano Laurel e Connor, e da quel momento non avevano mai più smesso di farlo.

E in quell'istante Laurel era troppo distante da lei per poterla rassicurare e tranquillizzare, ma Connor no. Connor era lì, in bella vista, seduto davanti, accanto al taxista, intento a scrutare il paesaggio che lo circondava attraverso il finestrino laterale. E avrebbe voluto chiamarlo piuttosto che osservare la sua nuca sperando che fosse lui a girarsi, anzi, avrebbe voluto urlargli contro che aveva bisogno di lui in quell'istante e che forse non avrebbe mai smesso di farlo, perché era il suo migliore amico, era la persona con cui viveva da ormai otto anni, era la sua persona e quindi lui aveva il dovere di aiutarla in quel momento. Ma restò in silenzio, continuando a torturare le sue labbra, sperando ancora che fosse lui a girarsi, che fosse lui a incontrare i suoi occhi lucidi, che fosse lui ad intuire da solo quanto lei avesse bisogno di lui.

Le chiavi di casa di Marco erano nella tasca del cappotto che indossava. Non aveva portato molto altro con sé. Uno zaino con il cellulare, i documenti e un libro. Un trolley con il minimo indispensabile per un paio di giorni.

Per quanto sarebbe rimasta a Milano?

Se lo era chiesto incessantemente dal momento in cui aveva sentito la voce di Marco al telefono, dal momento in cui aveva capito che era inutile continuare a mentire, che era arrivata l'ora di deporre le armi e comportarsi da persona adulta e matura.

Proteggiti da me (#3) - Marco MengoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora