| Slice of life | Drama | Ilustrato | New adult |
Terzo libro della serie "Le Ceneri della Fenice".
Broken Strings.
Fili recisi dalla distanza. Resti di lacci che una volta legavano stretti. Corde rotte di uno strumento che ha smesso di suonare da...
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Angolo autrice Da questo capitolo introduco la vera protagonista di questa storia, cioè LA MUSICA! In questo romanzo mi sono cimentata nell'inserire delle canzoni all'interno del contesto narrativo, che i personaggi effettivamente ascoltano mentre fanno cose, quindi quando ci sarà il simboletto della NOTA MUSICALE potete far partire - se volete - la canzone che lascerò alla fine del capitolo. Inoltre, mi sono scordata di metterlo nel primo capitolo, ma d'ora in poi metterò le coordinate di dove si svolgono le azioni. Se volete scoprirle andate su google maps e inserite i codici che vi lascio in giro. Ed è subito romanzo interattivo! ---
51°31'5"N 0°9'9"W
Jane si catapultò giù dal letto non appena la suoneria del cellulare iniziò a stridere la sua melodia sintetica.
Erano le sei del mattino e l'attendeva una giornata pessima. Avrebbe presentato le dimissioni su due piedi, senza il minimo preavviso, sennonché una breve email di anticipazione mandata la notte precedente. Non si sarebbe mai sognata di azzardare un passo così avventato se Nef non l'avesse spinta: le aveva assicurato che tutto si sarebbe concluso nel migliore dei modi, che avrebbe avuto i soldi senza bisogno di scendere a patti e se questo non sarebbe successo, ci avrebbe pensato lui a forzare gli eventi. Non era mai stata ottimista per natura e più che dalla fiducia, le sue azioni erano guidate dall'esasperazione. Dare un taglio con quel posto era la cosa prioritaria che desiderava.
Si vestì con abiti eleganti, quasi come se fosse al suo primo giorno, si truccò con una cura mai avuta prima e infine pettinò i capelli in avanti, sovrastando i tratti stanchi e consumati del viso.
Prese le chiavi, infilò il cappotto e si soffermò un momento sull'uscio aperto di casa per scrivere sul cellulare.
[Vorrei essere morta.]
In ufficio l'aspettava il suo capo, visibilmente irritato dalla mail.
"Ho trovato un altro ingaggio a cui devo rispondere subito se non voglio venire esclusa. Come detto nella mail sono disposta a rinunciare al bonus d'uscita per il mancato preavviso" spiegò senza nessun tentennamento.
Si era preparata bene, come al suo primo giorno aveva imparato a memoria una parte che poi aveva sciorinato alla perfezione; solo che quella volta c'era Ed al suo cospetto: l'uomo che poco tempo dopo aveva cominciato a fare breccia nel suo cuore, per poi finire col dilaniarlo.
Si accordò che sarebbe rimasta in ufficio fino al primo pomeriggio per chiudere le faccende lavorative in sospeso.
Col passare delle ore, i suoi colleghi si palesavano alla sua scrivania, chi dimostrando dispiacere, chi solo curiosità. Si alternavano per chiedere informazioni sull'improvvisa partenza della ragazza, la quale rispondeva in maniera vaga e distaccata. Si limitò ad abbracciare senza troppa convinzione un paio di colleghe seriamente scosse per la sua partenza; persino Paul andò a sincerarsi che la causa del licenziamento non fosse in qualche modo legata a ciò che le aveva detto qualche giorno prima.