Dream||The Maze Runner

6.

Sam's POV

Il ragazzo di fianco a me inarca un sopracciglio.
"Che c'è?"
"Vuoi giá diventare Velocista?", mi chiede sorridendo.
"Si. Perché?"
"Sei arrivata in un momento complicato: alcuni radura i non sono più in sintonia come prima.", risponde senza smettere di sorridere.
"Non vedo cosa ci sia di tanto divertente."
"Niente... È solo che mi ricordi qualcuno."

Ci capisco sempre di meno.
Newt torna a parlare, leggendomi nella mente:
"Anche Thomas, appena uscito dalla scatola, ha cominciato a correre. Solo che lui è inciampato.", racconta, facendomi fare uno sbuffo divertito.
"E anche lui era attratto dal Labirinto come te, infatti ora è un Velocista e-", viene interrotto da un rumore forte, come di pietra che sfrega contro altra pietra.

Mi giro e osservo le porte del Labirinto chiudersi.
Torno a guardare Newt, in cerca di spiegazioni.
"Te l'ho detto. La sera le porte si chiudono, ma forse Thomas ha trovato qualcosa che potrebbe aiutarci ad uscire.", dice con occhi stanchi e desiderosi di libertà.

Un verso lugubre fa bloccare per qualche secondo qualsiasi rumore nella Radura.
Spaventata, noto che viene dal Labirinto.
"Dolenti.", afferma il ragazzo alle mie spalle, mentre il mio corpo é scosso da brividi.

Una mano calda si posiziona sulla mia spalla, facendomi tremare ancora
"Lo so, è terrificante.", dice a bassa voce, mentre intorno è ricominciato tutto.
Continua a fissare quelle mura, sapendo che c'è qualcosa di sbagliato e che io ho bisogno di scoprirlo.

Cerco ricordi e spiegazioni nella mia mente vuota, sentendo lo sguardo di Newt addosso.
Con una carezza allontana la mano dalla mia spalla, facendomi arrossire senza un apparente motivo.
"Ti porto da una persona.", dice facendosi cupo in volto.