20.

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Sam's POV

Gran parte dei Radurai ora sono ammucchiati nel Casolare, anche se mi chiedo come possano pensare che una struttura traballante come questa terrá fuori dei mostri con la fama terrificante che hanno i Dolenti. I ragazzi sono anche armati, ma con delle lance che sembrano possano spezzarsi in ogni momento.

Credo che in una situazione del genere, siano meglio di niente.
Tra loro c'è anche Alby, che ha una cera decisamente migliore, sembra una persona completamente diversa. Sta sussurando a tutti i non fare rumore e di stare tranquilli. Per quanto possibile.
Riconosco anche il ragazzo che ho visto dopo essermi svegliata, credo si chiami Jeff. Sembrano tutti molto concentrati, e devo ammetterlo, sono dei bravi attori: infatti mi sento un po' più al sicuro, anche se so di non esserlo veramente.

Chuck, invece, non sembra essersela bevuta come me.
Il ragazzino è il più piccolo del gruppo, e sta cerca in tutti i modi di nascondere il tremore che si è impossessato delle sue mani.
Vuole essere coraggioso tanto quanto i ragazzi più grandi, non vuole essere da meno.
Mi ispira tanta tenerezza. Immagino come dovrebbe trovarsi da tutt'altra parte: a scuola, dalla sua famiglia, a giocare con i suoi amici. Invece, per i capricci di un potere più forte si trova qui, e non sa nemmeno se ne uscira vivo. Non se lo merita. Nessuno di noi se lo merita.
Mi sembra assurdo che degli adolescenti debbano affrontare una situazione pericolosa e apocalittica come quella in cui ci troviamo, figuratevi un ragazzino di undici o dodici anni.

Delle urla rompono il silenzio, facendo rizzare tutte le orecchie e facendo scattare tutti sull'attenti.
Sembrano lontane dal Casolare, ma sono terribili. Mi provocano dei brividi lungo la schiena, mentre penso che quelle grida potessero essere di uno dei ragazzi, magari di quelli che mi stanno più a cuore.

Dei suoni mostruosi squarciano l'aria. Purtroppo, sono capace di riconoscerli dalla sera prima: appartengono ai Dolenti. Ne sussegue un altro, e poi un altro ancora, mentre tutti indietreggiano nonostante lo spazio sia piccolo e ristretto, come se questo potesse veramente proteggerci dai mostri famelici che si trovano là fuori.

Sento un peso caldo accostarsi molto vicino al mio fianco, e delle mani sudaticce cercare il resto del mio corpo, come ad abbracciarmi. Guardo verso il basso, e noto una testa folta di ricci rossi e scompigliati. Chuck non tenta nemmeno più di nascondere il fatto che è terrorizzato.

"Ehi ehi, tranquillo, andrà tutto bene.", gli sussurro, sfiorandogli i capelli con la mano.
"No, non andrà tutto bene, ma voi non sembrate minimamente spaventati, io invece me la faccio nei pantaloni."
"Chuck.", dico cercando di farmi spazio e abbassandomi al suo livello, "Anche tu sei molto coraggioso. Non sei scappato, non sei impazzito, sei rimasto qui con noi. Stai resistendo con noi, quindi sei coraggioso. Anche io sono spaventata, sono terrorizzata. Tutti lo siamo. Ma questo non ti rende meno coraggioso, ti rende solo umano." Gli occhi del ragazzino sono pieni di lacrime, il viso paffutello sta perdendo colore, ma sembra aver apprezzato le mie parole.

Dei rumori di falcate pesanti e di movimenti metallici fanno scattare i nostri sguardi dall'altra parte della stanza.
Qualcosa si sta avvicinando. Veloce, pericoloso, inesorabile.

Nota Autrice: "inesorabile" ma quanto sono seria raga comunque mi mancano tantissimo questi film uffa
ho dovuto mettere quella gif perché che cuccioli 🥺

Dream||The Maze RunnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora