25.

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Sam's POV

Le Eruzioni Solari e la conseguente Eruzione si erano diffuse prima che Thomas e io nascessimo.

Ricordo di avere sei anni, Tommy avrà quindi quasi otto anni. Ci stiamo divertendo, rincorrendoci l'un l'altra. Siamo in una di quelle costruzioni che nei luna park vengono chiamate Case degli Specchi. Cerchiamo l'uscita, provando a non sbattere la testa contro una delle pareti di vetro. Tommy però gira l'angolo troppo velocemente e sbatte contro uno degli specchi, allontanandosi subito e tenendosi il naso con le mani. Io scoppio a ridere ma sbatto subito contro un altro specchio di fronte a me. Questa volta è Tommy a ridere, ma poi controlla che non mi sia fatta male e insieme troviamo l'uscita, per rincontrare i visi sorridenti di mamma e papà.

Ricordo di avere sette anni e Tommy nove. Sentiamo un accaldato e agitato giornalista parlare in fretta durante un edizione straordinaria del telegiornale: il Virus dell'Eruzione ha varcato le mura colossali della città vicina alla nostra, e ciò vuol dire che presto raggiungerà le nostre case.

Ricordo di avere quasi otto anni e che Tommy ne aveva appena compiuti dieci. Il suo compleanno era stato molto triste, ricordo che qualcuno aveva anche fatto una torta, in un tentativo disperato di rendere l'atmosfera meno pesante.
Stiamo giocando sul pavimento di casa, provando per un secondo a portare le nostre piccole menti altrove, mentre mamma è sulla sedia del soggiorno a guardare la tv, anche se non sembra ascoltare nulla se non i suoi pensieri.
Papá tornerá a momenti dal lavoro, e quando il campanello suona io e mio fratello ci alziamo di corsa, pensando che si tratti di lui. Quando raggiungiamo la porta anticipiamo la mamma nell'aprirla, ma l'uomo dall'altra parte non è papà. E' un uomo che indossa una strana tuta gialla e una maschera sul viso. In un'altra situazione l'avrei considerato divertente, quasi esilarante, ma in quel momento era piuttosto inquietante.
"Bambini, dov'è la mamma?", ci chiede guardandoci dall'alto.
"Sono qui.", dice la mamma, con voce stanca, "Tornate a giocare, amori."
Io e Tommy esitiamo, ma poi lui, che sta iniziando a crescere e a capire, mi prende la mano e mi riporta in sala.
Ricordo il rumore della porta che viene chiusa e i singhiozzi di mamma che iniziano a riempire la casa.
"Tommy, che succede?"
"Papá non torna più.", è come se lui l'avesse già capito da giorni, e avesse aspettato quel momento per diventare serio, per farmi stare serena più a lungo possibile.
"Perché?"
"E' malato."

Ho quasi nove anni e Tommy ancora dieci, ma la situazione è cambiata in fretta.
Un uomo simile a quello che aveva annunciato la scomparsa di papà è seduto sul divano, ma non indossa la stessa buffa maschera dell'altro.
"La WICKED garantirà totale sicurezza ai ragazzi, li fará crescere istruendoli nel migliore dei modi ed educandoli come farebbe una madre amorevole. Proteggendoli dalla malattia e dagli Spaccati, e usufruirá della loro intelligenza e immunitá per trovare una cura al virus." La mamma ci guarda e una lacrima sembra le riga la guancia destra, ma il suo viso sembra impassibile, è come se si stesse controllando.
"D'accordo. Fatelo."
"Mamma", provo a chiamarla, ma lei mi osserva e sembra mi veda attraverso.
"Tranquilla, amore mio. Starete bene, ve lo prometto." Quell'uomo ci porta fuori casa, e ci fa salire su un treno.

*Spazio Autrice*
so benissimo che le età non sono molto azzeccate ma boh pensavo fosse carino

Dream||The Maze RunnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora