D'Argencourt

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Lo spogliatoio delle ragazze, che si trovava proprio di fianco all'aula, era già pieno, quando Marinette vi entrò. Molte di loro, chiacchieravano allegramente, mentre si sistemavano i capelli o indossavano le calzamaglie, piuttosto che il body.

La ragazza si diresse verso il suo armadietto, che, come era riportato sui fogli che le avevano consegnato all'iscrizione, corrispondeva al numero della sua camera. Lo aprì e v'infilò dentro il borsone, per poi aprire la cerniera e prendere il necessario per vestirsi; dopodiché cominciò togliendosi i jeans che indossava.

«Ciao! Tu devi essere la ragazza che è venuta qui assieme ad Adrien!» disse una voce, facendola voltare.

Di fronte a lei vi era una ragazza dai capelli castani, molto probabilmente lunghi, raccolti in una bella e stretta crocchia e una frangetta ben curata, che le copriva la fronte. I suoi occhi di un blu scuro, tendente al viola, la guardavano con fare gentile, ma allo stesso tempo quasi accusatorio, come se la stesse in qualche modo giudicando o cercando di valutarla.

«S-sì, sono io, mi chiamo Marinette.» rispose lei, guardandola e cercando di capire se poteva fidarsi di lei o fosse un'altra Clohé. La confortante conferma arrivò poco dopo, quando con un sorriso divertito, ma sincero, la ragazza le porse la mano.

«Piacere Marinette, io sono Monique.» si presentò, proprio mentre lei ricambiava la stretta.

«Il piacere è mio.» le sorrise di rimando, mentre s'infilava finalmente le calzamaglie bianche.

«Allora? Cosa ti ha portato a Rue Vert?» domandò sedendosi di fianco a lei.

«Beh... Io e Adrien abbiamo iniziato il tour di Rainbow city... Quindi...»

«Sei un'aspirante allieva dell'Ange, quindi.» la interruppe lei, prima che iniziasse a incartarsi con le parole come suo solito.

«Come fai a saperlo?» chiese Marinette sgranando gli occhi.

«Beh vedi, solo gli studenti dell'Ange fanno il tour. Devi sapere che per essere un Idol perfetta, che conosce ogni genere musicale, ogni stile ed ogni ritmo, bisogna possedere tutte le capacità del colore di Col Blac.» le spiegò lei con aria seria, sembrava quasi che si divertisse a mostrare che ne sapeva più di lei.

«E sarebbe...?» domandò ancora confusa, facendo sopsirare Monique, come fosse esasperata dalla sua ignoranza.

«Ma insomma, è ovvio. Qual è la più grande caratteristica del bianco? – le chiese, ma dalla bocca della brunetta non uscì un fiato, non sapeva davvero che rispondere – Il bianco riflette tutti gli altri colori: perciò se vuoi essere una Idol perfetta devi imparare il più possibile per poi riflettere tutto.»

«Perciò chi studia danza o canto in un solo quartiere...»

«Sono come me. Studenti di una sola disciplina, di un solo stile e di un solo genere. Ciò non vuol dire che non avremmo talento per ballare su altri tipi di musica, semplicemente non c'interessa.»

«Capisco.» concluse lei, finendo finalmente di sistemarsi il body che aveva comprato, dopodiché legò i suoi capelli in un'unica piccola coda e si tirò su.

«Allora Marinette sei pronta per la tua prima lezione di danza classica?» le chiese Monique con aria grave, quasi fosse un generale che prepara il soldato alla guerra.

«Insomma...» rispose un po' dubbiosa lei, con ancora in testa i movimenti perfetti delle ballerine che aveva visto il giorno prima.

«Andiamo, sarà divertente!» esclamò la mora, prendendole la mano e trascinandola verso l'ingresso dell'aula.


Adrien era già dentro l'aula, stava parlando con un ragazzo che aveva conosciuto la sera prima nei corridoi del dormitorio maschile. Era un simpatico e vivace ragazzo di origini probabilmente indiane. Non si notava solo dalla pelle mulatta, ma anche dal suo particolare accento che rendeva strana e divertente ogni sua parola francese, nonostante non facesse nessun errore di pronuncia.

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