Stare dietro ai ballerini della Gang de la Mort, non era affatto facile, nemmeno per Adrien. Le mosse erano difficili e spesso dovevano chiedere ai ragazzi e farsi spiegare nel dettaglio ogni movimento.
La loro unica fortuna era la conoscenza dei blocchi, che erano riusciti a padroneggiare perfettamente nel loro soggiorno a Pêche Zone: grazie al controllo perfetto dei muscoli, tutte le mosse basilari e ritmiche venivano loro alquanto semplici, ma nulla più di quello.
Il locking, invece, lo trovavano ancora troppo veloce e complicato: quei movimenti svelti delle braccia, quel modo di muoversi talmente sciolti da sembrare quasi che tutte le ossa fossero sparite. Nessuno dei loro movimenti era ancora abbastanza fluido come quello degli altri membri, nonostante fosse passato poco più di un mese.
Per non parlare poi della difficoltà nel muoversi a terra. La break dance era lontana anni luce dal loro stile e, nonostante avessero imparato a memoria tutti i termini e le posizioni di gambe e mani di ogni singola mossa, attuare il tutto era praticamente impossibile.
Più di una volta Adrien aveva rischiato di fracassarsi la testa per terra nel tentativo di mantenere un freeze. Altrettante volte Marinette aveva avuto non pochi problemi ad eseguire windmill, con il risultato di un labbro spaccato perché aveva sbattuto il viso contro il pavimento, nel tentativo di eseguirlo.
Quel giorno i due ragazzi si stavano nuovamente esercitando nelle mosse a terra, con scarsi risultati.
Marinette stava tentando di stare in equilibrio sulle mani, o meglio sulla mano destra e sull'avambraccio sinistro. La sua testa era piegata, in modo che non toccasse il pavimento mentre tutto il busto era sollevato verso l'alto come le gambe, di cui una, la sinistra, piegata che reggeva l'altra protesa verso il cielo.
Riuscì a tenere quella posizione per appena cinque secondi, dopodiché iniziò a sentire il muscoli dolerle fastidiosamente, tutti contratti nello sforzo. Sia le braccia che le gambe iniziarono a tremarle, le prime per via della fatica di reggere tutto il peso del corpo, le seconde per quella di tenerle in quell'assurda posizione, in particolare la destra ritta verso l'alto. Ad un tratto i muscoli non resistettero più e lei mollò la presa.
«Attenta!» urlò il biondo che era di fianco a lei.
Marinette era già pronta a percepire il dolore alle spalle e alla schiena, nel momento in cui si sarebbe schiantata completamente al suolo, ma non accadde. Adrien la prese al volo, mettendole una mano sotto la testa per proteggerla da qualsiasi botta e il braccio opposto proprio all'altezza delle spalle, in modo che toccassero il pavimento solo le gambe.
«Ladybug, stai bene?» domandò, incrociando i suoi occhi azzurri.
Lei sentì le guance andarle a fuoco alla vicinanza del ragazzo, che aveva il viso a pochi centimetri dal suo.
«Sì... Sì... Bene... G-Grazie...» rispose e lui la lasciò, in modo che si potesse rimettere in piedi. Proprio in quell'istante si avvicinò a loro Lila.
«Se continuate così non ce la farete mai...» disse con un tono quasi annoiato, come se fosse stufa pure lei di vederli continuamente fallire.
«Non ci arrenderemo Volpina, ormai dovresti saperlo...» disse decisa la corvina, guardandola con sguardo tagliente.
Aveva imparato che per trattare con quella ragazza scontrosa e altezzosa l'unico modo era essere decisi, nonostante non fosse affatto nel suo carattere. In realtà credeva fermamente che Lila lo sapesse che si sentiva a disagio in quell'edificio, in mezzo a quella gente e a comportarsi in quel modo, eppure sapeva anche che in qualche modo la sua determinazione la rendeva interessante ai suoi occhi.
«Non ho detto che dovete arrendervi bambolina... Anche se continuo a pensare che questo non è posto adatto a voi.» l'ammonì la castana.
«Cosa suggerisci allora?» domandò il biondo.
«Non siete degli inetti: avete già superato due sfide a Rainbow city, ma fino ad adesso avete sfruttato solamente ciò che avete imparato a Pêche Zone. Per fare break dance, oltre alla grinta, ci vuole anche leggiadria e a quanto ne so voi ne avete parecchia.» fece la ragazza, incrociando le braccia al petto.
«Non capisco... Cosa...?»
«Non tentate d'imitare i passi degli altri: la break dance è stile, inventiva. È una danza nata per strada e carica d'istinto. Avete una base classica da damerini? Usatela, trasformatela in qualcosa che sapete fare solo voi e create dei passi vostri.»
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Idol Princess
FanfictionQuesta è Rainbow city, una delle più belle metropoli francesi, musicale e alla moda. Tutti coloro che vivono qui amano la danza e i vestiti. Tutti qui si stanno dando da fare per realizzare i propri sogni. E' arrivata un'altra ragazza amante della m...