Audrey lanciò un'occhiata all'orologio da polso in un momento di distrazione del proprio interlocutore. Fu particolarmente veloce; sollevò la manica del cappotto e della camicia contemporaneamente e puntò gli occhi sul quadrante, interpretando l'ora.
Aveva una gran voglia di tornare a casa, lasciare il Menier, raggiungere Tower Hill station, suonare City of Stars e procedere verso casa, ma Clint sembrava non volerglielo permettere.
Il ragazzo, uno dei violoncellisti dell'orchestra del teatro, collega di Audrey e di un paio di anni più grande, aveva fermato la pianista prima che lei potesse raggiungere la porta e uscire in O'Meara St. L'aveva aggiornata su un paio di argomenti, dopodiché aveva iniziato a parlare di altro, trattenendo la ragazza.
Clint era una bella persona, Audrey lo sapeva. Al tempo stesso, però, sapeva anche che lui aveva un debole per lei. Non aveva impiegato molto per intuirlo e alcune musiciste dell'orchestra avevano confermato il suo sospetto, insieme a Sadie, April e perfino Oliver.
Nonostante tutto, però, Audrey aveva accettato l'invito a uscire di Clint quando, un paio di settimane prima, lui lo aveva formulato. Quell'uscita era stata la conferma alla ragazza del fatto che fra di loro – almeno da parte sua – non sarebbe mai potuto accadere nulla. Clint era un ragazzo molto intelligente e un ottimo musicista, tuttavia ostentava le sue conoscenze fino al punto di diventare pedante e, il più delle volte, mancava di modestia e senso dell'umorismo. Queste caratteristiche erano l'esatto opposto di ciò che Audrey cercava nel suo Sebastian e per tale motivo aveva declinato tutti i successivi inviti da parte del ragazzo.
Sebbene lei gli avesse dichiarato che lui non era il suo tipo, il violoncellista sembrava non essere intenzionato a demordere e a voler conquistare Audrey facendo sfoggio delle sue doti intellettive.
Anche in quel momento Clint si stava sprecando in numerose nozioni riguardo allo spettacolo per cui entrambi stavano imparando le canzoni, come se Audrey non avesse mai potuto imparare altrimenti le origini di quella storia.
A un tratto il ragazzo ebbe una lieve incertezza, probabilmente non era riuscito a trovare subito la parola esatta da utilizzare. Audrey approfittò di quella frazione di secondo per aggrapparsi all'unica possibilità di fuga che le si era presentata.
«Clint, scusa se ti interrompo, ma devo assolutamente andare.»
Il ragazzo la guardò confuso per un momento, consentendo alla ragazza di proseguire: «Devo rientrare al più presto perché questa sera ho un impegno con Oliver» inventò, ostentando sicurezza a ogni parola. Non le piaceva affatto mentire, ma sapeva di non avere altro modo per uscire da quella situazione. C'era anche la possibilità che Clint la invitasse a bere qualcosa e Audrey preferiva allontanarsi prima che quell'eventualità divenisse concreta.
«Ah, si certo. Ne riparliamo domani» rispose lui, mettendosi in spalla il proprio violoncello, racchiuso nella custodia.
Audrey non perse altro tempo e salutò il ragazzo, avviandosi verso l'uscita in fretta. Si incamminò lungo Southwark St. mentre una pioggerellina fine e fitta cominciava a scendere. La ragazza approfittò del tragitto a piedi per rispondere ad alcuni messaggi, almeno finché la pioggia non la costrinse ad aprire l'ombrello. Accelerò il passo per raggiungere il più in fretta possibile Tower Hill station ed estrasse la Oyster card appena vide comparire il segnale della Underground. Si insinuò fra le persone per superare i tornelli, tuttavia, quando strisciò la sua carta per accedere, l'accesso non si aprì.
Audrey provò a passare la tessera una seconda volta, ma nuovamente non accadde nulla. Ci provò di nuovo solo per vedere il tentativo fallire ulteriormente. Dietro di lei si formò una piccola colonna e la ragazza si spostò per evitare di intralciare ulteriormente il passaggio.
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Qualcuno nella folla
RomansaAudrey è solita prendere la District line a Tower Hill station ogni giorno. Pianista di professione, amante di musica jazz e cinema, trascorre il tempo in attesa ripercorrendo mentalmente note e partiture, allontanandosi totalmente dal mondo reale. ...