capitolo 33

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Avete presente quando state passando uno dei periodi più brutti della vostra vita che già di per se non è chissà che  cosa?
E per periodo più brutto non intendo qualcosa da niente,come essere lasciati dal proprio fidanzato,litigare con un amico o cose di questo genere,intendo cose molto più serie,come da un giorno all'altro ritrovarsi senza nessuno e dovercisi anche  abituare con il tempo, a questa solitudine.

Immaginate che poi però arriva quella persona che con pazienza e calma riesce ad entrare della tua vita,nel tuo cuore.
Lo ricostruisce  con il tempo,unendo pian piano pezzo dopo pezzo;quando ormai manca tanto così dal completarlo però,succede qualcos'altro che il tuo cuore già crepato,non regge.
E crolla veramente.

La cosa peggiore però è quando, colui che con determinazione ha tentato di salvarti,ti distrugge.
Ti distrugge e poi sparisce dalla tua vita.
Per carità,questa cosa ti va anche bene così,perché rivivere tutti i bei momenti passati,rivivere la quiete che è riuscito a trasmetterti dopo mesi di tempesta,la quiete che solo lui è riuscito a trasmetterti e a toglierti poco dopo,sarebbe estenuante.

Alla fine,come ho già detto,queste non sono le vere e proprie cose gravi della vita,il problema però persiste lo stesso  quando quella persona la ami davvero.
Inizialmente non riesci a credere  come sia possibile essere arrivati a questo punto,poi,infine c'è la fase più dolorosa,dove ti  arrendi e accetti la realtà.
L'ho accettato tempo fa tutto questo,l'ho accettato e forse l'ho anche perdonato,infondo stare con una me di quei tempi non deve essere stato facile,chiunque avrebbe lasciato  la presa davanti ad una situazione del genere.
A nessuno piacciono le cose complicate.
Perciò ripeto,con il passare del tempo ho imparato a capirlo,a passarci sopra,a dimenticare tutta quella storia,ma quando ti ritrovi davanti quella persona che nonostante tutto,ha aggiunto solo dolore su dolore,come si fa?

Quando incontri di nuovo quegli occhi,come si fa?

"Lui è Edward" spiega Benjamin indicando l'uomo,che porge la mano sia a me che a Federico,che conosce di già.
"Lei la signora Madison White" che ripete il gesto del marito di poco prima.
"Ed infine,lui è il loro figlio, Jason White" alzo lo sguardo solo quando posizionandosi davanti a me tende la sua mano nella mia posizione.

"Azzurra" dico declinando l'invito.
"Vado un attimo di sopra scusate"  continuo,dirigendomi verso le scale.

Mi sembra un assurdo scherzo del destino,il mio ex ragazzo,colui che mi ha lasciata per un'altra,dopo anni,ora è qui,nella casa che ormai è anche un po' mia,in Italia.
È cambiato tanto,è cresciuto e in confronto a quei tempi è leggermente più robusto,i capelli sono sempre acconciati allo stesso modo ma sono più lunghi dell'ultima volta che l'ho visto,il viso piu delineato,l'unica cosa rimasta sempre uguale,sono gli occhi, di quel verde così chiaro.
Chissà se si ricorda ancora, di quello che siamo stati e di tutto il male che mi ha fatta provare abbandonandomi lì, da sola.
Chissà se si ricorda ancora di me,chissà..

"Amore tutto okay?" Si siede sul letto accanto a me con una chiara espressione preoccupata sul volto.

"Si" cerco di sorridere come meglio riesco,finalmente abbiamo trovato la pace,non voglio rovinare tutto per degli stupidi ricordi. Durerà 2 ore al massimo 3 e sarà tutto finito,posso farcela.

"Andiamo? Sono tutti abbastanza preoccupati per te,quando sei salita eri pallida pallida che temevamo ti stessi sentendo male" mi guarda attentamente ed io spero con tutta me stessa che se la beva,non voglio iniziare questa storia con delle bugie,ma devo ancora raccontargli tutto il resto e poi non posso dirgli una cosa del genere al momento..

"Certo. Ho solo un po' di nausea,tutto qui,sta tranquillo" prendo la sua mano cercando di rassicurarlo il più possibile.

"Andiamo"

"Andiamo".

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