Dalla finestra di lucidi pannelli di vetro, filtrò un dolce raggio solare che fece insurrezione nella bianca stanza in cui giaceva addormentato il castano.
In una posizione alquanto contorta e con il viso completamente sotterrato sotto le coperte, il minore ispirata ed espirava con la calma di cui poteva godere un bambino immerso nei più bei sogni, completamente ignaro della situazione al piano di sotto.Seduti nel salotto, tre figure conversano fin troppo animatamente per considerarsi una "toccata e fuga per un caffè" alle 9:00 del mattino.
All'appello avevamo Entity, che da padrone di casa di certo non poteva mancare; Null e un nuovo "demone". L'esatto opposto di Null, completamente bianco da testa a piedi, se non per i capelli corti biondicci, e con due profondi pozzi neri catrame come pupille.«La situazione è questa» Comunicò l'albino, scostandosi un ciuffo di capelli davanti al viso.
Entity si portò una mano al mento e assunse un'espressione perplessa, la situazione si faceva preoccupante. Non avevano tempo, ma velocizzare il tutto era assolutamente sconsigliato, a meno ché non si andasse in cerca di ulteriori guai.
«Entity non abbiamo scelta, dobbiamo accelerare i tempi. Non possiamo permetterci errori, lo sai» Lo ammonì il corvino, sotto l'appoggio del terzo individuo nella stanza.
«Datemi un po' di più, è umanamente impossibile! Anche per un demone!» Sbottò l'argenteo, scattando all'impiedi.
L'albino lo fulminò con lo sguardo, quell'intransigenza da parte del demone di grado minore rispetto a lui lo mandava su tutte le furie. Non importa se era o non un tassello fondamentale per il piano, ora come ora aveva come unico obbiettivo quello di staccargli di netto la testa dal collo e inchiodarla alla parete.
Null allungò una mano verso il suo busto, premendo contro la maglia giallastra all'altezza del cuore.«Light...» Disse semplicemente, schernendolo con uno sguardo.
L'albino chinò il capo, recependo a pieno il messaggio del compagno.
Ora le orbite ghiaccio del demone scuro erano incentrate sulla figura di Entity. Sospirò pesantemente, sapeva che ciò che stava per acconsentire avrebbe messo a repentaglio la loro strategia, ma se la visione si doveva avverare era la cosa più equanime che potesse fare.«Ok, hai due mesi invece che uno. Ma non di più! In oltre devi fin da subito iniziare a ricavare informazioni vitali» Concesse il corvino, socchiudendo gli occhi e atteggiandosi come il comandante di un antico esercito in procinto di battaglia.
Le iridi rubine di Entity si illuminano di gratitudine, mentre ringraziava ampliamente i due, più Null che Light.
«Bene, dobbiamo andare Light» Esordì Null, alzandosi dal soffice divano su cui sedeva.
L'albino annuì distrattamente, aveva un'aria immersa in chissà quali pensieri e ragionamenti da capogiro.
I due ossimori viventi si recarono sull'uscio della porta, borbottarono fra loro riguardante vari appunti segnati sui block notes dei loro telefono Samsung Galaxy s8, rigorosamente bianco quello di Light e nero quello di Null.
Poco prima di uscire, Null si voltò con uno sguardo bizzarro verso il padrone di casa. Non lo aveva mai guardato così...attentamente.
Dava l'aria di uno che fosse in grado di leggere ciò che si nascondeva perfino nei più angusti e remoti angoli del cuore del povero sventurato assoggettato da quelle iridi glaciali.
Sorrise con finta genuinità, ridacchiando un po' maligno.«É bello vederti finalmente legato a qualcuno» Eclatò sorridente, chiudendosi la porta alle spalle senza dare modo ad Entity di esprimersi.
L'argenteo si grattò la nuca confuso, cosa intendeva?
"Null è un tipo molto enigmatico, ma alle volte mi chiedo se non campi di superstizioni e fandonie tanto per irritare la gente" Ragionò fra sé e sé il demone, facendo retromarcia puntando alla cucina.

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"Ꮲꭱꮖꮪꮻ𝙽ꭼꭱꮪ ꮻꮁ̵ ꮪꭺꮇꭼ ꮪꭼ𝙽ꭲꮖꮇꭼ𝙽ꭲ" (Ꮋꭼꭱꮻꭲꭹ)
Fanfiction«La paura è un sentimento naturale, non lo si controlla, non lo si domina...». «...Ma alle volte, avere paura è la cosa più bella che ci possa accadere...». «...E sai una cosa? Ho paura che entrambi siamo divenuti prigionieri dello stesso sentimento...