❦I love you to the moon and back❦

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Vi sono volte in cui situazione apparentemente normali, quotidiane, semplici...si rivelano tutt'altro.

Sono quelle situazioni in cui vorresti un mondo tuo, o magari già ti ci ritrovi.

Sono quelle volte in cui l'ossigeno diventa superfluo, oppure necessario più di qualsiasi altro istante.

Sono quei momenti in cui fai attenzione a tutto, ogni dettaglio, ogni sospiro, ogni colore, ogni odore; senza un reale perché.

E avresti voglia di urlare, anche senza sentire delle effettive e precise parole da liberare dalle labbra.

E senti il caldo e il freddo riversarsi sulle tua pelle, prepotente, sostituisce il sangue e lo spirito, nuove vene nel tuo corpo.

Ed è tutto così leggero, così pesante, così basilare, così astruso...

DANNAZIONE!!

Vi fosse una definizione che la descrivesse in pieno questa matassa di sicurezza, incertezze, dubbi e speranze.

Sono tutte definizioni giuste, ma anche sbagliate, vestiti troppo grandi su corpi esageratamente esili.

Fa male?

Fa bene?

È giusta?

È sbagliata?

...

Chissà...dipende da che lato la si guardi, da che riflesso si penda, da ciò che davvero si desidera.

Effettivamente, quando si parla di matasse sentimentali, non vi può mai essere un vero e proprio schema da seguire per interpretarlo.

Così complicato, c'è chi sostiene che neppure fra milioni di anni luce spunterà qualcuno all'improvviso e urlerà «Vedete, io so cos'è!!».

No, state certi che ciò non avverrà, neppure se dovesse mai esistere un modo per entrare dentro i libri o i film.

Però...in realtà, ognuno di noi conosce già la risposta, la formula, la frase, la parola, la sezione esatta.

Vi è un angolo, nel cuore o nella mente, o forse nell'anima o ancora nello spirito, in cui vi è incisa la risposta; ma non vi sono occhi adatti a leggerla...non subito.

E vi dirò, neppure Hero o Entity l'avevano letta, malgrado in quella matassa ci stessero affogando.

Non sempre tutto è scontato, ci vuole pazienza, forza di volontà e sicurezza per trovare il capo della matassa.

Ma quando poi lo si trova, si ride di gusto alla semplicità su cui ci si era arrovellati.

Non vi sono grandi "problemi", solo piccole verità celate da mura di incertezze.

«••»

Al piccolo demone riccioluto tremavano le labbra, aveva la netta sensazione che delle farfalle graffiassero con le loro zampette le sue labbra con insistenza, desiderose di spiccare il volo.
Una sensazione di scompiglio lo torturava, tanto da desiderare di dormire in eterno, divorato da denti di polvere bianca.

Se alzava lo sguardo, ecco che intravedeva la figura fiera e possente dell'argenteo.
Guardava avanti, fisso su un sentiero visibile solo alle sue pupille ora ardenti come fiaccole appena nate.
Di tanto in tanto, le dita spigolose stringevano le fasce del suo zaino di stoffa, con apparente calma, ma infinita tensione.
Non lo avrebbe mai ammesso, neppure a Null al quale avrebbe confidato ogni pagliuzza di sé, eppure nel profondo rodeva dal nervoso e il cuore gli era divenuto così fastidioso da ascoltare da fargli balneare il pensiero di strapparselo dal petto.

"Ꮲꭱꮖꮪꮻ𝙽ꭼꭱꮪ ꮻꮁ̵ ꮪꭺꮇꭼ ꮪꭼ𝙽ꭲꮖꮇꭼ𝙽ꭲ" (Ꮋꭼꭱꮻꭲꭹ)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora