『A few hours later』
Erano ormai svariate lune che il consiglio delle quattro specie non si riuniva, non vi era stato un valido motivo dopotutto. I suoi rappresentanti erano cambiati, ma nel loro visi vi era la stessa espressione dei loro antenati: nervosismo.
La cupa e asfissiante stanza era illuminata dalla fiocca luce giallognola di qualche torcia in legno appese alle pareti, una in particolare spiccava fra tutte. Di uno strano legno bianco e dalla fiamma blu vivo, posta al centro di una tavola rotonda. Ai lati di essa, quattro sedie ospitava i rappresentanti, ognuno coperto dal mantello simbolo la propria razza.«Quindi è davvero così che stanno le cose...» Disse il primo dal cappuccio viola scuro, passandosi due dita sulle palpebre.
«Così sembra...» Continuò con tono spizzicante il secondo, dal cappuccio bianco.
«Le voci sono vere, non c'é tempo da perdere...signori, se voi me lo concedeste qualcun'altro dovrebbe aggiungersi a questa conversazione» Rispose il terzo, sotto il cappuccio blu notte.
Il quarto stava in silenzio, un insolita calma sembrava averlo impossessato. Si inclinò verso il tavolo, abbassandosi il cappuccio verde fin sopra il naso.
«É contro il codice e lei lo sa bene...» Ribbadí con fermezza il secondo.
«Veramente il codice dice che qualsiasi elemento esterno ai rappresentanti può intervenire nella discussione sotto consenso comune...la prego Notch, sì ragionevole» Replicò il terzo, alzando il tono della voce.
Il Dio sospirò, invitandolo con un gesto della mano a calmarsi.
«Per me va bene Eryan, anche se la cosa mi puzza di guai...» Continuò poi.
«Anche per me va bene» Acconsentì il primo, per poi concentrare il suo sguardo sul l'ultimo, non ché più giovane, membro.
Questo alzò il capo, da sotto il cappuccio trapelava uno strano sorriso.
«Xiryard, non dirmi che ti fidi seriamente del Dio dei demoni...sai cosa può succedere se gli si lascia troppa libertà» Esclamò con fare superiore il quarto.
«Quei giorni sono finiti Steve, e poi...potrei dire lo stesso verso la tua fiducia nei confronti di Notch» Lo attaccò Xiryard, calandosi il cappuccio e poi tutti gli altri a suoi seguito.
Ebbene sì, il consiglio era composto dalle quattro Divinità non-cosmiche a capo delle quatto specie: Notch il Dio del Paradiso, Steve il Dio dell'Overword, Eryan il Dio di Magnethos e Xiryard il Dio di Nikeless.
Tutte dimensione assai stimate, tutte aventi dei capi dal singolare approccio verso i propri "colleghi".
Notch posò una mano sulla spalla di Steve e lo schernì con severità. Il minore sbuffò sonoramente, risedendosi a braccia incrociate.«Do il mio consenso...» Boforchiò infine.
Il portone di quercia scura alle loro spalle si aprì con un botto ovattato, quasi come se avessero stappato una bottiglia. Una lieve luce entrò funesta nella stanza, interrotta solo dall'ombra di un quarto e un quinto individuo. Il primo dai capelli argentati e due unici occhi rossi, il secondo nero da capo a piede: capelli, pelle, abiti. Solo due occhi color ghiaccio a spezzare quel vuoto che rappresentava: Null.
I due demoni avanzarono sorridenti verso il tavolo, con le braccia dietro la schiena.«Buonasera vostre divinità, non intendiamo rubarvi molto tempo, giusto quei pochi minuti che vi basteranno per leggere questa» Disse il demone nero pece, porgendo a Notch una pergamena grigiastra.
Il dio la prese con delicatezza fra le mani, sdrotolandola con altrettanto tocco. Le parole incise su di essa gli fecero agrottare la fronte.
«Avete delle prove per testimoniare ciò?» Chiese dopo alcuni istanti, passando la pergamena al dio dell'Overword.
Entity emise un ghigno impercettibile, posizionando al centro del tavolo una particolare fiala dal liquido viola. A suo seguito, Null si spostò vero destra, dove una cassa di pietra intagliata, con disegni antichi più della stessa terra, custodiva un'urna di vetro bianco.
«Mnemes...» Sussurrò Xiryard, seguendo passo passo gli spostamenti di Null.
«Esatto vostra divinità, la brocca sacra agli angeli, Mnemes. Ora grazie ad essa e al liquido contenente i ricordi del mio collega qui presente, vi saranno chiare ogni perplessità» Sentenzioso con convinzione il demone color pece, porgendo la brocca ad Entity.
L'argenteo la agguantò con cura, posizionandola davanti a sé sul tavolo, per poi far fluire sul livello d'acqua, impercettibile ad occhio nudo, il liquido violaceo un tempo suoi ricordi.
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Ed eccoci già calati in uno dei momenti clou della storia
Vi incuriosiscono i nuovi personaggi apparsi?
Spero di sì, e come l'onore ne appariranno altrettanti singolari.
Questo è il primo capitolo che pubblico, in generale, in questo nuovo anno.
Speriamo sia un buon anno :D
Auguri a tutti cioccocidi :3
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Music: Bad reputation - Shawn Mendes
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"Ꮲꭱꮖꮪꮻ𝙽ꭼꭱꮪ ꮻꮁ̵ ꮪꭺꮇꭼ ꮪꭼ𝙽ꭲꮖꮇꭼ𝙽ꭲ" (Ꮋꭼꭱꮻꭲꭹ)
Fanfiction«La paura è un sentimento naturale, non lo si controlla, non lo si domina...». «...Ma alle volte, avere paura è la cosa più bella che ci possa accadere...». «...E sai una cosa? Ho paura che entrambi siamo divenuti prigionieri dello stesso sentimento...