『A few hours before』
Il castano girava in tondo nella sua stanza, stringendo con aggressività le dita contro il palmo, facendo diventare le nocche bianco latte.
Lyon si era incuriosito troppo sull'accaduto e per poco riuscì a scucirgli di bocca qualche informazione essenziale, cosa che Hero riuscì a non far accadere.
Non aveva parlato di Entity, né di aver spiccato un volo quasi regolare e in grado di superare la barriera del suono. Sapeva che se l'avrebbe fatto lo avrebbero spedito dritto da Notch, così come doveva essere in principio.
Lui inizialmente sarebbe dovuto andare a vivere con il fratello maggiore, alla Capitale di Diamante, ma con un po' di fatica riuscì a far cambiare il "piano", così da poter vivere con i WGF. Non lo fece perché gli stavano particolarmente a cuore, solo non voleva rimanere chiuso in un castello per chissà quanti anni, lontano dai boschi e dall'aria di campagna. Lui era abituato alla libertà e, anche se ora era più limitata, era pur sempre libero di uscire fuori.
Col tutto, odiava quando quei quattro si preoccupavano con fare affettivo per lui. A ciò non era abituato e non lo sarebbe mai stato.
Si sedette sul bordo letto, sbattendo ripetutamente la punta del piede sinistro contro il pavimento.
Al piano di sotto la situazione si stava infuocando. Il piccolo demone sentiva chiaramente la tuonante voce di Lyon sopraffare le altre, poi a seguito Mario, Anna e infine Stefano forse il più calmo di tutti.
Il leone si era inalberato a causa di svariati fattori, aveva letto nei bianchi occhi di Hero, appena rientrato con Anna, che qualcosa non andava e si era alterato quanto questo non ha voluto raccontare nulla.«NOI DOBBIAMO PROTEGGERLO ANNA, SE LUI NON PARLA COME FACCIAMO?» Tuonò il castano, sbattendo un pugno sul una qualche superficie lì presente.
«INTANTO CALMATI, NON SAPPIAMO NEPPURE SE È SUCCESSO QUALCOSA DI COSÌ GRAVE COME DICI...» Ribbadí per la tredicesima volta Mario, anch'esso innervosito dalla reazione del leone.
«APPUNTO! METTI CASO CHE FOSSE SUCCESSO QUALCOSA DI MOLTO GRAVE E LUI NON VOLESSE DIRCELO, COME FAREMO?» Ribatté nuovamente il più grande del gruppo, con tono un po' più calmo rispetto a prima, perso nei ricordi acerbi.
Quelle parole si ripetevano come un disco rotto nella mente di Hero, in effetti era successo qualcosa di grave: Entity era vivo!
Questa era una cosa seria, forse era il caso di parlarne, ma allora perché non lo aveva fatto prima?
Cos'era questa strana sensazione che gli diceva di stare zitto?«Certo che è incavolato il leone, cos'hai combinato?» Chiese una voce spavalda che fece raggelare il sangue al castano.
Hero ruotò di poco la testa, irrigidendosi all'istante non appena vide il demone dai due splendidi occhi rossi seduto sul davanzale della finestra, con una gamba a ciondoloni già dentro la stanza. Hero emise un ringhio impercettibile, assumendo un'aria seccata.
«Che ti prende piccoletto?» Domandò l'argenteo, dandosi una spinta con i polsi e subentrando nella stanza.
Hero indietreggiò, cercando di mantenere il controllo. La situazione era già abbastanza fuori controllo perché si ci mettesse pure lui.
«Primo, non sono affari tuoi; secondo, NON SONO PICCOLO!» Affermò deciso il castano, guardando arcigno il suo "nemico".
Entity si portò una mano davanti alla bocca, cercando in tutti i modi di non scoppiare a ridere.
«Invece si è per dirla tutta sei tutto fuorché minaccioso» Esordì ridacchiando.
Hero strinse in una morsa d'acciaio i pugni, la sua pelle sembrava emanare fuoco.
«VATTENE! ESCI UNA VOLTA PER TUTTE DALLA MIA VITA! HO FINALMENTE TROVATO UN PO' DI PACE, NON ROMPERLA NUOVAMENTE!! VAI VIA!!» Gridò alterato il più piccolo, mente che dalle sue orbite fuoriusciva del fumo verde acqua.
Delle impercettibili fiamme aleggiavano come un'aura intorno al suo piccolo corpo, bianche da un lato nere dall'altro. Il fumo saettava nell'aria minaccioso, interrotto dalle palpebre che si chiudevano e riapriranno a scatti. Era ovvio che fosse sotto sforzo.
«Non posso Hero...» Sussurrò sorridendo dolcemente Entity, dissolvendosi lentamente in una nuvoletta di fumo nero.
Hero scattò in avanti, con il solo obbiettivo quello di colpire il demone appartenente alle tenebre, ma fu troppo lento.
Il respiro gli si strozzò in gola, le corde vocali gli bruciavano come se avesse gridato per un tempo interminabile. Fu quando la porta alle sue spalle si spalancò, che sentí la consistenza legnosa ai suoi piedi divenire un tutt'uno con il suo volto.『In the present』
«Mi sa che non abbiamo altra scelta...procediamo?!» Disse Xiryard, mentre che l'acqua ritornava al suo colorito d'origine.
Gli altri tre membri del consiglio annuirono, anche se Steve e Notch con meno convinzione del previsto.
I due demoni lì, eccezionalmente, presenti si lanciarono uno sguardo vittorioso, il piano poteva finalmente avere inizio!➳♡➳♡➳♡➳♡➳♡
I'm live!
Forever liveeeeee!
Ok, che ne pensate del carattere protettivo dei WGF?
Io li trovo appressivi xD
Al prossimo capitolo ;3
♫ • ♪ • ♬
Music: There for you - Troy Sivan & Martin Garrix
♫ • ♪ • ♬
STAI LEGGENDO
"Ꮲꭱꮖꮪꮻ𝙽ꭼꭱꮪ ꮻꮁ̵ ꮪꭺꮇꭼ ꮪꭼ𝙽ꭲꮖꮇꭼ𝙽ꭲ" (Ꮋꭼꭱꮻꭲꭹ)
Fiksi Penggemar«La paura è un sentimento naturale, non lo si controlla, non lo si domina...». «...Ma alle volte, avere paura è la cosa più bella che ci possa accadere...». «...E sai una cosa? Ho paura che entrambi siamo divenuti prigionieri dello stesso sentimento...