«Ragazzi!» gridò Cyborg correndo nella sala principale. Sulla sua spalla una torcia, unita al corpo cibernetico, gli faceva strada per i corridoi oscuri della torre. «Siete tutti qui?»
«Credo...» rispose Bumblebee guardando malinconicamente la città circondata da fumi e gas.
«¡Speedy está en el bosque con su arco!» dissero Más e Menos all'unisono. Nonostante pochi di loro sapessero effettivamente lo spagnolo, la frase era abbastanza chiara da tradurre. Raven si girò preoccupata, incontrando lo sguardo di Starfire. «Robin!»
«Se la sapranno cavare, la città ha bisogno di noi» disse Aqualad calmo ma serio.
Starfire lo guardò indecisa, non sapeva che fare. Si scambiò uno sguardo con Raven, quando questa aprì un portale. «Raven! Dove vai?» chiese l'aliena agitata.
«Da Robin» rispose, per poi sparire oltre il velo di magia nera che scomparve poco dopo.
Non sapeva se effettivamente Robin sarebbe riuscita a cavarsela... dopotutto aveva già affrontato DeathStroke un migliaio di volte. Ma la paura che potesse fargli qualcosa, che lui potesse perdere il controllo di nuovo, la assaliva. Creò il suo alter ego RedX pur di scoprire la sua identità, rischiò di morire per metter fine alla vita del supercattivo, diventò un'ossessione per lui. No, non poteva lasciare che accadesse di nuovo.
Ma... se fosse venuto, invece, di nuovo per lei?No, era un'idea da scartare, Trigon era stato sconfitto, era solo un brutto ricordo... tuttavia, il solo pensiero la tormentava.
Apparve nel mezzo dei boschi, sulla collina che si estendeva nella zona occidentale della città, alle quali valli si estendevano una centinaia di industrie. Il fumo e i gas non molto gradevoli provenienti da esse ed il freddo pungente erano caratteristici di quella città. Si chiamava Steel City dopotutto.
«Robin! Speedy!» gridò lei più volte, senza ricevere alcuna risposta. Non sentiva nemmeno la loro aura. Soltanto silenzio, silenzio e silenzio; finché non sentì a valle tante piccole esplosioni. Ma certo, i dardi di Speedy e le granate di Robin.
Si affrettò ad arrivare dai due che intanto si trovavano accerchiati da decine e decine di robot.
«Raven!» gridò Robin, tirando un destro in petto ad un robot. «Che è successo?»
Okay, adesso doveva dirglielo? Non ne era sicura.
«Abbiamo scoperto la causa delle mine e... credo anche dei robot. Da dove sono venuti fuori?» rispose lei atterrando in campo da battaglia e cominciando ad attaccare gli avversari con la sua magia.
«Non lo sappiamo! Io mi stavo esercitando con l'arco qua- quando...» Speedy esitò qualche secondo. «Non lo so! Non c'è stata nessuna esplosione, solo tanto fumo. E questi sono sbucati praticamente dal nulla!» continuò cercando di tenere a bada la moltitudine di robot che gli si buttavano addosso. A primo impatto poteva anche sembrare un inetto, ma in realtà era davvero abile con l'arco.
«Quindi avete scoperto di chi sono le bombe?»La corvina esitò. «Raven? Raven!»
Un robot era sul punto di colpirla, quando la streghetta evocò il suo mantra, sprigionando un'energia tale da distruggere e mandare in cortocircuito tutte le macchine presenti.
«Woah» sussurrò il rosso mentre si lisciava i capelli, vizio che aveva da sempre e per il quale Bee lo prendeva spesso in giro.
«Allora, chi è?» ripetè Robin schioccando le dita delle mani, segno che era pronto per dare filo da torcere al supercattivo in questione.
La ragazza si voltò verso Speedy e gli fece un piccolo cenno col capo di andarsene. Senza che quest'ultimo se lo facesse ripetere, saltò agilmente sul tetto di una delle fabbriche che circondavano i tre e si diresse nel cuore della città.
«Robin... prima che te lo dica, ho bisogno che tu mi prometta una cosa» cominciò Raven.
Il leader la guardò confuso. «Non abbiamo molto tempo.»«Non dovrai tenere all'oscuro nulla, nessun segreto e nessuna emozione, e se sentirai di aver bisogno di sfogarti, lo farai senza esitare. Ho bisogno di sapere che sei consapevole che ti siamo accanto, tutti noi, e che potrai sempre contare sul nostro aiuto.»
Il ragazzo meraviglia rimase un po' impietrito. Perché gli stava dicendo quelle parole? «Cosa è successo?»
«DeathStroke... è tornato.»
Robin serrò le mandibole al solo udire quel nome. Poi, resosi conto che la corvina lo stava guardando malinconica in cerca di una risposta, le poggiò una mano sulla spalla e fece un cenno col capo.
«Puoi stare tranquilla. Se sento qualcosa...»
Venne interrotto dall'ennesima esplosione nel cuore di Steel City.
«-abbiamo un legame, ricordi?» disse lui con un leggero sorriso sul volto, per poi voltarsi e correre anche lui verso la città.
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Let me love you [BBRAE]
Fanfiction«Il Jian, noto anche come l'uccello che condivide le ali, possiede un'ala sola. A meno che non poggi l'ala su un'altra esemplare della sua specie, l'una sull'altra, e agiscano come una sola persona, non sono in grado di volare. Sono creature imperfe...