"Allora... abbiamo controllato il tuo zaino e non mi sembri una pericolosa" mi dice Rick
"Sono alquanto sollevata nel sapere che non mi ammazzerete"
"Ancora non ci hai detto il tuo nome" interviene il ragazzo asiatico
"Helena"
"Il mio nome già lo conosci, lui invece è Glenn" dice Rick indicando il ragazzo accanto a sè
"Cinese?" domando
"Coreano" corregge
"Scusa" alzo le mani
"Si sbagliano tutti" alza le spalle
"Visto che starai qui con noi dovrai conoscere tutti gli altri; Glenn, potresti presentare gli altri alla nostra ospite?"
"Sicuro, vieni con me"
Mi porta a fare un giro del blocco e, mentre mi presenta il resto del gruppo, mi spiega anche le varie zone e a cosa servono, insieme ai blocchi in cui è meglio non metterci piede.
"Tu starai qui per ora" mi dice portandomi in una cella non molto lontana dagli altri, ma comunque isolata
"Sicuri che non mi ucciderete?" domando allarmata
"Solo se tu non tenterai di uccidere uno di noi"
"Ci tengo alla mia vita. Non so quanto possa durare, ma ci tengo. Le mie armi quando le riavrò?"
"Presto tranquilla"
💀🔪È scesa la notte ma io ancora non riesco a dormire. Non riesco a dormire senza il mio coltello vicino a me. Non riesco a dormire perché sono circondata da sconosciuti. Sembrano brave persone e può darsi che sia io che mi faccio mille paranoie su ciò che potrebbero fare, ma ancora non riesco a togliermi dalla testa il fatto che potrebbero uccidermi durante la notte. Ormai, com'è diventato il mondo, la civiltà è quasi sparita del tutto. Ora ci sono persone che ammazzano altre persone anche solo per rubargli quel poco che hanno con loro.
Come posso saperlo?
Però forse è vero che mi faccio troppi problemi e dovrei fidarmi un po'; d'altronde mi hanno lasciata entrare nel loro rifugio. Certo mi hanno preso le armi, ma per precauzione. Mi hanno addirittura dato da mangiare e da bere, mi hanno fatto fare una doccia e dato dei vestiti puliti, ed infine anche fatta visitare da un dottore. Ho un letto tutto mio e una cella tutta mia.
Meglio di così.
Dovrei mettermi nei loro panni: spunta a caso una sconosciuta dal bosco, da sola, tutta sporca di fango, sudore e sangue, inseguita da una mandria di zombie, mi sembra ovvio che debbano tenermi sotto controllo. Per ora mi hanno spiegato che a turno bisogna fare la guardia fuori per un eventuale attacco, specialmente di notte.
A me sta bene, solo che non so usare un'arma da fuoco e questo ancora non lo sanno. Se veramente hanno deciso di tenermi qui con loro, devo imparare.Il letto su cui sono stesa è comodo, di certo più dei sediolini delle auto, e anche il cuscino lo è. Fa un po' freddo ma non ci sono a disposizione molte coperte, quindi ci si arrangia con quel che si ha: un giubbino, una felpa o anche solo un lenzuolo trovato chissà dove.
Mi manca il mio letto, comodo e moribido.
Mi manca il mio piumone rosa e blu.
Mi manca casa mia.
Mi manca la casa di nonna.
Mi manca la mia città.
Mi manca il mondo di una volta.La mattina dopo.
La notte è passata ma purtroppo ho dormito pochissimo; un po' perché ho ancora poca fiducia di queste persone, d'altra parte perché non avevo il mio coltello con me.
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You will not lost me, I promise you. Daryl Dixon
Fanfiction~Tratto dalla storia: "Dopo quella volta ho sempre il timore che ti accada qualcosa. Ho il timore di perderti" ammette abbassando la testa per non incontrare i miei occhi, luccicanti per via delle sue parole. "Daryl hey, non mi perderai, te lo prome...