Un mese dopo.
Dicembre è passato e ora siamo agli inizi di gennaio. Le cose non stanno andando poi così male come i mesi scorsi: abbiamo trovato delle coperte calde per superare l'inverno e dei cappotti pesanti.
E non ho più i miei incubi!
L'unico problema che resta è il cibo, dove ormai scarseggia vistosamente. Avevamo pensato, superati questi mesi invernali, di metterci a coltivare un piccolo orticello pieno di frutta e verdura fresca. Beh, non male come idea: avremo finalmente cibo fresco invece delle scatolette insapori trovate in un angolino sperduto, su uno scaffale impolverato in un negozio decadente.
I vaganti sembrano esser spariti nel nulla! Non s'incontrano quasi più per strada, il che un po' mi preoccupa ma mi da anche molto sollievo.
In questi mesi non ho fatto altro che pensare a quanto vivremo ancora in quella prigione ormai sperduta dal resto del mondo; stavo immaginando cosa succederebbe se trovassimo un posto migliore lontano da questa monotona città dove ormai non resta più nulla.
Il fatto che abbiamo saccheggiato gli stessi negozi giorno per giorno negli ultimi due anni, mi ha fatto capire che non possiamo andare avanti così per molto. Di questa cosa ne ho parlato principalmente con Rick, essendo il leader del gruppo, e mi ha dato appoggio solo per metà: vorrebbe partire per spedizioni sempre più lontane, magari trovando sopravvisuti o anche qualche comunità in cui trasferirci. Tutto ciò è rischioso poiché non possiamo abbandonare la prigione se prima non abbiamo trovato un posto altrettanto sicuro in cui stare.
Sono appena rientrata dal cortile dove, insieme a Sasha e Tyreese, abbiamo spalato la neve che stava riempendo l'esterno. Finalmente sdraiata sul mio letto, adesso comodo per il nuovo materasso ricevuto, il mio sguardo ricade sul comodino vicino al mio letto dove ci sono le mie armi.
Poi guardo il coltello che mi ha riparato Daryl regalandomelo per Natale: è stato davvero carino ad aggiustarmelo, un pensiero molto tenero da parte sua e il primo regalo ricevuto da quando tutto questo casino è iniziato. Ho detto regalo? Cazzo, mi sono scordata del suo di regalo!
Mi alzo di scatto infilando coltello e pistola nel cinturone, quindi mi avvio quasi correndo vicino ad un'auto ma una voce mi ferma, bloccando la mia entrata nel veicolo.
"Dove stai andando?"
"Perché t'interessa?" chiedo, incrociando le braccia
"Daryl mi ha detto che devo tenerti d'occhio quando lui non può"
Quadi dimenticavo che Daryl è diventato davvero protettivo nei miei confronti ed è una cosa alquanto fastidiosa visto il mio spirito libero, ma anche carina...
"Non ho bisogno di un baby sitter e Daryl lo sa benissimo. Ad ogni modo, devo andare in città" spiego, aprendo il cancello
"Cosa devi fare?"
"Mio Dio Carl, basta con le domande"
"Vengo con te allora" si auto invita, entrando nella macchina al posto passeggero
"Non ti ho dett- e va bene, ormai sei già in auto"
In mezz'ora arriviamo in città. Io e Carl scendiamo dal veicolo, tenendo in mano le nostre pistole.
"Allora? Cosa devi fare?" domanda il ragazzino
"Devo fare un regalo ad una persona"
"Fammi indovinare: Daryl"
"Per Natale ha aggiustato il mio coltello che avevo dato per spacciato, perciò se lo merita un bel regalino"
"Cosa vuoi regalargli?"
STAI LEGGENDO
You will not lost me, I promise you. Daryl Dixon
Fanfiction~Tratto dalla storia: "Dopo quella volta ho sempre il timore che ti accada qualcosa. Ho il timore di perderti" ammette abbassando la testa per non incontrare i miei occhi, luccicanti per via delle sue parole. "Daryl hey, non mi perderai, te lo prome...