Quattro giorni dopo.
Il giorno in cui avremmo dovuto lasciare la prigione è ormai davanti a noi, ma oggi lotteremmo come forse non abbiamo mai fatto in tutto questo tempo. Questo posto è nostro e nessuno potrà sottrarcelo, neanche con la forza.
Abbiamo creato dei ripari usando strati di tavole di legno messe lungo il piccolo ponticello esterno sospeso sopra il nostro "parcheggio" di fronte alla torre di vedetta. Rick ieri ha chiamato il Governatore tramite il walkie-talkie e gli ha detto chiaramente che noi non abbandoneremo mai la prigione. L'uomo ha risposto che sarà guerra finché non ce ne andremo.
Vuole la guerra? L'avrà.
"A che ora dovremmo prepararci?" chiedo a Rick
"Non mi ha detto quando arriverà, perciò dobbiamo stare sempre in allerta e pronti"
Sasha è posizionata di vedetta con binocolo e cecchino a portata di mano: dovrà restare lì ad avvertirci quando il Governatore arriverà. Noi, intanto, abbiamo messo tutta la nostra roba nei borsoni portandoceli appresso nei nostri nascondigili. Non appena il nemico farà per andarsene, convinto che alla fine abbiamo deciso di abbandonare la prigione per paura di esser sconfitti, noi lo attaccheremo senza ripensamenti.
"Sei preoccupata?" mi chiede Daryl, cingendomi le spalle con un braccio
"Non ho mai lottato contro delle persone e ho un po' paura"
"Hai affrontato quelle tre persone quando avevano preso Carl"
"È diverso: quella volta erano distratti e ho potuto ucciderli, ma adesso dovrò affrontare una veria e propria sparatoria" spiego torturandomi le mani per l'ansia
"Starò sempre accanto a te e andrà tutto bene" mi sorride leggermente per poi schioccarmi un bacio sulle labbra
"Grazie" gli sorrido
"Con tutto questo casino non ho avuto modo di dirti una cosa"
"Cosa?"
"Quando sei andata in spedizione l'altro giorno vi ho seguiti..."
"Daryl! Sei uno stalker!" lo guardo allibita
"Fammi finire. Non vi ho seguiti per controllarti, ma avevo una cosa in sospeso da fare"
"Posso sapere cosa?"
"Ho portato il cadavere di tua nonna qui alla prigione"
Il mio cuore per un secondo smette di battere e una piccola lacrima scende dal mio occhio sinistro. Come ha fatto a farlo senza che io me ne accorgessi? Senza notare la sua presenza in città e quella di un'altra tomba.
"Come hai fatto a-"
"Non ha importanza" mi stringe a sé
"È ora!" esclama improvvisamente Carol, correndo con un fucile tra le braccia.
E come se non metabolizzassi ciò che ha appena detto la mia amica, perché il mio unico pensiero è ancora nella frase che mi ha detto Daryl: ho il cadavere di mia nonna trasformato in zombie a pochi passi da me e non me ne sono accorta. Non dovrei essere così sconfortata per uno zombie, ma un tempo era mia nonna e ne sono ancora coscente. Non è la stessa cosa di quando ho dovuto uccidere lo zombie che intrappolava la sua anima, ma è come se in quella tomba ci fosse lei e non il vagante.
Mi sento stringere la mano per poi incontrare gli occhi decisi del mio arciere.
"Andiamo" mi sussurra dolcemente, trascinandomi nel nostro nascondiglio.
-Narratrice esterna-
"È ora di prenderci questo posto!" grida il Governatore ai suoi uomini armati.
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You will not lost me, I promise you. Daryl Dixon
Fanfiction~Tratto dalla storia: "Dopo quella volta ho sempre il timore che ti accada qualcosa. Ho il timore di perderti" ammette abbassando la testa per non incontrare i miei occhi, luccicanti per via delle sue parole. "Daryl hey, non mi perderai, te lo prome...