CAPITOLO 9: Imprevisto

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Due giorni dopo.

"Ti ho battuto!" esclamo buttando le carte sul tavolino

"Ma come fai?!" si lamenta Carl sbuffando

"Trucchetto della nonna" ammetto sorridendo

La febbre è quasi scesa del tutto: ora avrò sì e no i decimi. Ogni mattina Carl ed io facciamo il solito gioco con le carte per intrattenerci, ma so che lui lo fa per tenermi compagnia.

"E quale sarebbe questo trucchetto?" chiede incuriosito, mettendo a posto le carte

"Segreto" ridacchio

"Andiamo a fare un giro?" propongo poi

"Hershel ha detto che non puoi uscire fino al suo avviso" dice premuroso

"E dai riesco a tenermi in piedi senza cascare, è già qualcosa!"

"Se acconsento a fare un giro, tu mi sveli il trucchetto delle carte"

"Mi stai ricattando?"

"Una specie. Allora?" si alza sistemandosi il cappello

"Mi dispiace nonna ma io devo alzarmi da qui" dico come se lei fosse presente

"Ce la fai?" chiede Carl, avvicinandosi per aiutarmi ad alzarmi

"Mi stai trattando come una vecchia invalida" sbuffo uscendo dalla cella e scendendo le scale, subito seguita dal ragazzino

"Hey, dove andate?" chiede Rick con fare da investigatore e con la piccola Judith tra le braccia.

Qualche giorno fa ho scoperto che a questa povera bambina è stato affibbiato un soprannome strano ma troppo comico: "piccola spaccaculi". Non sono rimasta sorpresa nel sapere che è stato Daryl a darglielo.

"Ha insistito per fare un giro" alza le spalle Carl indicandomi

"Non sei guarita del tutto, non so se sia il caso"

"Rick, mi sto deprimendo a stare chiusa in quella cella, su un letto, come se fossi una malata terminale! E poi ho promesso di insegnargli il trucchetto delle carte" ammetto indicando Carl

"Va bene, potete andare" acconsente lo sceriffo

"Se vuoi la porto fuori a prendere un po' di sole: è una bella giornata" propongo guardando la piccolina

"Ok, ma fate attenzione" mi porge Judith in braccio.

Quindi usciamo e iniziamo a passeggiare per il cortile. Arrivati sul retro, avverto un brutto presentimento che si avvera non appena vedo dei vaganti che stanno entrando attraverso un buco nella rete. Anche Carl lo nota e inizia ad agitarsi, ma inizia a salirmi il panico quando Judith inizia a piangere, attirando così l'attenzione dei vaganti che subito si voltano verso di noi.

"Porta al sicuro Judith e avvisa gli altri, svelto"

"E tu che farai?"

"Ne faccio fuori qualcuno, và!"

Nemmeno il tempo di far allontanare Carl e Judith che inizio a sparare e con non so quale miracolo riesco a prenderli in pieno alla testa. Tuttavia ne sono troppi e non riesco a gestirli tutti, ma ecco che la pistola si inceppa all'improvviso.

"No, no cazzo"

Nemmeno il tempo di prendere il coltello che uno zombie si avvicina, ma cade subito a terra trafitto da una freccia. Mi volto e vedo tutto il gruppo intento a sparare e a conficcare coltelli, quindi finalmente estraggo anche il mio e inizio a piantarlo nelle teste dei vaganti.

You will not lost me, I promise you. Daryl DixonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora