Prigione, settembre 2010.
Alla prigione le cose stanno andando abbastanza bene. Tanto per cominciare non ci sono state altre invasioni nel perimetro e ciò mi ha rallegrata e tranquillizzata parecchio. In questi mesi i legami tra tutti noi si sono rafforzati ulteriormente, rendendoci più uniti che mai e pronti a proteggerci ed aiutarci gli uni con gli altri.
Rick e Michonne si sono messi insieme e ciò è fantastico, poiché li vedevo molto affiatati.
Anche Carl è contento di ciò; tiene molto a Michonne.Una cosa che però mi è parsa strana è stato l'improvviso distaccamento da parte di Beth nei miei confronti, e ciò mi dispiace perché eravamo legate abbastanza da supportarci entrambe. Ho provato a parlarle per capire cosa le sia successo ma non è servito a nulla poiché mi rispondeva fredda, per non parlare poi degli sguardi che mi lancia: mi mettono i brividi e nemmeno parlare con Maggie ha funzionato.
Tralasciando questo "imprevisto", in questi giorni ci stiamo organizzando per spedizioni sempre più avanzate: dobbiamo allontanarci dalla nostra zona poiché in città, ormai, non si trova più nulla essendo stata saccheggiata ed ispezionata da cima a fondo. Abbiamo cominciato anche a frugare nelle tasche dei vaganti per trovare qualcosa. All'inizio era divertente vedere cosa si portassero dietro le persone prima di trasformarsi, ma poi il divertimento passa quando ci si rende conto di trovare solo documenti, pacchi di sigarette e stronzate simili; solo Daryl è contento quando trova le sigarette.
Rick ha proposto di tornare ad Atlanta per vedere se n'è rimasto qualcosa e magari anche sopravvissuti, ma per me non era una delle migliori idee che abbia mai avuto: la città è completamente andata e oltretutto tornare lì mi metterà una certa nostalgia, però bisogna farlo.
"Bisogna iniziare a selezionare il gruppo che verrà in spedizione, perciò Glenn, Carol, Daryl ed Helena verranno con me ad Atlanta" inizia lo sceriffo.
Quando mi nominano per le spedizioni mi fanno sentire importante.
"Papà, posso venire anch'io?" interviene Carl, sistemandosi il cappello
"No Carl, meglio che rimani qui a proteggere Judith"
"Dai, lascialo venire: lo terrò d'occhio io" mi intrometto.
Rick sembra pensarci un po' poi fa sì con la testa, sospirando. Faccio l'occhiolino a Carl che ricambia sorridendo.
"Vengo anch'io" dice ad un tratto Beth, lanciandomi un'occhiataccia fredda
"Non conosci la zona, non so come potresti esserci utile. Oltretutto Atlanta è pericolosa e potresti non tornare" spiega lo sceriffo
"Fate venire il ragazzino e non fate venire me?" alza la voce contrariata
"Beth, non è il momento di fare scenate simili" la rimprovera la sorella
"Carl sa come muoversi per questo viene" prendo le difese del ragazzino, ma lei mi guarda male perciò sono costretta a ricambiare
"Il resto resterà qui a difendere. Partiremo domani all'alba"
💀🔪
Sono nella mia cella sul letto a rilassarmi un po': dopo quella gara di occhiatacce contro Beth mi ci voleva proprio. Mi dispiace che debba andare a finire così ma non mi lascio mettere i piedi in testa tanto facilmente, e poi da una ragazzina."C'è qualcosa che non va con Beth?" chiede Rick, spuntando dal nulla
"No no, tutto normale" ironizzo
"Dagli sguardi glaciali che vi lanciate non sembra. Hai almeno provato a parlarle?"
"No, stavo giusto aspettando qualcuno che me lo venisse a suggerire. Grazie, Rick" ironizzo, incrociando le braccia al petto
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You will not lost me, I promise you. Daryl Dixon
Fanfiction~Tratto dalla storia: "Dopo quella volta ho sempre il timore che ti accada qualcosa. Ho il timore di perderti" ammette abbassando la testa per non incontrare i miei occhi, luccicanti per via delle sue parole. "Daryl hey, non mi perderai, te lo prome...