5 - Confronto.

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"Che ore sono?"

"Stiles è la quarta volta che me lo chiedi in 5 minuti, non può essere passato molto tempo, non ti pare?"
Scott rotea gli occhi al cielo quando il suo amico gli restituisce una linguaccia e si accomoda sullo sgabello lì vicino.

Stiles, dal canto suo, continua a saltellare da un piede all'altro, come se avesse lava bollente sotto i piedi e non riuscisse a stare fermo per più di 2 secondi.
"Come fai a essere così calmo?" Domanda irritato avvicinandosi al lupo, senza però sedersi come ha fatto lui.

"Perchè non ne ricavo nulla a farmi venire un infarto, come sembra stia per succedere a te."
Il moro annusa l'aria attorno a lui - davvero è inquietante quando lo fa- e lo guarda storto.
Detesta non poco il fatto che Scott possa capire ogni singola emozione grazie al cambio di odore, lo fa sentire nudo di fronte a tutti, come se non potesse mai tenersi qualcosa per se stesso.

È pronto a ribattere con una frase ricca di sarcasmo, quando il veterinario si affaccia sull'entrata e lo guarda con un sorriso accennato "Scott ha ragione, Stiles, dovresti distendere un po' i nervi o sarò costretto a rianimarti a breve"

Il castano grugnisce un verso scontento, ma li accontenta lo stesso trovando pace e appoggiandosi al tavolo operatorio.
Decide di non voler più parlare con nessuno dei due se non strettamente necessario.

"Hai qualche idea?" Domanda il suo amico al suo capo, quando lo vede studiare le foto che loro due gli hanno portato quella stessa sera.
Quello scuote leggermente la testa pensieroso. "Non ho mai visto una cosa simile."
E quello davvero non è un buon segno, se nemmeno Deaton sa dove sbattere la testa, che speranze hanno loro?

I suoi pensieri vengono interrotti quando sente il rombo della Camaro di Derek avvicinarsi alla clinica per poi esaurirsi una volta raggiunto il parcheggio proprio di fronte all'entrata.

Stiles si sente un nodo improvviso in gola, ma spera che questo non sia di facile comprensione al resto del branco.
Come potrebbe spiegare l'agitazione che prova vicino all'alpha? O la preoccupazione quando viene ferito? Semplicemente non potrebbe.
Così, quando capita, si limita a isolarsi in luoghi possibilmente non popolati da lupi mannari e aspetta che tutto passi.

Il moro non si fa attendere, e pochi istanti dopo spalanca la porta entrando, seguito a ruota da Isaac, Lydia ed Allison.
Da che parte iniziare quell'assurdo racconto? Non ne aveva la minima idea. E se lo prendessero per pazzo come aveva fatto all'inizio il suo migliore amico?

Scott di fianco a lui gli stringe appena la spalla come a calmarlo, deve sentire la sua tensione in modo piuttosto forte e cerca di aiutare come può. Lo ringrazia con un cenno del capo e un mezzo sorriso prima di voltarsi a fronteggiare il branco.

"Spero voi abbiate una buona scusa per avermi fatta precipitare qui, quando avevo un appuntamento dall'estetista." Esordisce Lydia una volta che gli è accanto, i suoi occhi sono tinti di un misto di preoccupazione e irritazione.

Stiles la conosce abbastanza da capire che lo sguardo che gli rivolge vuole dire il contrario delle sue parole. Lei sa, ma le piace sdrammatizzare nel miglior modo che conosce.
"Cercheremo di prendervi il minor tempo possibile promesso."
La ragazza accenna un sorrisetto incrociando le braccia al petto.

"Cosa succede?" Domanda Isaac una volta che si fa vicino anche lui, al suo fianco c'è Derek, accigliato e silenzioso come suo solito.

Allison e Scott si fissano a vicenda nemmeno il resto del mondo non esistesse neppure.
È la prima volta che si trovano così vicini dopo l'estate passata a ignorarsi e la ragazza pensa di non essersi mai sentita tanto tesa come in quel momento, così scuote la testa e cerca di concentrarsi sul resto dei presenti.

Incubus || SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora