7 - Fluo Party (I parte)

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Il fatidico giorno è arrivato e Derek si trattiene a stento dall'esultare di gioia.
Si trattiene perché l'Alpha non è decisamente in grado di fare una cosa del genere, sarebbe quasi ridicolo da parte sua.

Dal suo letto in soffitta dove é disteso, sente le chiacchiere dei ragazzi sotto di lui.
Lydia ed Allison sembrano parecchio soddisfatte di come è stato addobbato il loft, mentre Isaac e i due gemelli gemono di protesta quando la bionda fragola gli impartisce un ultimo ordine.

"Dovete andare a prendere le bottiglie dentro il camion frigo."
Abbozza un sorriso verso i tre i ragazzi e continua tranquillamente la sua conversazione sul numero di persone che, all'incirca, dovrebbero arrivare da lì ad un'ora.

"E dove l'hai trovato un camion frigo? L'hai per caso rubato?"
Lo scetticismo nelle parole di Isaac fa sembrare quelle domande quasi come un'accusa.
La ragazza non sembra nemmeno farci caso. È talmente abituata a quel carattere da scorbutico che ormai le sembra una cosa normale.

"Ho chiesto a mio zio. Dove pensavi di tenerlo l'alcool, nelle tue mutande?"
Aiden ride, seguito dal fratello.
Il carattere duro e le frecciatine di quella ragazza lo hanno sempre attratto in un modo che neanche lui riesce a spiegarsi.

Lo sguardo che gli rivolge il beta però, non sembra esser per niente divertito, gli occhi sono diventati di un giallo intenso e un basso ringhio riverbera nel suo petto.

È un chiaro avvertimento a non continuare, se non vogliono ritrovarsi appesi al posto delle decorazioni.

"Andiamo a prendere le bottiglie della principessa sul pisello."
Borbotta, uscendo poi dal loft seguito dagli altri due.

Derek si è chiesto più volte del perché avesse accettato quella chiassosa, quanto assurda, festa.
Si ripete da giorni, nella sua testa, che non può assolutamente averlo fatto soltanto per il piccolo castano pieno di sarcasmo.

Eppure, quando Allison gli ha detto quelle parole, dentro di lui qualcosa è scattato.
Lui deve prendersi cura di quel ragazzo, è un qualcosa di istintivo che non sa controllare.
Ne sente quasi il bisogno fisico.
Come se non ne potesse farne a meno.

Non si può andare contro le proprie sensazioni, per un lupo è tremendamente difficile farlo.
Così si abbandona ad esse tutte le volte che Stiles è nei paraggi, accettando cose e dicendo frasi che mai avrebbe pensato di dire.

Quando sente un rumore a lui famigliare, si mette immediatamente seduto.
Annusa l'aria intorno a lui e storce il naso, sentendo un odore che non lo rende pienamente felice.

Decide che è arrivata l'ora di alzarsi, proprio nel momento in cui il portone del suo loft si apre e, invece che i tre ragazzi che sono usciti, ne entrano cinque.

Le loro braccia sono piene di scatole traballanti e i loro passi sono accompagnati dal tintinnio delle bottiglie al loro interno.

Senza nemmeno rendersi conto di quello che sta facendo scatta verso Stiles, afferrando i due scatoloni che tiene tra le braccia.

Il contatto con l'umano gli procura dei piccoli brividi lungo il corpo, che scendono poi lungo la spina dorsale.
Il castano d'altro canto, non aspettandosi minimamente un gesto simile sobbalza e il suo cuore inevitabilmente gli schizza in gola.

Prima o poi gli faranno prendere un infarto con i loro "scatti sovrannaturali."
"Posso fare la solo." Mugugna, stringendo a se il suo bottino e dirigendosi verso il tavolo che gli ha indicato Lydia.

"Non sei abbastanza forte."
Derek quasi ringhia queste parole.
Perché è così cocciuto? Non può per una volta smetterla di voler fare il super eroe? Vuole soltanto aiutarlo.

Incubus || SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora