12 - Non Avere Paura

2.8K 178 43
                                    

Stiles.
11:34 della sera.
2 ore e 13 minuti che è seduto sul letto.
Il computer davanti a sé e le gambe incrociate.
La posizione che ha assunto é la più scomoda che potesse trovare, ormai pensa che il suo corpo si sia fossilizzato in quel modo.

Non riesce nemmeno più a muoversi da quanto sono intorpiditi i suo muscoli.
Probabilmente il mattino dopo suo padre, per riuscire a farlo alzare, dovrà procurarsi una gru.

La schermata del suo pc è fissa sullo stesso punto da troppo tempo ormai, la parola "Demoni" troneggia in grassetto in mezzo alla pagina.
Sotto di essa una piccola didascalia.
Ciò che incuriosisce maggiormente il ragazzo però, è la definizione di questa parola.

Spirito interposto fra il mondo del divino e quello dell'esperienza sensibile, partecipe e dispensatore di facoltà soprannaturali o ispiratore di passioni imperiture.
Può davvero un essere sovrannaturale, riuscire a colmare ogni tuo desiderio passionale in eterno?

I nomi che ci sono sotto, sono per la maggior parte in latino e in greco.
Stiles ne conosce forse due, tra tutti quelli che è riuscito a vedere.
Aamon.
Abaddon.
Abalam.
Abrahel.
Abraxas.
Ne ha già letti 28, compresi di definizioni, leggende e poteri, ed è comunque soltanto alla prima lettera dell'alfabeto.

Il castano sbuffa, non ne può veramente più, i suoi occhi si stanno incrociando e le sue dita chiedono pietà.
Avrà mai una fine questa sua ossessione?
La risposta che si ritrova a pensare è: Si, avrà una fine quando avrà catturato e magari anche ucciso la cosa che ha fatto tutto questo.

I volti di quei quattro ragazzi lo perseguitano.
Lo vanno a trovare la notte tra i suoi incubi e li vede di giorno quando cammina dentro la scuola.
Per quanto possa sembrare assurdo Jessica Black, l'ultima e unica ragazza che è stata uccisa, gli ha scombussolato ancora di più i pensieri.

Si era concentrato per giorni interi a cercare una bestia, demone o vampiro che fosse, che uccide solo e soltanto uomini.
Poi arriva la festa, il caos e una ragazza morta.
Non un ragazzo, una ragazza.

Ed ecco che a Stiles crolla il suo mondo addosso, contornato di punti interrogativi, fogli coperti di inchiostro ormai sbiadito, foto e fili rossi.

2 ore e 15 minuti.
Sta decisamente impazzendo.
Da quando conta i minuti che passa davanti al computer o piegato su di un libro a fare ricerche?
Giusto, da quando Derek e i suoi amici gli hanno fatto più volte una grandissima paternale e ripetuto fino alla nausea di prendersi una pausa.

Ma quale pausa deve prendersi se le persone continuano a morire?
È vero che non succede niente da un mese ormai, però magari quella creatura si sta soltanto riposando.
Magari è abbastanza sazia e sta aspettando solo di avere fame, di nuovo.

Fame di sangue e piacere.
Il sorriso.
Come un flash gli passano davanti i visi di quelli che sono ormai diventati i suoi demoni personali.
Quell'espressione stona così tanto su dei cadaveri, che rende il tutto ancora più raccapricciante.

La cosa che riesce a mandare in subbuglio il cervello di Stiles è anche questa.
Come si fa a sorridere ad un passo dalla morte?
Come si fa a sorridere, mentre anche l'ultima piccola scintilla di vita lascia definitivamente il tuo corpo?

Non può smettere di cercare, non può arrendersi proprio adesso.
E se il prossimo fosse uno dei suoi amici? Se il prossimo fosse proprio Scott? Oppure Lydia, Allison o Isaac.

Un brivido gli percorre la schiena, andandosi ad insinuare fin sotto pelle.
Sente freddo, troppo freddo se si pensa che ha una felpa e la coperta sulle gambe.
La finestra è aperta ma fuori non tira nemmeno un alito di vento.
C'è qualcosa che non va e Stiles si ritrova bloccato, quasi nel panico.

Incubus || SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora