Qualcuno, non sa bene chi, deve aver chiamato il 911.
Forse uno dei tanti invitati, spaventato dalle urla e dal trambusto, ha pensato fosse la cosa giusta da fare.
Fatto sta che la polizia arriva in poco tempo a sirene spiegate, e lui vorrebbe solo sparire perché non c'era modo migliore di concludere la sera se non con una bella ramanzina di suo padre perché: "Possibile che sei sempre in mezzo?"Quando gli uomini delle forze dell'ordine fanno irruzione, il ragazzo è in grado di leggere la spossatezza che lo sceriffo emana da ogni poro, i suoi occhi sono ridotti a due fessure mentre fissa la scena del crimine con le mani tremanti.
Sa benissimo che l'uomo si sente impotente, e che odia quella sensazione più di ogni altra."Fate andare via tutti." Comanda a uno dei suoi uomini, una volta sceso di nuovo al piano terra, seguito dal figlio e dall'alpha che erano rimasti in mansarda per cercare qualche segno, qualche indizio che potesse svelargli con che cosa avevano a che fare quella volta.
Derek era più silenzioso e rigido del solito, non aveva spiccicato una parola per tutto il tempo, e questo non faceva che accrescere dentro il più piccolo uno strano senso di preoccupazione."Circolare non c'è nulla da vedere." Urla uno dei poliziotti riscuotendoli dai loro pensieri.
Si avviano tutti verso l'uscita, compresi Stiles e i suoi amici, ma lo sceriffo li blocca immediatamente.
"Tutti tranne voi." La sua voce è dura e Stiles geme interiormente.Questo non sarà divertente.
Fa cenno agli otto ragazzi di accomodarsi sul divano, che è stato isolato in un angolo della casa per fare spazio alla pista da ballo.
Derek è un fascio di muscoli tesi accanto a lui, vorrebbe poter fare o dire qualcosa, ma sa che probabilmente in quella situazione peggiorerebbe solo le cose.
Così si limita a mordersi il labbro inferiore e lanciargli qualche sguardo sfuggevole, l'alpha non pare nemmeno accorgersene, anche se dentro di lui sa che che è sempre attento a tutto attorno a lui, sopratutto in quel momento.Si siedono tutti sul divano, uno affianco all'altro, mentre suo padre si è piazzato di fronte a loro, le braccia conserte e uno sguardo truce e poco promettente.
Sembra ragionare minuti prima di parlare."Vorrei davvero capire perché quando succedono queste cose voi siete sempre immischiati."
Esordisce, le dita che massaggiano le tempie, come a trovare pace in tutto quel disordine.Stiles si sente di condividere il sentimento.
"Coincidenze?" Tenta Scott, un sorriso poco convincente sulle labbra che svanisce non appena l'uomo lo fulmina con gli occhi. Così si ammutolisce nuovamente e si fa piccolo sul divano.
Stiles gli batte una mano sulla spalla rassicurante."Adesso mi spiegherete per filo e per segno cosa è successo qui stasera e per una volta cercate di essere seri."
"Siamo sempre seri." sbuffa il castano, incrociando le braccia al petto.
Il padre pare sul punto di saltargli addosso, ma si trattiene appena in tempo.
Altri morti non gli servono per stasera."Chi è stato a trovare la ragazza?" Ogni singolo sguardo del branco punta sulla bionda fragola, ancora sconvolta, che è rannicchiata vicino ad Allison.
La mora rotea gli occhi. "La sua amica, una ragazza di nome Isabelle." Risponde prontamente.
Stiles si appunta mentalmente di erigere una statua in suo onore perché davvero, senza la sua freddezza sarebbero già in galera tutti quanti da tempo.
O peggio, morti."E come ci è finita in mansarda, signor Hale, la ragazza?" Lo sceriffo fissa l'interessato, in attesa e quando viene interpellato Derek si irrigidisce, se possibile, più di prima, guarda Stiles di sfuggita come a domandare aiuto.
"L'ho portata io perché non si sentiva bene." Spiega il castano, l'alpha lascia andare un sospiro.
Lo sceriffo si massaggia il ponte del naso, confuso, sta cercando di mettere insieme i pezzi, ma il figlio sa che non ci riuscirà, gli manca un grosso tassello del puzzle, forse il più importante per permettergli di capire.
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Incubus || Sterek
FanfictionVerranno sommersi dal dolore, ma continueranno ad amare. Saranno leali tra di loro e creeranno una famiglia. Lotteranno per la loro amicizia, e dovranno essere forti, facendosi coraggio a vicenda.